Franco Pepe a Caiazzo, suggerimenti per una degustazione quando ci andate la prima volta


Pepe in Grani

Pepe in Grani

di Francesca Faratro

Ritornare da Franco Pepe a Caiazzo, il suo paese d’origine diventato ormai luogo di pellegrinaggio per gli amanti della pizza, è sempre un’esperienza da raccontare, anche se è sempre più difficile non ripetersi, anche per le migliaia di articoli usciti in tutto il mondo su Pepe in Grani  che per il secondo anno consecutivo ha conseguito il primo posto di 50 TOP PIZZA.
Eppure, per chi ama condividere le proprie esperienze gastronomiche, impossibile non fermarsi a fare qualche foto e aggiornare i lettori su quella che resta uno dei luoghi più importanti che hanno cambiato il corso della pizza in Italia.

Pepe in Grani

Pepe in Grani

Pepe in Grani. Ritornare sotto  Natale, poi, è ancora più  bello: tanto per la luce e l’atmosfera del locale che per l’aria che si respira in tutto il borgo del centro storico.

Il consiglio è quello di godersi l’ambiente elegante e moderno, così come un servizio sempre molto professionale e motivato attraverso un percorso degustazione.

 

Ecco cosa abbiamo provato:

Ciro

L’inizio non può che essere con i piccoli e concavi calzoncini fritti diventati una vera e propria chicca di Pepe in Grani. Ripieni con una fonduta di Grana stagionato 12 mesi, pesto di rucola ed olive caiazzane disidratate, il sapore in bocca emoziona per davvero e il palato si diverte tra freschezza e sapidità. Frittura asciutta e leggera, praticamente perfetta.

Ciro, ripieno di fonduta di Grana Padano, pesto di rucola e olive caiazzane disidratate

Ciro, ripieno di fonduta di Grana Padano, pesto di rucola e olive caiazzane disidratate

Viandante

Pizza golosa, anch’essa fritta ma anche in versione classica, è bianca e proprio questo particolare lascia meglio godere della particolare morbidezza e lievitazione dell’impasto. A guarnirla è la mortadella con ricotta di bufala, pistacchi sbriciolati e zest di limone capaci di rinfrescare e sgrassare il tutto.

La viandante, versione fritta con mortadella, pistacchio, ricotta e limone

La viandante, versione fritta con mortadella, pistacchio, ricotta e limone

Margherita dop

Diversa dalla classica solo per l’aggiunta della mozzarella di bufala, è il sapore tradizionale del quale non puoi fare a meno se ami la pizza napoletana.
Pomodoro di ottima qualità ed olio di Caiazzo, ne completano il gusto.

 A sin. La Margherita sbagliata a destra la Margherita DOP con mozzarella di bufala

A sin. La Margherita sbagliata a destra la Margherita DOP con mozzarella di bufala

Margherita sbagliata

L’invenzione e la rivoluzione di Franco Pepe, la Margherita ormai iconica che racconta più di tutte le altre il percorso professionale di questo impareggiabile artigiano. E’ questa, infatti, la pizza portata in giro per il mondo. La sua firma. E’ una base di mozzarella ma il pomodoro, qui è utilizzato il “riccio” con il basilico, vengono posti dopo la cottura e sotto forma di emulsione. Regala sensazioni delicate e lascia spazio all’essenzialità degli ingredienti della pizza di sempre.

Scarpetta

La pizza forse più golosa e più determinante che si può assaggiare da Franco Pepe, ha una base di fonduta di Grana, stagionato 12 mesi e come topping una composta di pomodoro, basilico liofilizzato e Grana aggiunto a scaglie, stagionato 24 mesi. Viene consigliata da mangiare direttamente con le mani e quando qualche goccia di formaggio scivolerà sul piatto, o sul cornicione,  a fare, appunto la “scarpetta” che le dà il nome.

A sin. Sfizio ai pomodori e a destra la Scarpetta

A sin. Sfizio ai pomodori e a destra la Scarpetta

Sfizio ai pomodori

E’ la pizza “Sfizio ai pomodori” ma verrebbe da chiamarla “spazio ai pomodori”. Qui in degustazione, sulla fetta ancora calda, vengono adagiati i pomodorini, di diversa qualità ed in diverse cotture. C’è il giallo ed il San Marzano ed anche qui un tocco di Grana.

Pettola

Omaggio al carciofo ma anche alle diverse cotture, è la pizza con ingredienti cotti e crudi, disponibile solo nella stagione quando i carciofi si offrono nella loro forma migliore.

Il carciofo infatti, arrostito, viene ridotto a crema e viene adagiato sul disco con la mozzarella e riposto in forno. La seconda farcitura avviene poi a freddo, fuori dal forno, con una concia cruda a base di carciofo e la mozzarella, anch’essa cruda.

A sin. Grana, Pepe e Fantasia e a destra la Pettola con carciofi e mozzarella cotti e crudi

A sin. Grana, Pepe e Fantasia e a destra la Pettola con carciofi e mozzarella cotti e crudi

Grana pepe e fantasia

La pizza dei tempi diversi poiché cotta proprio tre volte, è una pizza per i palati più esperti ma forse anche per quelli che sono alla ricerca di gusti nuovi.

Si parte con una base di fonduta di Grana, scamorza affumicata e l’uovo, solo il tuorlo, pastorizzato. Continua il topping con grana soffiato ed una dadolata di bacon croccante e pepe. Il tocco finale viene dato al cornicione il quale, cosparso di pecorino, viene cotto in forno per diventare una pellicola sapida e croccante per i bordi della pizza. Completano la pizza, zest di lime per pulire la bocca e lasciarla fresca.

Pepe in Grani. Degustazione. Il suggerimento di questa volta, dunque, è quello di provare un percorso degustazione che consenta – sia a coloro che ritornano, sia a chi non è mai stato a Pepe in Grani – di partire dai classici, testare la bontà delle fritture, e arrivare così a provare diverse cotture e consistenze delle proposte più innovative. La capacità straordinaria di innovare e, allo stesso tempo, valorizzare tutto quanto fa parte della storia e della memoria gustativa di questo prodotto meraviglioso che è la pizza è senz’altro la dote più preziosa di Franco Pepe.

Franco Pepe In Grani
Vico S. Giovanni Battista, 3

81013 Caiazzo (CE)
Tel. 0823862718
www.pepeingrani.it
[email protected]
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