Dom Giuvà Cirò Rosso Classico Superiore Doc 2012 | Voto 88/100, winner a Radici del Sud


Dom Giuvà Cirò Rosso Classico Superiore Doc 2012 Du Cropio

Dom Giuvà Cirò Rosso Classico Superiore Doc 2012 Du Cropio

Azienda Agricola Du Cropio
Uva: gaglioppo
Fascia di prezzo: 15,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 31/35

Ogni territorio vitivinicolo che si rispetti ha le sue eccellenze da mettere in mostra e, soprattutto, un materiale umano da esibire che rappresenta una vera risorsa per tutto il comprensorio. La Calabria, regione che possiede più vitigni autoctoni di ogni altra, non viene meno certamente a questa regola. Innanzi tutto può vantarsi di sfoggiare una specie varietale autoctona come il prestigioso gaglioppo, che è diventato uno dei simboli regionali ed uno dei vitigni più importanti a livello nazionale. E poi per quanto riguarda il materiale umano, che ha segnato la storia di questa regione, ce n’è in abbondanza!

Senza voler fare torto ad alcuno, vorrei soffermarmi sulla figura emblematica di Giovanni Ippolito dell’azienda leader calabrese Du Cropio (medico della terra in greco ed il sinonimo si riferisce proprio a Giovanni uno dei primi dottori in agraria d’Italia e citato anche da Mario Soldati nel suo libro “Vino al Vino”), che tra i tanti suoi meriti può vantare anche quello di essere stato uno dei pochi rappresentanti a stilare il Disciplinare della Doc Cirò nel 1969. E poi Giovanni proviene da una famiglia storica di Cirò Marina, che è passata attraverso generazioni di viticoltori attaccati alla propria terra d’origine. Adesso il testimone è passato nelle mani del figlio Giuseppe, che prosegue sicuro sul solco tracciato dai suoi avi.

Controetichetta Dom Giuvà Cirò Rosso Classico Superiore Doc 2012 Du Cropio

Controetichetta Dom Giuvà Cirò Rosso Classico Superiore Doc 2012 Du Cropio

Vini sicuramente vincenti quelli di Du Cropio (e come potrebbe essere altrimenti!), come l’etichetta Dom Giuvà Ciro Rosso Classico Superiore Doc 2012 (dedicata proprio a Giovanni Ippolito) che all’edizione di Radici del Sud del 2015 ha conquistato la vittoria assoluta, così come decretato dai giudici internazionali.

Fermentazione, maturazione ed affinamento avvenuti attraverso contenitori di acciaio, di legno e di vetro per alcuni mesi. Alla fine la gradazione alcolica arriva a toccare i tredici e mezzo.

Colore rosso rubino vivo e lucente ai bordi. Al naso fruttato di sottobosco, florealità di viola, sentori speziati di noce moscata, di vaniglia e di pepe nero e tocchi di tabacco, di cuoio e di mentolo. In bocca il sorso entra deciso per essere sottoposto a scansione. Dapprima una sensazione leggermente calda ed allappante, stemperata però subito da una verve di fresca goduria. In appresso si appalesano anche percezioni di glicerica morbidezza, di equilibrata fruttuosità e di armonica corposità. Il finale è lungo, appagante ed avvolgente, con una scia di mineralità. Ottimo prezzo ed ottima serbevolezza. Si sposa bene con la terragna e strutturata cucina calabrese, tra cui la famosa ‘nduia ed il formaggio pecorino crotonese. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede a Cirò Marina (Kr) – Via Sele, 5
Tel. 0962 35515 – Cell. 347 5744934
[email protected] www.viniducropio.it
Enologo: Vincenzo Ippolito
Ettari vitati: 30 – Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: gaglioppo, greco nero e malvasia nera