Fiano di Avellino 2014 docg Guido Marsella


Fiano di Avellino 2014 Guido Marsella

Fiano di Avellino 2014 Guido Marsella

Proviamo questo fantastico Fiano di Avellino di Guiodo Marsella in una bella serata a Radici Experience di Battipaglia, viene dopo Agrapart 7 Cru e un Derthona di Walter Massa e si gioca benissimo la sua partita riportando a tavola quella freschezza con la quale eravamo partito e la complessità del vbianco piemontese. Ua perfetta sintesi che conferma lo stato di grazia di questa annata ormai a quasi dieci anni dalle vendemmia. I vini di Summonte non danno mai segni di stachezza, questo, in particolare, ci ha colpito per la sua verve giovanile e il fatto che ancora non ha iniziato il classico percotso che porta ai sentori di idrocarburi. Ancora frutta e nota fumé appena accenata. In bocca pieno, gradevole, rampante e definitivo. Quanto di meglio per aprire le porte al rosso che lo ha seguito

Scheda del 12 marzo 2018. Più giovane, più fresco. Il Fiano di Avellino 2014 di Guido Marsella è davvero una dannazione, ma come diavolo fa questo bianco d’autore a ringiovanire. Passa davanto allo specchio di Dorian Gray? Ma il fatto è proprio questo, ritroviamo questa bottiglia, che all’inizio sembrava essere anche una delle meno convincenti degli ultimi anni, nel nuovo locale di Assunta Pacificio, ‘A figlia d’’O Marinaro e su quella cucina semplice ed essenziale è impossibile non ceder eal fascino di un Fiano di annata.
Il vino si presenta fresco, ancora frutatto, con quale lampo fumè. Ma quello che davvero ci colpisce è la precisione al naso come al palato, la fantastica energia che riesce a sprigionare, l’allungo finale che ne fa un piccolo grande capolavoro. Si tratta di un Fiano di Avellino che, coem tutti quelli di Guido Marsella, durerà per sempre. Fino all’ultimo stappo.

Scheda del 6 novembre 2017. C’è poco da fare, i grandi bianchi irpini vanno aspettati. Anche oltre i due anni di attesa come prevede adesso il protocollo di Guido Marsella. E in effetti il 2014, a differenza di tante altre annate, non ci aveva entusiasmato. Abbiamo quindi rimandato  la scheda e la nostra prudenza è stata ben ripagata da un fortuito incontro con questo bianco all’Ancora del Nettuno Lounge Bar di Torre Annunziata. Una beva folgorante e densa di note positive. Anzitutto il vino, potente e snello allo stesso tempo, schiacciato ancora da una freschezza esuberante al palato e da buone note agrumate con un leggero rimando fumè al naso. Un Fiano dunque immerso in una spensierata giovinezza, capace di evidenziare una sempre maggiore complessità nei prossimi anni. Efficace sui crudi, sulla pizza, sulla pasta. Fiano di estremo carattere e determinazione, da poter spendere con qualsiasi cosa a tavola.
Compratene e bevetelo tutti.Tra una decina d’anni però.

Sede a Summonte. Via Marone, 1
Tel. 0825.626566
Enologo: Guido Marsella
Bottiglie prodotte: 15.000
Ettari: 3 di proprietà
Vitigni: fiano di Avellino

Un commento

  1. Il Fiano come Giano.Nonostante l’interpretazione negativa che viene data alla sua raffigurazione (bifronte quindi falso)è il Dio del passaggio che può guardare indifferentemente al passato e al futuro come il nostro “eroe”in bottiglia che,come giustamente detto nel post,era buono anni fa è buono ora e di sicuro per qualche anno ancora .FRANCESCO

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