Di Corbara


Di Corbara

Di Corbara

di Francesca Faratro

Nella terra, naturalmente scelta,  per essere culla di un pomodorino piccolo e dolce, Corbara è la patria del suo “Corbarino”: con sapore e dimensioni uniche. Somigliante ad una lampadina, dal gusto inconfondibile di sale e di sole, è divenuto nel tempo sempre più richiesto dai consumatori.

Ideale  per uno spaghetto fugace, per realizzare bruschette, condito nel pane o consumato crudo per gustarne la bontà assoluta, viene prodotto da contadini ancorati alle vecchie tradizioni di coltivazione, questi in numero sempre inferiore, vista anche la quantità di terreni vocati, rispetto alla richiesta.

DI CORBARA - I prodotti

DI CORBARA – I prodotti

Pierluigi Giglio è uno di questi, un semplice produttore amante non solo del suo pomodoro ma anche di quello che vi si cela dietro: c’è la storia della sua famiglia, dei campi calpestati prima con un pallone e poi divenuti area di lavoro e la lungimiranza di chi, senza mai mollare, ne ha fatto una vera azienda.

Il suo brand “Di Corbara” è un omaggio ai luoghi che gli hanno trasmesso sapori e saperi, che lo hanno visto lavorare sodo per l’amore del prodotto e per la volontà di portare avanti il nome di quel pomodorino che si porta nel cuore.

DI CORBARA - Le aromatizzate

DI CORBARA – Le aromatizzate

L’azienda di Giglio si trova a Corbara, in via Casamola, dove sorge anche la “Tenuta di Corbara”. In quella precisa zolla è iniziato tutto e dopo aver piantato il Corbarino, in una superficie che produce circa venticinque quintali di varietà solo a scopo didattico, si concede ai visitatori di osservare le piantagioni e solo una parte del raccolto viene destinato o meglio dire, riservato, per la produzione di prodotti di nicchia curati dalla famiglia.

Al fianco di Pierluigi c’è suo padre. Entrambi hanno focalizzato la produzione sulle biodiversità locali , legati non solo da una forte unione familiare ma insieme hanno destinato le loro forze sugli agrumi, come il cedro e il limone e ovviamente sul prodotto re della loro terra, il pomodorino piccolo e dolce qui detto “Corbarino”.

DI CORBARA - Chutney di Corbarino

DI CORBARA – Chutney di Corbarino

Stappare un barattolo del loro prodotto riporta la mente ai ricordi di infanzia e questo succede di qualsiasi lavorato si parli. A far compagnia all’intera linea in vetro da 540 gr. dove il pomodoro si può gustare in succo, in acqua e sale o in passata, c’è la linea in latta, meglio destinata alla ristorazione, questa in diversi formati.

DI CORBARA - Chutney di Corbarino servito sulle bruschette

DI CORBARA – Chutney di Corbarino servito sulle bruschette

Ma i Giglio non si sono focalizzati solo sui prodotti salati ma hanno proposto nel tempo delle dolcezze dal sapore unico. Ecco che son nati in casa “Di Corbara” le marmellate di agrumi e per completare l’offerta  con un prodotto nuovo è da poco nata la chutney al Corbarino, composta da ben undici ingredienti, dal sapore agrodolce e con una leggera nota piccante. Questa la si potrà usare sul pane caldo, i crostini croccanti o perché no, per accompagnare carni, formaggi o direttamente dal cucchiaio.

DI CORBARA - Le aromatizzate

DI CORBARA – Le aromatizzate

Come ogni anno l’azienda propone sul mercato una nuova collezione, una sorta di capsule che accompagnano non solo le feste ma i momenti più belli.

Ultime arrivate “le aromatiche”, versioni di Corbarino aromatizzato con aromi e spezie: c’è il finocchietto, il basilico, la liquirizia, il caffè o la colatura di alici. Come consumarli? Nudi, nel pane, per accompagnare un soffritto o aggiungerli in un piatto per una proposta gourmet.

Novità assoluta il liquore al Corbarino, un prodotto unico mai assaggiato prima. E’ una bevanda calda e penetrante, dal sapore nuovo, inconfondibile. Il colore giallo dorato lo lascia confondersi con un buon vino dolce, così come anche il suo movimento nel bicchiere. Il naso rimanda ad un passito, con note di frutta e accenni di agrumi ed uva passa. Al palato è penetrante, si lascia ricordare.

DI CORBARA - Il liquore al Corbarino

DI CORBARA – Il liquore al Corbarino

“Sono un contadino custode e mi piace pensare che il mio Corbarino sia la massima interpretazione vissuta di biodiversità. I nostri avi hanno selezionato questa tipologia unica, dal sapore e la forma inconfondibile. A noi sta la salvaguardia e la diffusione, non solo con la tradizione ma grazie anche allo studio, con lo sguardo verso l’innovazione. Per me il Corbarino è un valore aggiunto, è per me una perla da carezzare con i guanti bianchi.” – dice Pierluigi Giglio – “Dire Corbara è dire Corbarino ed io son felice di essere riconosciuto nel mondo e di essere uno degli ambasciatori di questo oro rosso. Insieme ai miei concittadini, i quali altrettanto lo difendono e con orgoglio lo salvaguardano e lo promuovono, mi piace raccontare e fare informazione per far si che tanti si possano affezionare al prodotto e per farlo bisogna che questi vengano a visitare il luogo dove questo nasce prima di poterlo assaggiare ed apprezzarlo. ”

Uno dei segreti per farlo crescere al meglio è ovviamente il terreno vulcanico con la presenza di lapilli, coccolati da un microclima come quello dei Monti Lattari. Poco sole, altrimenti seccherebbe, un’altezza giusta che parte dai 150 metri s.l.d.m. e poca acqua. Corbara è la culla perfetta, la patria ideale che ha trovato il Corbarino che crescerebbe lo stesso in luoghi diversi ma non sarebbe di certo uguale se impiantato lontano dal terreno che lo ha visto diventare famoso.

Dal sapore dolcissimo, intenso, cresce in una terra sabbiosa, capace di non lasciar stagnare l’acqua ma di scendere fino alle radici che assorbiranno la parte minerale del sottosuolo. La salsedine portata dal vento, rende il prodotto sapido al punto giusto dandogli una caratteristica quasi “marina” capace di giocare con la dolcezza e bilanciarsi alla perfezione.

Di Corbara

www.dicorbara.it

[email protected]

Via Casamola, 8/A

84010 Corbara (SA)