Il senso dell’eleganza nel Fiano di Avellino di Terre D’Aione


Terre d’Aione - la famiglia

Terre d’Aione – la famiglia

di Gennaro Miele

Allo stesso modo in cui il carattere delle persone le rende distinguibili l’una dalle altre, i vini possiedono marker che li rendono unici.

Della personalità di un vino fanno parte componenti differenti, irruenza del gusto o esoticità dei profumi, ma ce n’è una in cui ritroviamo una delicata armonia: l’eleganza di cui si fa rappresentante il Fiano di Avellino DOCG.

Terre d’Aione ne è un interprete eccellente, azienda cha ha radici centenarie in vocate zone collinari come quelle di Lapio.

Terre d’Aione

Terre d’Aione

L’attività è stata volta per anni al conferimento delle proprie uve ad importanti  vinificatori, rendendosi così protagonista indiretta dell’eccellenza di molte etichette campane.

Nel 2006 l’orgogliosa visione del proprio lavoro permette ad Angelo Carpenito con la moglie Lia e Raffaele Izzo, il cognato, di assumere la decisione di vinificare in proprio le loro uve.

Il nome dell’azienda, Terre d’Aione trae origine dai racconti fantastici di Pellegrino, padre di Angelo, che narrava delle gesta eroiche della figura del principe longobardo Aione II.

Il loro Fiano, annata 2018, sembra aver catturato e conservato in sé la luce estiva del primo mattino che inonda i vigneti, un colore giallo paglierino tenue e luminoso.

Al naso è fine ed elegante, frutta di pesca con dolcezza di banana, tocchi di miele completano le parti delicate dove si intarsia una leggera lavanda con un finale minerale e salino.

L’assaggio è secco e piacevolmente morbido, sapido con sensazione di agrume leggermente astringente.

Un vino che in ogni stagione accompagna piatti di mare dove la presenza dei crostacei è d’obbligo.

Terre d’Aione offre un calice di sottile raffinatezza trova anima nella canzone Fragile di Sting, un eleganza senza tempo che fa la differenza.

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Soc. Agr. D’Aione s.r.l.
Fraz. San Paolo – 83010 Tufo (Av)
www.terredaione.it