Fettuccine Alfredo Day: la vera storia del piatto che piace agli americani nel libro di Clementina Pipola


Fettuccine Alfredo, il libro

Fettuccine Alfredo, il libro

di Marina Betto e Floriana Barone

Roma è una città cinematografica, piena di storia, è un museo a cielo aperto che fa da sfondo, da palcoscenico alla vita quotidiana, che scorre come i fotogrammi di una pellicola mentre cammini sui sampietrini del centro storico. Ci sono dei vicoli, delle strade che hanno visto attori  recitare in grandi film ma anche trascorrere privati e più intimi momenti di svago. Tanti sono i locali e i ristoranti  che hanno avuto e hanno una clientela nota, fatta di politici e gente dello spettacolo e un locale storico in questo senso è il ristorante Alfredo alla Scrofa famoso per le fettuccine. Di qui sono passati tutti i volti della ” dolce vita” le star hollywoodiane da Marylin Monroe a Sofia Loren a Audrey Hepburn, Cary Grant, Lucia Bosé e Miguel Dominguin ma anche Ringo Starr e Jimi Hendrix tutti per assaggiare le Bionde di Alfredo le fettuccine al burro e parmigiano più famose del mondo. La fama di questo piatto la si deve a due attori americani Mary Pickford e Douglas Faibanks fondatori dell’istituto che poi istituirà il più prestigioso premio artistico cioè l’Oscar. Mary e Douglas trascorsero a Roma la luna di miele e impazzirono letteralmente per le fettuccine che Alfredo gli serviva personalmente tanto da regalargli al momento della loro partenza due posate d’oro in segno di riconoscenza.

Fettuccine Alfredo Day

Fettuccine Alfredo Day

Da quel momento ( siamo nel 1927) il flusso di attori e attrici non si è mai arrestato fino ai giorni nostri per gustare questo piatto di pasta semplice e gustoso nato per amore. Infatti Alfredo Di Lelio propietario del locale aveva fatto per la prima volta  le fettuccine al doppio burro per sua moglie Ines che era inappetente dopo la nascita del suo primo figlio, per invogliarla a mangiare con qualcosa di assolutamente gustoso. Dopo la seconda guerra mondiale il ristorante Alfredo alla Scrofa viene ceduto a Giuseppe Mozzetti e Ubaldo Salvatori due fidati collaboratori di Alfredo( uno era il cantiniere e l’altro gestiva la sala) e oggi sono i nipoti di quest’ultimi Mario Mozzetti e Veronica Salvatori che troverete ad accogliervi nel locale. Il 7 febbraio si festeggia il ” National Fettuccine Alfredo Day” ricorrenza molto sentita negli Stati Uniti dove le fettuccine al burro sono note come “Fettuccini Alfredo” grazie a tutta Hollywood che ha da sempre osannato questo piatto venendo da oltre oceano per assaggiarlo in via della Scrofa a Roma. Gli ingredienti sono pochi: fettuccine all’uovo, burro e parmigiano ma quella cremosità, la dolcezza, la consistenza vellutata del piatto è difficilmente replicabile, non vi rimane che provare ed andare ad assaggiarle da Alfredo alla Scrofa insieme ad un bicchiere di superbo Frascati o leggere il libro ” Fettuccine Alfredo- Una vera storia d’amore” di Clementina Pipola edizioni Agra in cui troverete la lunga storia di questo piatto della cucina romana ma vi anticipo già che non viene data nessuna ricetta ma ne viene svelato il segreto: l’amore.

Fettuccine Alfredo

Fettuccine Alfredo

I segreti delle fettuccine Alfredo? Ce li svela Mario Mozzetti

È proprio vero: “Chi mangia da Alfredo campa cent’anni”, come scrisse nel libro degli ospiti Federico Fellini nel 1941. Anche Trilussa, diversi anni prima, lasciò una dedica “celestiale” sullo stesso libro: raccontò di aver bussato in paradiso e di essere stato accolto da Alfredo con le sue fettuccine.

Un piatto che è pura magia per Mario Mozzetti, il proprietario del ristorante di via della Scrofa, che lavora lì da 39 anni e, in pratica, “vive di fettuccine”. Oggi le fettuccine Alfredo hanno raggiunto un successo planetario. Il loro segreto? La mantecatura, che da Alfredo avviene direttamente al tavolo. Il mantecatore è un artista, che trasforma un semplice piatto burro e parmigiano nelle famose fettuccine Alfredo.

Mario Mozzetti e Veronica Salvatori

Mario Mozzetti e Veronica Salvatori

E da 40 anni ormai, il principe dei mantecatori del ristorante è Ubaldo Salvatori, che, con le braccia, compie un movimento ternario, un valzer della pasta fresca. Oggi da Alfredo si alternano cinque mantecatori, che hanno affinato la tecnica all’interno della scuola di famiglia. L’idea del proprietario è quella di imprenditorializzare questa figura e di esportare il piatto nel mondo attraverso le eccellenze italiane. Un ruolo assolutamente essenziale anche per lo chef del locale, Sergio Peri, presente da ben 18 anni, che sottolinea inoltre quanto siano importanti gli attimi in cui si tira fuori la pasta dalla pentola e la scelta del burro, che per Mario Mozzetti è il top di gamma italiano: quello di Beppino Occelli. Questo prodotto si combina alla perfezione con il parmigiano, stagionato 24 mesi, che viene setacciato e diventa una vera e propria polvere per creare la famosa cremina.

Il mantecatore Ubaldo Salvatori

Il mantecatore Ubaldo Salvatori

Tornando ai segreti del piatto, la sfoglia della pasta rappresenta un altro particolare molto rilevante. Le fettuccine, infatti, sono fatte in casa e sono sottilissime: la cottura avviene in soli 20 secondi. Da Alfredo alla Scrofa ne preparano almeno 20- 30 kg al giorno. Il burro Il primo piatto di fettuccine di Mario? A 17 anni, nel 1980, preparato dal padre: impazzì per il gusto, la cremosità e l’originalità di questa pasta. Oggi le fettuccine Alfredo sono il piatto di pasta più “fake” esistente al mondo, tant’è che negli Stati Uniti la propongono con i funghi, gli scampi o, addirittura, con il pollo.

Ristorante Alfredo alla Scrofa
Via della Scrofa 104/A Roma

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