L’Irpinia al Vinitaly, quando dividersi fa bene: tutte le cantine


L’Irpinia al Vinitaly

Un album per un Vinitaly storico e senza precedenti: l’Irpinia da sola in un padiglione, da un lato il Lazio semivuoto, dall’altro quello voluto dalla Camera di Commercio di Avellino pieno zeppo dalla mattina alla sera arricchito dalle iniziative gestite da MgLogos.

L’Irpinia al Vinitaly

 

L’Irpinia al Vinitaly

 

L’Irpinia al Vinitaly

 

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L’Irpinia al Vinitaly

 

L’Irpinia al Vinitaly

 

Foto di Lello Tornatore

4 Commenti

  1. A questo punto non resta che assegnare a Lello il gongolo d’oro che di sicuro lo onorerà gongolando per i prossimi tre mesi.Una parola sul Lazio che da anni mi ospita:mi risulta difficile capire perché ,nonostante tanti buoni produttori ,questa regione non riesca a decollare rimanendo perennemente in un limbo da cui non si intravede ,almeno nell’immediato futuro,una qualche via d’uscita.FM.

  2. Non so se ti riferisci a me, Francesco. In ogni caso ti esprimo il mio pensiero rispetto a quanto avvenuto : credo che la “divisione” sia giovata sia all’Irpinia che alla Campania, non foss’altro che per gli spazi aggiuntivi e quindi la maggiore visibilità di cui hanno potuto fruire ambedue. Quello che invece mi lascia molto amareggiato è il solito tentativo di soffiare sul fuoco della polemica che alcuni soggetti hanno perpetrato a danno dell’Irpinia. Si trattava semplicemente di un’esigenza di maggiori spazi e visibilità, da decenni richiesti ai funzionari della Regione Campania, ma sempre disattesa. Quest’anno il presidente della CCIA stanco della solita tiritera ha deciso di fare da solo e grazie a Dio è andata bene per tutti. Il gongolo d’oro? Piuttosto che a me, lo assegnerei ai politici della regione, che hanno avuto il coraggio di farsi vedere, loro sì, gongolanti e tronfi per gli stands dell’Irpinia e della Campania…

  3. Penso che meritino lo spazio, ed allo stesso tempo anche le altre zone in crescita qualitativa, senza stupidi campanilismi e divisioni.
    Politici? Purtroppo sempre i soliti pagliacci,opportunisti, in perenne campagna di chiacchierere.I pochi buoni (quali?) si disperdono in un mare di me..lma.
    Hanno fatto bene, almeno per quest’anno a crearsi una propria visibilita’. Auguro lo stesso successo , a tutti i produttori del centro sud alla prossimo importante appuntamento di Londra, ma che non si fidino troppo di intermediari ed importatori chiacchieroni come i politici nostrani.

  4. Mi riferivo chiaramente al Tornatore irpino.Riguardo la separazione del padiglione credo che sia da giudicare positivamente se non altro alla luce di quanto accadeva in regione Lombardia dove allo stand del Franciacorta ,letteralmente preso d’assalto,in alcune ore era persino difficile accostarsi.Vuoi per storia che per l’attuale livello qualitativo sopratutto in campo bianchista l’Irpinia rimane per la Campania vitivinicola la provincia di riferimento e lo dico da salernitano orgoglioso di quanto si faccia anche nella mia.FM.

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