Don Vincenzo Lacryma Christi riserva 2007 doc


CASA SETARO

Uva: aglianico e piedirosso
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Vigna di piedirosso sul Vesuvio

Il Don Vincenzo riserva è prodotto con il tipico uvaggio previsto nella produzione del Lacryma Crysti rosso, 85% piedi rosso e 15% aglianico, il pied rosso è l’uva a bacca nera che rappresenta la produzione vitivinicola del Vesuvio, croce e delizia dei produttori in quanto di carattere molto volubile, difficile da prevedere sino all’ultimo quali risultati darà nel bicchiere, naturalmente bassa la resa sulla pianta ed i vini ottenuti sono sottili e di medio corpo, di buona spalla acida, estremamente semplici e piacevoli, anche se per niente semplice è la gestione di questo vitigno, la scelta di aggiungere una piccola quantità di aglianico ha proprio il fine di dare un po’ più di corpo e colore al vino.
Pur amando moltissimo il territorio vesuviano in quanto unico per la presenza di questo maestoso vulcano che impera sul bellissimo Golfo di Napoli, devo ammettere che produce buoni vini bianchi, tipici per la piacevole mineralità conferita dal terreno di natura vulcanica, ma difetta nella produzione dei rossi, poche sono le aziende che riescono a fare esprimere nel migliore dei modi le naturali note caratteriali del pied rosso, molti cercano ostinatamente di aumentarne il corpo utilizzando maggiori  quantità di aglianico, ma violentandone in modo irrispettoso il carattere delicato ed unico, cercando di accontentare quelli che sono i gusti internazionali di tendenza.
Casa Setaro è una delle poche aziende che sa trattare il piedirosso senza stravolgerlo riuscendo ad ottenere ottimi risultati, il Don Vincenzo riserva rappresenta senza ombra di dubbio il fiore all’occhiello nella produzione di Lacryma Christi rosso, i vigneti sono allevati principalmente a guyot ad una altitudine media di 250 mt. sul livello del mare, siamo in zona Silva Mala nel comune di Trecase, il più piccolo dei comuni all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, dove le uve coltivate godono di un microclima unico, ottimo irraggiamento solare, la costante influenza benefica della brezza marina, il terreno di natura vulcanico-sabbiosa, molto ricco e fertile, di medio impasto e composto in superficie da un alto strato di lapilli che drenano perfettamente l’acqua, tutti questi fattori così unici rendono altrettanto tipici e piacevoli i vini di Casa Setaro.
La famiglia Setaro produce vino da almeno tre generazioni, nel totale rispetto della vigna e del territorio, il vino di spicco dell’azienda è a parer mio Don Vincenzo, di colore rubino con riflessi violacei, esprime buona complessità di olfatto fatta di marasca ed arancia rossa, ben presente la tipica fragranza di geranio fresco, poi eleganti e delicati i toni speziati di vaniglia e cacao con un sottile velo di cipria, al palato dimostra pulizia esecutiva con tannini sottili e medio corpo, elementi tipici e fondamentali nei Lacryma Christi del Vesuvio, la vivace acidità unita ad una buona sapidità ben equilibrano i 14 gradi alcolici, per niente invadenti. Può essere abbinato ad una ottima pasta e fagioli con le cotiche, trippa alla napoletana, ziti al ragù napoletano, e visto che stiamo per entrare nel periodo del Carnevale, sarà piacevolissimo accompagnarlo ad una lasagna riccia con polpettine, uova sode, salame e mozzarella.
Musicalmente lo abbino alla Tarantella del Vesuvio dei Solis String Quartet.

Questa scheda è di Marina Alaimo

Sede a Trecase, via Bosco del Monaco 34. Tel. 081 8628956. Enologo: Antonio Pesce, ettari: 3 di proprietà. Bottiglie prodotte: 20.000. www.casasetaro.it. Uva: falanghina, piedirosso, aglianico.