
di Lello Tornatore – Tenuta Montelaura
Siamo a Ponteromito, una piccola frazione del ben più “famoso” Nusco, comune dell’Irpinia vitivinicola ad un tiro di schioppo dall’ areale della docg del Taurasi, e a due da quelli del Fiano e del Greco. Montemarano è a cinque chilometri più in alto, Lapio a dieci, Tufo a circa venti. Per “lo spettacolo del cibo”, traducendo letteralmente il nome con il quale Tonino Pisaniello ha battezzato questa manifestazione alla quale sospettiamo possano seguire altre edizioni, hanno collaborato alcune cantine dell’ Irpinia che hanno offerto in degustazione propri prodotti in abbinamento ai diversi piatti presentati dagli chef.

Oro del Passo Fiano di Avellino docg 2009 A Casa
in abbinamento al panino alla genovese di agnello, dello chef Giovanni Mariconda di Taberna Vulgi


Bella vivacità di colore giallo paglierino con riglessi verdognoli, gira “a fatica” nel bicchiere, indice di una sostenuta consistenza, al naso sottili sentori floreali e fruttali, molto delicati che a mano a mano, accentuandosi la prevalenza di frutti esotici,diventano più intensi, ma non persistenti. In bocca, caldo, pieno, abbastanza fresco. La mano denota una corretta esecuzione con un equilibrio ben bilanciato tra le componenti di durezza e quelle di morbidezza, ma con una leggera prevalenza dei polialcoli dovuta, a mio avviso, all’elevato tenore alcolometrico.
Greco di Tufo docg 2010 Donnachiara
in abbinamento alla ” Pizzafritt’ vacant’ con corbarini” di Lorenzo Principe di Luna Galante


Vivido giallo carico dorato, anche questo vino increspa sulle pareti del bicchiere e ci dona un naso complesso : agrumi, frutti esotici, fiori bianchi molto intensi ed alla fine un lieve sentore solfureo. Al gusto denota subito il suo carattere di “rosso travestito da bianco”. Grande struttura, rotondità e pienezza (un pò troppo per essere un Greco) occupano tutte le papille gustative. L’intensità è notevole, la lunghezza un pò meno, ma in complesso un bel vino, quasi ai livelli della 2009. Eccessivo per il piatto.
Irpinia Aglianicop doc “Anthonia” 2007 Cortecorbo
abbinato al “Marbrè” di carni alla “lombarda” di Mauro Elli da Como

Colore abbastanza vivace rosso rubino tendende al granato. La ciliegia matura si presenta prepotentemente al naso, insieme al ribes e all’amarena. Lo assaggiamo, e ci risulta staordinariamente morbido, pronto, dal gusto piacevole con appena una qualche nota tannica nel finale. Andando a leggere le note descrittive dell’azienda ci rendiamo conto del perchè : uvaggio all’85% di Aglianico. Abbastanza lungo, ma ci risulta comunque carente sul piatto, composto da carni in precedenza marinate allo Sfurzat.
Fiano di Avellino docg 2010 Vigne Irpine
abbinato alla “Scarola liquida” di Pompeo Limongiello dell’ “Incanto” di S. Andrea di Conza e allo “Scammaro” di Pasquale Torrente di “Al Convento” di Cetara.

8 commenti
Mimmo Gagliardi
19 Settembre 2011 - 11:31Sono stato impegnato per Malaze’ qui a Napoli e devo ammettere che era una manifestazione da vedere. See you next time!
gaspare
19 Settembre 2011 - 15:06gli ultimi due fantastici vini che conosco bene
enrico malgi
20 Settembre 2011 - 13:15Lello, non ti curar di loro e vai avanti sempre impettito. Resti sempre il migliore (a parte qualcuno che scrive su questo blog, si capisce…).
MODESTINO
20 Settembre 2011 - 21:39MI FA SPECIE,NONOSTANTE LA PRESENZA DELL’OTTIMO CHEF BARRALE MANCAVA
UN BUON VINO DI FEUDI SAN GREGORIO,PAZIENZA SARA’ PER LA PROSSIMA VOLTA
Angelo
21 Settembre 2011 - 00:41Una bella manifestazione , Ma i vini ? Ho assaggiato alcuni vini qui elencati ,non sono il top dell’irpinia …
luciano pignataro
21 Settembre 2011 - 07:40Forse perché molti produttori che si ritengono al top credono che sia più chic snobbare le iniziative di territorio ignorando che la prima regola è invece il presidio assiduo e costante del luogo dove si lavora?
Marco Contursi
21 Settembre 2011 - 08:30“la prima regola è invece il presidio assiduo e costante del luogo dove si lavora”……….santissime parole,le ho dette proprio ieri in una mail ai ristoratori della mia zona……..INVESTIRE TEMPO E LAVORO DOVE SI OPERA NEL QUOTIDIANO PRIMA DI ANDARE ALTROVE,POI CI PUò STARE ANCHE IL FARSI CONOSCERE IN ALTRE ZONE.
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