Falanghina del Sannio 2011 dop: schiacciata vincente di Libero Rillo |Voto 88/100


Libero Rillo in criomacerazione

FONTANAVECCHIA

Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Vista 5/5. Naso 25/30. palato 27/30. Non Omologazione 31/35

Parte con il turbo la nuova dop Falanghina del Sannio. Ok, siamo in Italia, e nella vendemmia 2001 il burocrate di Kafka ha concesso una proroga anche per la Sannio Falanghina doc. Per fortuna la Falanghina del Sannio la riconoscete subito: ha la fascetta proprio come una docg!

Questa scelta ha lo stesso valore culturale del primo imbottigliamento deciso da Leonardo Mustilli. In una parola, non c’è più la preoccupazione di rincorrere gli altri, ma la volontà precisa di ribadire: questa bottiglia non è come le altre, ha un numero ed è certificata.

Ok, legaioli. Ma poi nel bicchiere cosa troviamo? Nella sfilza di degustazioni, siamo alla terza, di Falanghina del Sannio dop il millesimo sembra aver aiutato la consapevolezza dei produttori. E anche lo stile: pur nella diversità di interpretazioni enologiche e di territorio, troviamo ovunque sale, profumi di frutta bianca e ginestra, nessuna rotondità e tanta freschezza.
Tra le tante spicca la base di Libero Rillo che incornicia un’annata assolutamente centrata su tutti i vitigni autoctoni: rosato d’Aglianico, Greco e Fiano. Semplice, ricca di carattere, piena di verve. Un bicchiere da innaffio su tutti i piatti della cucina pubblica e privata, forse un po’ coprente sulle preparazioni essenziali come il pesce al sale o arrostito, ma ideale per ricette strutturate, sino ad arrivare le carni e, senza tema di smentita, ad un buon agnello.
Mi piace.

Sede a Torrecuso. Via Fontanavecchia. Tel. 0984.876275. www.fontanavecchia.info [email protected] Ettari: 15 di prorpietà. Bottiglie prodotte: 150.000. Enologo: Angelo Pizzi. Vitigni: aglianico, falanghina, greco, fiano, piedirosso.