I dieci migliori posti della banda del sushi a Roma secondo Giacomo A. Dente


Sushi


 di Ilaria Pipola

Nell’ultima classifica del “Il Messaggero” del gastronomo G.A.Dente protagonista è il Sushi, un piatto giapponese, che è diventato uno dei piatti più consumato ed amato in tutto il mondo. Le sue origini sono antichissime, si è scoperto che non era altro che un modo per conservare meglio il pesce, infatti il riso non era consumato, ma serviva solo per trasportare il pesce in posti più lontani e conservarlo, quindi, più a lungo. Anche a Roma è scoppiata la “passione-sushi”, pullulano ristoranti giapponesi, con successo garantito, non solo tra ragazzi, ma il pubblico è vario e appassionato a questo tipo di cucina leggera e saporita. Ormai andare a mangiare il Sushi è molto più frequente di quello che si pensi, tant’è che da pochi anni esiste anche il Take Away, per gustarsi i sapori del Sol Levante in pantofole davanti alla Tv di casa.

Vediamo quali sono i 10 migliori ristoranti giapponesi “romani” secondo Dente:

Il primo posto se lo aggiudica Hamasei, primo ristorante giapponese aperto a Roma anni fa, nel 1974, in pieno centro, presentando un sushi tradizionale, a 17,00 euro.

A pochi kilometri il secondo posto Hasekura, zona Monti, in cui lo chef non si adatta alle esigenze italiane, ma “le sue proposte rappresentano un viaggio nei sapori del Sol Levante”, a 17, 00 euro.

Sakura, a Porta Pia, terzo classificato, cura molto i dettagli e la presentazione dei piatti. Da assaggiare “il toro” (la ventresca di tonno), accompagnata dalla salsa unagi (densa e dolciastra), a 17,00 euro.

Quarto e quinto posto rispettivamente per Zen, zona Prati, in cui la caratteristica è ammirare gli chef a lavoro davanti sul “kaiten” (il tapis roulant), a 15,00 euro, e Shito, vicino Via Veneto, che cura in modo particolare le variazioni sofisticate e moderne su piatti della tradizione, a 18,00 euro.

Sesto posto per Daruma, vicino al Parlamento, che propone un take away interessante ed oltre ai classici “nigiri”, anche i “rolls” californiani e newyorkesi, a 13,00 euro, ma anche il settimo posto, riservato a Ginza Gold, via Barberini, è da provare, per la proposta di una cucina di lusso giapponese, basata sulla freschezza e la qualità delle materie prime, a 16,00 euro.

Somo, a Trastevere, ottavo posto, è un ristorante che propone non solo cucina giapponese, ma di tutta l’Asia, passando per gli Stati Uniti, in un locale trendy. Assaggiare il suo sushi costa 20,00 euro.

Ultime posizioni, nona e decima, rispettivamente per Rokko, via Ripetta, che presenta sushi di eccellenza e anche un’ottima tempura, a 17,00 euro, e Doozo, che prima di essere un ristorante è proprio un microcosmo giapponese (con tutti i prodotti originali) trasportato in via Palermo, il sushi a 11,00 euro.

Nella classifica io aggiungerei anche un ristorate in zona Pigneto Yakiniku, che propone a ogni tavolo la brace per cucinare direttamente pesce, carne e verdure, tutto espresso e divertente, oltre a essere gustoso.

Per gli abbinamenti, con il sushi Dente suggerisce la birra giapponese o per il vino il Muller-Thurgau, effettivamente un buon bianco aromatico e fresco è perfetto.

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