Girofle Negroamaro Rosé Salento Igp 2017 – Garofano Vigneti e Cantine


Girofle Negroamaro Rose' Salento Igp 2017 Garofano

Girofle Negroamaro Rose’ Salento Igp 2017 Garofano

di Enrico Malgi

E se lo chiamassimo “Rosa Negroamaro”? Mentre mi accingevo a fare la valutazione del Girofle Negroamaro Rosé Salento Igp 2017 mi sono ricordato che sulle vecchie schede dell’Ais sotto la voce che riguarda l’esame visivo per stabilire la tonalità del colore del vino sono riportate un paio di definizioni (rosa cerasuolo e rosa chiaretto) che indicano chiaramente due tipiche tipologie di rosati, rispettivamente del centro e del nord Italia. Ed allora mi sono chiesto perché non aggiungere anche quella per il negroamaro al sud, che è diventato ormai un simbolo di tutta l’enologia italiana e che ha un colore rosato ben definito?

A parte la battuta, resta il fatto che il Negroamaro rosato è sicuramente un grande vino. E quello dell’azienda Garofano Vigneti e Cantine di Copertino dei fratelli Stefano e Renata e papà Severino è tra quelli più in voga e premiato in assoluto. Tutte le volte che l’assaggio rimango sempre molto entusiasta.

Controetichetta Girofle Negroamaro Rose' Salento Igp 2017 Garofano

Controetichetta Girofle Negroamaro Rose’ Salento Igp 2017 Garofano

Negroamaro in purezza. Allevamento ad alberello classico pugliese e cordone speronato. Vendemmia effettuata nella prima decade di settembre, per preservare la giusta acidità, visto anche l’annata molto calda e siccitosa. Affinamento in vasche di acciaio per quattro mesi e poi elevazione in vetro per altri due mesi. Tredici i gradi alcolici. Prezzo finale di 11,00 euro, cioè un vero regalo!

Come dicevo all’inizio, il colore è segnato da un brillante rosa carico. Nitido e piuttosto intenso il bouquet che si sprigiona al naso. Profumi variegati, che si dispiegano in un articolato crogiolo ricco di essenze fruttate di lamponi, di ciliegie ferrovia, di melagrana, di fichi d’india e di mela cotogna. Intrecciate poi a costumanze floreali che odorano di rosa e di gelsomino. Suadenti i tocchi vegetali. Frammenti speziati. In bocca fa il suo ingresso un sorso fresco, fragrante, mediterraneo, esplosivo, moderno, sapido e scorrevole. Vino che poi mantiene inalterato il suo aplomb, esibendo eleganza, vellutatezza, seduzione, morbidezza, polposità, profondità. Chiusura godibilmente appagante. Sensibile la mano di padre e figlio Garofano, che mi porta a pensare alla fine che questo vino abbia poco da invidiare ai più famosi rosati provenzali. Da bere giovane su pesce in guazzetto, risotto alle fragole e tagliere di salumi.

Sede a Copertino (Le) – Località Tenuta Monaci
Tel. 0832 947512 – Fax 0832 1830364 – Cell. 333 4584028
[email protected]www.vinigarofano.it
Enologi: Severino e Stefano Garofano
Ettari vitati di proprietà: 16 + 20 in affitto
Bottiglie prodotte: 220.000
Vitigni: negroamaro, malvasia nera e bianca, montepulciano e chardonnay

 

2 Commenti

  1. Senza se e senza ma rimane il migliore a cominciare dal colore.Salento è rosato Girofle il rosato tra i rosati.Complimenti sempre da FM.

  2. Ciao Francesco, come sai il Girofle è diventato un’icona a giusto titolo, insieme ad altri rosati pugliesi. In Italia si sperimentano tutte le tipologie di vino, impiegando varietà eterogenee. Ma alla fine a vincere è sempre la specialità territoriale consolidata nel tempo, come il Negroamaro, il Lagrein Kretzer, il Montepulciano, il Groppello e poche altre per quanto riguarda i vini rosati.

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