Don Giulio e Masaniello a Cava de Tirreni


Don Giulio e Masaniello
Corso Umberto I, 77, 84013 Cava de’ Tirreni SA
tel 089340943
Aperto la sera, la domenica anche a pranzo

di Marco Contursi

Passeggiare sotto i portici di Cava dei Tirreni la sera è sempre suggestivo: romantici, puliti, vivi. Tanti i locali sorti sotto di essi o nelle immediate vicinanze. Ma non tutti sono allocati in un antico palazzo nobiliare che reca ancora le vestigia della gloria che fu. Don Giulio e Masaniello invece si trova proprio qui, e ha pure uno splendido giardino, in cui cenare nelle calde serate estive.

Don Giulio e Masaniello - stemma nobiliare del palazzo

Don Giulio e Masaniello – stemma nobiliare del palazzo

Il titolare, Renato Aliberti, appassionato di armi antiche ( ne troverete in bella mostra alle pareti), ha voluto così il suo locale: caldo, elegante, accogliente. In cucina lo Chef Gennaro Di Rosa, mano rassicurante, in sala il Maitre Vincenzo Salvatore, tanta esperienza, anche in strutture prestigiose all’estero, davvero in gamba. L’amico e sodale di tante cene Antonio Polichetti, sempre più talent scout del gusto, me l’ha fatto scoprire.

Portici di Cava

Portici di Cava

La cucina, proposta a prezzi umani, parte da ottima materia prima, interpretata in chiave classica, a volte d’antan ma comunque piacevole.

Don Giulio e Masaniello - ingresso e giardino

Don Giulio e Masaniello – ingresso e giardino

Don Giulio e Masaniello - particolare della sala

Don Giulio e Masaniello – particolare della sala

L’antipasto di mare si compone di vari assaggi, moscardini alla luciana, polpo all’inasalata, tonno affumicato, seppia fritta, involtino di salmone e scarola, tutto buono ma l’applauso lo strappa l’alice imbottita di parmigiana e fritta magistralmente.

Don Giulio e Masaniello - antipasto di mare

Don Giulio e Masaniello – antipasto di mare

Buoni i primi, paccheri con zucca e gamberi di Mazara del Vallo e mezzi paccheri con lupini e zucchine. Cottura della pasta al dente, un eccesso di sale a penalizzare i mezzi paccheri, comunque gustosi.

Don Giulio e Masaniello - mezzo pacchero lupini e zucchine

Don Giulio e Masaniello – mezzo pacchero lupini e zucchine

Don Giulio e Masaniello - pacchero zucca e gamberi

Don Giulio e Masaniello – pacchero zucca e gamberi

Si ritorna in vetta con il turbante di spigola e gambero imperiale su letto di crema di patate, forse un piatto un po’ troppo anni ’80 ma qui eseguito alla perfezione: cottura millimetrica sia del pesce che resta succoso, che del crostaceo. Invece del letto di crema di patate, avrei messo una verdura amara spadellata tipo cicoria, a completare un piatto che si è fatto mangiare con piacere.

Don Giulio e Masaniello - turbante di spigola

Don Giulio e Masaniello – turbante di spigola

Per dessert solo due cantucci, conto amico di 30 euro circa e appena esci trovi la magia dei portici di Cava ad attenderti.

Don Giulio e Masaniello - cantucci

Don Giulio e Masaniello – cantucci

Certo se invece del dott. Polichetti ci fosse stata una bella ragazza, sarebbe stato meglio ma non tutto si può avere dalla vita : “ Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce a immaginarsi il desiderio”. Come dare torto a Alessandro Baricco??!

Don Giulio e Masaniello  a Cava dei Torreni

Un commento

  1. Contursi in fabula, a proposito di desideri, chiesi di visitare Cava e voi (alla campana) mi avete accontentato, è stata una serata mordi e fuggi senza nemmeno il tempo di un morso, sono in credito.
    Dopo Galetti, Polichetti, non sprechi il suo tempo, quei portici sono fermi nel tempo ma u tiempo se ne va… insegnano gli Squallor che per comprendere certi concetti rendono l’idea meglio di Baricco.

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