Un ristoratore chiese al suo amico e compaesano produttore di vino perché non veniva mai a mangiare nel suo locale
Scherzi? 140 euro a persona per mangiare da te? Sono le vecchie 300.000 lire. Ti sei ammattito, non ci penso proprio. Gli disse il produttore
E l’altro di rimando:
Hai proprio ragione. Inizio ad abbassare i prezzi eliminando le tue bottiglie da 50 euro franco cantina dalla mia carta
Morale della favola
Per far apprezzare il proprio lavoro la prima regola è rispettare quello degli altri
9 commenti
Nino Dantona
10 giugno 2011 - 13:59E’ un discorso che non fa una grinza, certo è che però una regolata sui prezzi bisogna cominciare a darsela : i ricchi o i cosiddetti benestanti saranno sempre di meno e mangeranno sempre due volte al giorno …gli altri faranno la fila alle porte dei magnifici ristorantini che Giulia va scoprendo per noi…
claudio nannini
10 giugno 2011 - 14:13mamma mia. come sono d’accordo!
gaspare
10 giugno 2011 - 16:00a me sembra strano che un ristoratore da 140 alla carta ed un produttore di vino che esce a 50 euro si mettano a dire ‘ste coglionate..
fosse vero, a quest’ora sarebbero già falliti entrambi.
luciano pignataro
10 giugno 2011 - 18:03Non sono falliti, ma è davvero quello che è successo.
gaspare
10 giugno 2011 - 21:11domandiamoci allora perché sopravvivono
giulia
10 giugno 2011 - 19:48beh certo le mie trattorie non sono a livello dell’alta ristorazione, sono un altra cosa storia tradizione e prodott semplici nel piatto, da qualche parte si trovano degne bottiglie campane ed hanno un ricarico molto onesto
ilproblema dei ricarichi è reale ed interessa tutta la filiera che è troppo lunga, frammentata e carica di passaggi, diciamo cosi’ occulti, per i quali lo stesso vino arriva a prezzi diversi in un ristorante o, in un altro. riguardo al ricarico dei ristoratori in generale, effettivamente qualcuno dovrebbe passarsi la manina sulla coscienza:)
consumazioneobbligatoria
11 giugno 2011 - 14:30potrebbe essere un episodio tranquillamente ambientato in toscana
luciano pignataro
11 giugno 2011 - 15:00In Italia:-(
Giuseppe Parrilla
13 giugno 2011 - 01:04Penso che quando un ristoratore ha un listino prezzi “alto” non è da vederlo come uno che chiede molto a fronte degli alimenti e bavande che somministra, ma come colui che somministra qualità.
La motivazione di ciò è supportata anche da quanto ha riportato nella replica il dr Luciano Piagnataro (che saluto), ovvero che non sono falliti!
La battuta del ristoratore all’amico produttore di vino, potrebbe essere stata solo una battuta!
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