Hostaria di Tenute del Gheppio, cucina intrigante e di certezze a Dugenta (Bn)
Tenute del Gheppio Hostaria
Via Santa Maria Impesole, 5 82030 Dugenta (Bn)
Tel. 0824 906057
WhatsApp: 3669053787
Aperto: A pranzo il sabato e la domenica.
A cena dal lunedì al sabato
di Antonella D’Avanzo
Il Sannio può vantare di un intrigante indirizzo dove, buon gusto, storia, ricerca, relax e natura si fondono armoniosamente. Un posto che conquista per come si è accolti, aspettati e benvoluti. E soprattutto, per quanto bene si è mangiato e bevuto.
Siamo a Tenute del Gheppio, un’antica masseria eretta nell’Ottocento, dalle linee severe, ma addolcite dal verde in cui è immersa, situata poco fuori dal centro abitato di Dugenta (Bn), località facilmente raggiungibile per chi arriva da Caserta, Benevento e Napoli.
Lo scenario è di grande effetto: una struttura al tempo stesso imponente e intima, dove il fascino dell’epoca si è conservato nel disegno geometrico della corte e nel colore e nell’odore dei mattonidi tufo. Camere, piscina, una spa rigenerante ed una cantina in cui si può anche cenare, circondati da centinaia di bottiglie e in cui stagionano ed affinano salumi di produzione propria realizzati con metodo artigianale e formaggi sanniti.
Corridoi e sale arredate con mobili e quadri di altri tempi creano seducenti atmosfere d’antan, mentre la sala del ristorante Hostaria è un affascinante ambiente di eleganza semplice con connessioni alla natura nei legni e nelle luci soffuse. All’ingresso c’è la cucina a vista ed in fondo un maestoso camino.
La mise-en-place è pulita, essenziale e senza fronzoli, il servizio attento e curato. La gestione della sala e della cantina è affidata a Valerio Del Giudice, affermato edintraprendente Maestro di sala e sommelier con un importante bagaglio di esperienze costruito in catene alberghiere e ristoranti stellati. Il ristorante, ha aperto un capitolo completamente nuovo con Del Giudice in sala ed il recente arrivo degli chef di origine casertana, Raffaele Parisi e Domenico Altieri, due giovani con un curriculum che è stato in continuo fare in diverse brigate in giro per lo stivale, che insieme hanno saputo dare un’impostazione nuova ed una creatività matura alla cucina. Una proposta portavoce del territorio che impiega i prodotti più rappresentativi, dove il vegetale proviene interamente dagli orti delle Tenute seguendo il calendario delle stagioni.
Il percorso degustativo è bilanciato tra origini e richiami di altri territori da cui trae ispirazioni, combinazioni e leggere rivisitazioni in vivace chiave personale con un obiettivo comune: esaltare la materia prima senza alterarla con tecniche di cotture invasive. Sapori rotondi e pieni contraddistinguono le preparazioni in cui, quasi sempre, protagonista è il gioco di consistenze in armonie corali.
La carta dei vini tocca tutte le regioni d’Italia ad eccezione della Liguria e con maggior attenzione in Campania, è ragionata e ben strutturata attraverso una ricerca umana fatta di piccole aziende che lavorano in modo sostenibile nella produzione di vini naturali. Una carta che si esprime anche in Francia con qualche maison de champagne di prestigio. Interessanti anche le diverse bevande fermentate (kombucha) preparate in modo artigianale come quella all’arachide abbinata al tiramisù.
Eleganti ed intensi i bocconi in entrata: medaglione di coda alla vaccinara con chutney di mela annurca, bruschetta abbinata all’acqua di pomodoro e il carciofo in umido con tartare di tonno.
A seguire, manzo scottato e marinato con puntarelle e senape di acciughe, grande sapore, giusta sapidità e raffinatezza. La scarola ‘mbuttunata, piatto semplice ma rivisto attraverso una bella interpretazione.
Il tagliolino trentatré tuorli con cicerchie e riccio di mare, racconta di una tradizione portata alle stelle, piatto succulento e molto apprezzato così come il pacchero al ragù napoletano, uno dei piatti must di Hostaria.
Maialino con pappaccella e patate, la tradizione dell’entroterra in chiave contemporanea, un piatto con la piccantezza della papaccella appena accennata che stupisce per la fondenza della carne.
A chiudere, un goloso gelato, il tiramisù in sfera di cioccolato fondente con bagna di caffè caldo e “come una pizza”, una gradevole meringa con crema ai frutti rossi.
Il menù presenta un percorso degustazione, 5 portate selezionate dagli chef a 60 euro oltre alla proposta à la carte.