Falanghina Domus Giulii 2009 La Sibilla


Vincenzo Di Meo

Incontriamo la famiglia Di Meo nel padiglione Campania del Vinitaly e tutta la gamma dei loro vini flegrei conferma la continua e costante ascesa di chi ha puntato tutto sulla territorialità. E del resto sarebbe una idiozia ignorare di appartenere ad un territorio unico e straordinario come quello dei Campi Flegrei: le terre ardenti composte da più di quaranta crateri che alternandosi  alla costa danno forma a paesaggi unici e mozzafiato. A Bacoli, poco distanti dal tempio di Venere e dall’antro della Sibilla, c’è l’azienda La Sibilla dove la famiglia Di Meo fa agricoltura biologica ed ha investito tantissimo sull’identità del luogo e sull’ accoglienza.

Luigi, il capofamiglia, ha il viso arso dal sole e le mani segnate dal lavoro, è lui che si occupa della vigna, Restituta, la moglie, è dedita soprattutto alle relazioni pubbliche e commerciali, Vincenzo è il giovane enologo. E sappiamo bene che ai giovani piace sperimentare nuove strade e poter osare senza tanti pregiudizi , altrimenti si annoiano e prendono altre strade. In famiglia si ha ormai piena fiducia nel suo impegno e quindi gli si lascia libertà di espressione.

Vincenzo Di Meo e la sua falanghina Domus Giulii 2009 al Vinitaly

Così prende forma Domus Giulii 2009, una falanghina nata nelle proprie vigne sui terreni sabbiosi e friabili, ricchi di tufo, che punta ad una piena estrazione dai chicchi dorati dal sole e resi particolarmente saporiti dal suolo vulcanico. Si procede quindi con una vendemmia da uva ben matura e con una macerazione di 5 mesi sulle bucce e sui vinaccioli. Per cogliere l’essenza di questo vino bisogna attenderlo con pazienza, è figlio del tempo. Tempo che richiede sia nella sosta in bottiglia che nel bicchiere e che riesce poi a imprigionare nelle trame  come ingrediente prezioso che consentirà nei lunghi tempi di apprezzare a pieno della capacità di osare. Al naso è pieno e profondo, caratterizzato da un deciso timbro salmastro e iodato, seguito da mandorla amara, frutta gialla e fiori di camomilla.  In bocca ha materia e sin dalle prime battute sa cogliere l’attenzione. Ha corpo importante, ma non imponente, e si fa apprezzare lungamente per le note salate che prevalgono sulla freschezza, comunque ben espressa.

La Sibilla è in via Ottaviano Augusto, 19  Bacoli. Tel-081 8688778 fax: 081.3047589  www.sibillavini.it Enologo: Vincenzo Di Meo Ettari vitati: 9,5 Vitigni: Piedirosso, aglianichella, olivella, marsigliese, calavrese, annarella, falanghina.

Questa scheda è di Marina Alaimo