Fattoria La Rivolta e i vini del Sannio Beneventano


di Milena Ferrari

Tra i maggiormente vitati della provincia di Benevento, il comune di Torrecuso ospita più di venti aziende e cantine che realizzano buona parte delle loro etichette partendo da aglianico e falanghina.  Si sommano a questi ultimi, a volte anche in blend, i vitigni piedirosso, greco e coda di volpe che completano il quadro delle principali varietà autoctone locali.  Prendendo parte a una serata di degustazione di qualche anno fa, ho avuto il piacere di conoscere l’azienda Fattoria La Rivolta della famiglia Cotroneo.

L’azienda agricola nacque nei primi del Novecento dalla dedizione, dal duro lavoro e dalla passione degli avi Giovanni e Teresa che acquisirono nuovi terreni nelle contrade Ciurica, Rivolta e Roseto, mettendo insieme più di 120 ettari che, alla loro morte, furono divisi tra gli otto figli. Negli anni Novanta la svolta. Paolo, esponente di terza generazione, punta sulla qualità dei vigneti e, investendo energie sia economiche sia fisiche, decide di trasformare per la prima volta le uve in vino. Nasce così, nel 1997, il marchio “Fattoria La Rivolta”. Con l’aiuto delle sorelle Giovanna e Gabriella e il supporto del cugino Giancarlo, si ristrutturano vigneto e cantina e si ottiene la certificazione biologica.
Prima sul mercato nazionale, poi su quello internazionale (dal 2004), le etichette della cantina beneventana riscuotono il meritato successo.

Fattoria La Rivolta

Fattoria La Rivolta

Di natura calcareo-argillosa, gli ettari totali coltivati a vigneto sono 29 e si trovano tutti in zona collinare. Dal 1997 sono allevati con metodologie biologiche e le uve da essi ottenute rientrano nelle DOC Taburno e Sannio.  Circa 170/180.000 le bottiglie realizzate ad ogni vendemmia, ripartite fra undici diverse etichette che strizzano l’occhio sia a mercati più da “intenditori” sia a quelli più popolari, diretti e commerciali.

Annata 2019 per le due etichette in degustazione.

In primo assaggio la Dop Falanghina del Sannio, sottozona Taburno con una gradazione alcolica di 13,5% vol. Nel calice un vino dalla veste giallo paglierino con riflessi dorati. Note floreali e fruttate si presentano con predominanza all’esame olfattivo. Mela gialla croccante, pesca nettarina e ananas si alternano a ricordi di glicine, acacia e mughetto. Finale ammandorlato e chiusura leggermente citrina. Vino contraddistinto da buona sapidità minerale, interessante acidità e valida persistenza gustativa. Da abbinare a portate di pesce mediamente strutturate, secondi di carni bianche.

Falanghina 2019 - Fattoria La Rivolta

Falanghina 2019 – Fattoria La Rivolta

Seconda etichetta la Dop Sannio Piedirosso, sottozona Taburno con titolo alc. 13,5%. Vivace luminosità ad accendere il rosso rubino compatto nel bicchiere. I riflessi violacei si trasformano, poi al naso, in sentori di ribes, mirtilli e viole appassite. Tipica del vitigno l’impronta floreale di geranio che si unisce a note odorose di macchia mediterranea. Al palato si ritrova un nettare diretto ed autentico, caratterizzato da una buona acidità. La beva è invogliata da un tannino garbato e da una freschezza marcata. Si sposa bene con primi piatti saporiti conditi con sughi di carne, preparazioni a base di carciofi e melanzane alla parmigiana.

Piedirosso 2019 - Fattoria La Rivolta

Piedirosso 2019 – Fattoria La Rivolta

La  vivacità e la luminosità dei colori, la delicatezza e l’ampio ventaglio di profumi, la freschezza e la garbata sapidità fanno delle etichette della Fattoria La Rivolta dei nettari degni dei successi ottenuti sino ad ora. <<La tradizione non consiste nel conservare le ceneri ma nel mantenere viva una fiamma>>: questo uno dei motti dell’azienda campana che riesce a valorizzare l’identità del proprio territorio.
Fattoria La Rivolta
Contrada Rivolta

82030 Torrecuso (BN)
Tel. 081 0362454 – 0824 872921

www.fattorialarivolta.it

Ettari vitati: 29
Enologo: Vincenzo Mercurio
Vitigni coltivati: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Greco, Coda di volpe