Giornata della terra (e del gelso) alla Reggia Di Carditello (e proposta per una crostata)


Real Sito di Carditello

Real Sito di Carditello

di Marco Milano

In occasione della “Giornata mondiale della Terra” si rilancia l’importanza del gelso. Una campagna on line è partita, infatti, proprio nelle scorse ore per tutelare e far rinascere il frutto, tanto “utile” all’ambiente quando poliedrico e polivalente nella cucina, dalla pasticceria alla gelateria. “Mille gelsi per Carditello” per realizzare il viale dei gelsi e donare un albero ad ogni bambino secondo un progetto di gelsicoltura e di riqualificazione ambientale del territorio, promosso dalla Fondazione guidata dal presidente Luigi Nicolais. Secondo quanto spiegato dai promotori dell’iniziativa “i donatori avranno la possibilità di associare ogni nuovo gelso impiantato a Carditello al nome di un bambino, ritirando premi e kit in edizione limitata (esperienze con i pony per bambini, completini per camminatori sportivi e ciclisti) e contribuendo a tutelare l’ambiente e a valorizzare il nuovo itinerario ecoturistico mappato dalla Fondazione per stimolare il turismo lento”.

Gelso

Gelso

La piantagione di gelsi che come evidenziato dagli esperti “avrà effetti benefici sull’ambiente, contribuendo anche all’abbattimento della CO2 e di conseguenza alla diminuzione del riscaldamento globale causato dall’effetto serra” va ad aggiungersi alle attività della Fondazione del Real Sito di Carditello, impegnata nella valorizzazione del sito culturale borbonico confermando “la missione di fattoria modello e di centro sperimentale, rilanciato con l’allevamento dei cavalli della pregiata razza dei Persano, la produzione di mozzarella e vini tipici locali, la coltivazione delle piante di gelso (gelsicoltura) e l’allevamento di bachi (bachicoltura)”.

Crostata fatta in casa

Crostata fatta in casa

E per “festeggiare” il gelso proposta per la preparazione di una crostata con ganache al cioccolato bianco e gelsi:

Per la pasta frolla
350 gr. di farina
200 gr. di zucchero
150 gr. di strutto
4 tuorli d’uovo

Per la copertura
300 gr di cioccolato bianco (possibilmente di buona qualità con sentori di vaniglia)
200 ml di panna fresca
gelsi (fatti in marmellata)

Procedimento per la pasta frolla
Disponete la farina a fontana mettendo al centro i tuorli, burro già morbido, la buccia di limone, lo zucchero, (in molti aggiungono un pizzico di sale). Mescolate i vari ingredienti con una forchetta incorporando poco per volta la farina. Una volta reso solido l’impasto, riunitelo a palla e pressatelo con le mani. Non lavoratela troppo (per evitare che possa perdere, poi, la sua friabilità) ma limitatevi a pressarla e rigirarla con le mani sin quando non si presenterà perfettamente amalgamata e di colore uniforme. Lasciatela riposare per almeno mezz’ora avvolta nella “pellicola” prima di utilizzarla. Stendete poi la frolla su di una spianatoia infarinata e rivestite uno stampo da crostata bucherellando la superficie. Fate riposare in frigorifero, poi ricoprite la superficie della crostata con carta da forno e cuocete in forno statico e preriscaldato. Sfornate la base della crostata e fate raffreddare completamente intanto dedicatevi alla “copertura”.

Procedimento per la copertura
Tritate il cioccolato bianco a pezzi piccoli. Portate ad ebollizione la panna e poi spegnete il fuoco. Quando sarà calda aggiungete il cioccolato bianco tritato, aspettate circa un minuto e poi mescolate sin quando il cioccolato sarà completamente fuso. Aggiungete sulla base della crostata i gelsi fatti a marmellata. Versate la ganache al cioccolato bianco sulla base di gelsi e fate riposare a temperatura ambiente per circa un’ora. Decorate la superficie con altri gelsi interi.

Varianti
Per i puristi del cioccolato, se non gradite il cioccolato bianco, sostituitelo con cioccolato fondente (almeno settanta per cento) e diventa “crostata dark”.
Per intolleranti e fautori del “no eggs” potete usare anche una versione di pasta frolla senza uova.

Consigli
La crostata va fatta riposare prima di essere degustata. Se possibile preparatela il giorno precedente.

 

Un commento

  1. Associare bambini a piante è sempre una cosa che mi emoziona come la nascita dei miei figli cui ho fatto sempre seguire la messa a dimora di qualche albero.Si dice che chi ama piantare alberi ha grande speranza nel futuro.Lo stesso vale per chi mette al mondo dei bambini cioè le nuove generazioni per il futuro del mondo .Ad maiora semper da FM

I commenti sono chiusi.