Furto a PizzAut, la risposta dei ragazzi: “venite a mangiare la nostra pizza”
di Laura Guerra
Pizzeria PizzAut – Cassine de’ Pecchi provincia di Milano: Mercoledì 5 marzo ore 10.00, orario di inizio lavoro in pizzeria. Sono andati per aprire e hanno trovato aperto: vetri in frantumi, i pochi soldi di fondocassa rubati; danni per diverse migliaia di euro.
Ore 17.00: l’annuncio su fb “Dimostriamo che le persone per bene sono più delle persone cattive” Questa sera siamo aperti e vi aspettiamo.
La risposta continua ad essere quella di sempre: “nutrire l’inclusione”, il fondamento di questa pizzeria, gestita da persone autistiche supportate da professionisti della ristorazione e da esperti in relazioni educative.
Al netto del progetto sociale facilmente rintracciabile sui social e sull’ampia rassegna stampa che mette insieme clienti come Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quel che conta è rimettersi al lavoro.
Al locale le brigate di cucina e di sala hanno deciso di ripulire i danni e di aprire, come tutte le sere. Riorganizzato il banco, acceso il forno, parte il servizio. La pizza è molto buona, i clienti che l’apprezzano sono tanti, se non reggesse alle regole del mercato, avrebbe già chiuso, che la solidarietà, da sola, non tiene i conti in ordine.
“Venite a mangiare la pizza, l’invito e la risposta non può essere che questa” dice, andando oltre le lacrime e la delusione, il fondatore Nico Acampora.
E che stiamo parlando di un progetto sociale non fa nessuna differenza ma è vietato calpestare i sogni. Sempre.
Invece che sia un progetto sociale è un’ enorme aggravante.
Ci vuole davvero della cattiveria, trovo straordinariamente bellissimo che abbiano riaperto come sempre.