Filo Cafè: storie, percorsi e radici a Palazzo Rainone – Mustilli, Dimora Storica a Sant’Agata de’ Goti, tra cucina ayurvedica e orto sinergico
di Antonella Amodio
Che cos’è Filo Cafè? È una rete mondiale costituita da persone che hanno l’obiettivo di promuovere territorio, sviluppo sostenibile e cultura dei luoghi, valorizzando patrimoni culturali e incentivando il turismo.
Così a Sant’Agata de’ Goti nasce la seconda sede di Filo Cafè, che collega Varanasi (India), la città del primo spazio/incontro realizzato dall’associazione Fabula Naturae, che porta avanti il progetto nel mondo, con la cooperazione di diversi paesi, tra i quali anche l’Iran, dove a breve si aprirà la terza filiale.
Nella perla del Sannio, Filo Cafè è gestito da Luciana, Gauri e Rahul, tre giovani soci con le idee ben chiare sul futuro. La sede è la dimora storica della famiglia Mustilli, il Palazzo Rainone, luogo di grande fascino e bellezza che porta la data del XVII secolo.
Ma veniamo a quello che si fa a Filo Cafè.
Intanto Luciana, Gauri e Rahul, hanno ripristinato e sistemato gli antichi orti terrazzati abbandonati per lungo tempo, che costeggiano la rocca di tufo dove è stata edificata la cittadina di Sant’Agata de’ Goti, rocca che cade poi a strapiombo sui fiumi Martorano e Riello.
Oggi, dopo che sono stati riattivati i muri a secco di contenimento, il posto è diventato un grande orto sociale “sinergico”, al quale si accede attraverso una secolare porta del centro storico e dove si producono verdure anche di antiche varietà, impiegate poi per la cucina di Filo Cafè, che – tra i vari piatti proposti ogni giorno – ha fisso un “piatto unico” (al costo di 5,00 euro) che si ispira alla cucina ayurvedica e prende spunto dalla pratica macrobiotica: sono impiegati per la preparazione i cereali e le verdure biologiche.
Inoltre, quotidianamente dalla cucina arrivano carni locali, come l’agnello e il maiale, le zuppe di verdure, le frittate, i salumi e i formaggi tipici e le paste fatte in casa, da abbinare ai vini di Sant’Agata de’ Goti e ad etichette della Campania in generale.
Da Filo Cafè si va anche per l’aperitivo, per il caffè, per il tè (che arriva direttamente dall’India), per sedersi nel salotto della dimora storica ad ascoltare la musica o collegarsi ad internet, o per sostare nel cortile, dove un dispenser di acqua e caffè è a disposizione di tutti.
Si può partecipare a lezioni di yoga, a corsi di musica, di danza contemporanea, di tango, e di antichi balli locali. Oppure prendere parte a laboratori creativi per famiglie o per bambini, partecipare a sessioni di pittura e lettura, di scrittura e di artigianato locale.
Si organizzano feste, eventi e si comprano prodotti tipici e preparazioni gastronomiche, vino, miele e tanto altro ancora.
Ma l’associazione Fabula Naturae ha un occhio attento anche a tutto ciò che riguarda il turismo, organizzando visite nei siti della regione e prenotando degustazioni in cantine. Si occupa anche di promuovere l’ospitalità locale, aiutando le piccole strutture a funzionare al meglio e a creare sinergie tra loro.
Quello che vi so dire della mia esperienza, è che a Filo Cafè si respira energia bella e che si fa fatica ad andare via.
Filo Cafè
Piazza Trento, 4 Sant’Agata dè Goti (BN)
[email protected]
Un commento
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…da poco trasferita da Napoli Vomero ….sposata con un santagatese , innamorato del suo borgo ( per lui guai a chiamarlo paese) …ancora un pochino disorientata ed intristita ma contenta della scelta fatta …verrò a trovarvi …ho bisogno di qualcosa che mi tenga distratta ed impegnata…complimenti , ho letto tutto ciò che fate….a presto