Greco di Tufo Docg e Fiano di Avellino Docg di Colli di Lapio 2021


Greco di Tufo e Fiano di Avellino di Colli di Lapio

Greco di Tufo e Fiano di Avellino di Colli di Lapio

di Enrico Malgi

Ogni appassionato di vino vive sempre un momento di forte emozione quando sa che sta per uscire sul mercato il nuovo millesimo del Fiano di Avellino Colli di Lapio di Clelia Romano. Si aspetta questo evento con molta ansia e curiosità, per scoprire cosa potrà riservarci stavolta questa etichetta così straordinaria, che ormai è diventata un vero cult a livello nazionale.

Ebbene, devo dire che come al solito sono stato molto fortunato di poter assaggiare l’annata 2021 in anteprima, insieme al Greco di Tufo Alèxandros di pari data.

Controetichette Greco di Tufo e Fiano di Avellino di Colli di Lapio

Controetichette Greco di Tufo e Fiano di Avellino di Colli di Lapio

Andiamo per ordine allora, presentando per primo l’Alèxandros Greco di Tufo Docg 2021. Ovviamente soltanto Greco con le uve allevate a Santa Paolina e raccolte ad inizio di ottobre. Maturazione in acciaio e poi elevazione in vetro per quattro mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale orientativo di 15,00 euro.

Nonostante la giovane età, il vino si presenta alla vista ostentando un colore giallo paglierino carico, com’è consuetudine del Greco di Tufo. Bouquet espansivo e voluttuoso, che si apre al naso rilasciando in primis complessi ed esplosivi profumi, con in prima linea quelli che riguardano il fruttato di pesca gialla, albicocca, mela cotogna, pera, e mandorla, insieme a tracce esotiche. In seguito risaltano credenziali floreali, svolazzi di macchia mediterranea e parvenze speziate. In bocca penetra un sorso che colpisce subito per la sua sostenuta acidità e la potenza gustativa, incredibilmente avvolgente e strutturata come un rosso di vaglia. Percezione tattile grassa, tagliente, composita, arrotondata, sapida, morbida e stimolante. Silhouette elegante, ambiziosa, dinamica, seducente e puramente cristallina. Resisterà al tempo che passa almeno per un’altra decina d’anni. Tratto finale vibrante di gioia, lungo ed appagante. Da preferire su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.

Fiano di Avellino Docg 2021. Fiano in purezza coltivato a 550 metri di altezza nella contrada Arianiello di Lapio. Maturazione in acciaio ed affinamento in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale introno ai 20,00 euro.

Agli occhi si manifesta un solare colore giallo paglierino lucente. Il sospiroso e ricco spettro aromatico è ben lieto di sfoggiare una variegata composizione di fragranze che evocano la nocciola, il melone, la mela, i fiori di camomilla e di tiglio, le erbe aromatiche e suadenze speziate perfettamente integrate tra di loro. Sorso saldamente in sella, così polposo, comunicativo, sontuoso, arioso, tonico, equilibrato, armonico, fresco, minerale, permeante e scattante. Pregnanza gustativa piena, rotonda, avviluppante e cangiante. Appeal di grande personalità e seduzione, così delizioso e sublimato poi da un fascino sensuale senza limiti. Polpa setosa. Palato trascinante. Potenzialità di serbevolezza a lunghissimo termine. Chiusura connotata da una persistenza ad oltranza. Perfetto l’abbinamento su un piatto di spaghetti a vongole e su una mozzarella.

In conclusione si tratta di due vini così simili eppure diversi tra di loro, ma che in sostanza si sanno completare a vicenda. A pieno titolo, essi si possono definire fedeli ambasciatori di un territorio unico e non replicabile come quello irpino, che esprime un’eccellenza a tutto tondo e che ha pochi uguali in tutta Italia.

 

Sede a Lapio (Av) – Contrada Arianiello, 47

Tel e Fax 0825 982184 – Cell. 348 7626010

Enologo: Angelo Pizzi

[email protected]  – www.collidilapio.it

Ettari di proprietà: 5 – Bottiglie prodotte: 65.000

Vitigni: Aglianico, Fiano e Greco.