Il Vassallo 2011 e Colle Picchioni di Paola Di Mauro


Il Vassallo Colle Picchioni

di Teresa Mincione

Alle porte   di Roma, tra il mare e le pendici del vulcano che oggi ospita il lago Albano, nasce Colle Picchioni. Dal grande raccordo anulare s’incrocia la via Appia Nuova che percorsa all’incirca per ventidue km porta all’azienda di Paola Di Mauro. Una realtà vitivinicola di Frattocchie Marino, nata nei lontani anni ’70. Conosciuta come una Big Mama del vino italiano, Donna Paola. Tenace e poliedrica, chef dal cucchiaio istrionico e ricercato. Applaudita sin tra le righe del New York Times. Una delle prime anime femminili a varcare il confine americano assieme a nomi dal calibro di Gaja e Jermann. Passeggio tra le vigne, e i racconti del nipote Valerio, trasformano quel paesaggio di tralci e filari, in un viaggio nel passato. L’acquisto del terreno, nel 1976, oggi parte dell’azienda, ideato per qualche ora all’aria aperta tra i profumi della campagna. Inconsapevolmente si dirigeva verso una nuova vita che l’avrebbe vista tra le vigne. Il vigneto attiguo al terreno cresceva per mano di un vignaiolo, suo dipendente.

Bottiglie alla buona, senza grandi pretese. Il palato delle donne è arguto quanto l’ingegno e, tra l’incredulità dei suoi cari, Paola decise di rimboccarsi le maniche e lavorare quanto era suo. Ipnotizzata dall’intuizione delle potenzialità di quel territorio e di quei suoli vulcanico-argillosi, iniziò da zero. Divorò pagine di manuali e libri di botanica. L’amore per la sua terra e qualche dritta dall’amico Daniele Cernilli, gli ingredienti giusti per arrivare ad un calice di qualità ed eleganza.

Oggi, è la parte maschile della famiglia a far camminare il nome di Colle Picchioni. Armando e Valerio Di Mauro (rispettivamente figlio e nipote della fondatrice). L’espianto di un vigneto di 80 anni per un impianto di Semillon o Sauvignon Blanc. Nuovi orizzonti e nuovi esperimenti. E’ da quel dì del 1976 che l’Azienda laziale Colle Picchioni porta avanti un discorso di qualità e passione.

Dodici gli ettari a far da spalla alla produzione che conta 90.000 bottiglie l’anno. Chiedo di Cotarella come wine consulting. Un amico di famiglia che supervisiona il nostro fare – spiega Valerio. I vigneti sono misti, già divisi per ciascun prodotto. Tutti i nostri vini sono dei blend, nessun monovitigno. Da sempre è stato cosi e la tradizione va mantenuta! Assaggiando i loro vini evidente quanto i terreni vulcanici contribuiscano a donare struttura e carattere ad ogni prodotto. Nonostante non abbiano una certificazione come azienda bio, di fatto i loro vini seguono questa filosofia in tutte le fasi di lavorazione. Ampia la gamma di vini bianchi e rossi.

Per i Bianchi il top è il Donna Paola ( Malvasia 60%, Trebbiano 25%,Semillon 15%). Fermenta a temperatura controllata e fa microfiltrazioni. Le Vignole ( Malvasia 60%,Trebbiano 20%, Sauvignon 20%) con pressatura molto soffice e una medio lunga macerazione sulle bucce, fermenta in acciaio inox a temperatura controllata e barriques francesi per 10 mesi. Coste Rotonde ( Malvasia 50%, Trebbiano 50%) vinifica in vasche d’ acciaio a temperatura controllata con microfiltrazioni leggere. I rossi: Perlaia ( Merlot 35%,Sangiovese 35%,Cabernet S. 30%) resta per 15 giorni a contatto con le vinacce per poi passare brevemente in barriques dopo aver fermentatao in vasche di acciaio inox. Il Collerosso ( Merlot 45% Cesanese 30%, Syrah 25%) resta a contatto con le vinacce per 10 giorni per poi proseguire il cammino in vasche d’acciaio. Il vino bandiera dell’azienda Colle Picchioni è il Vassallo.

Di taglio bordolese, con fermentazione in acciaio e affinamento in barrique di secondo passaggio per circa un anno. Più di ogni altro vino dell’azienda, ha fatto viaggiare, in giro per il mondo, il nome di Paola Di Mauro e della sua cantina. Il nome è di fantasia, racconta Valerio, seppur con un leggero eco storico in omaggio alla terra di provenienza. Fu la nonna a coniarlo, ma in origine era “Vigna del Vassallo”.

Degusto un Vassallo 2011 ( Merlot 60%, Cabernet Sauvignon 30%, Cabernet Franc 10% ). Calice interessante e dal forte imprinting olfattivo. Color rubino intenso. Già dal primo roteare stuzzica l’olfatto con la sensualità delle note speziate e fruttate. Frutti rossi polputi e succulenti. Cardamomo e pepe nero. Al gusto si potenzia. Sapido, dalla struttura possente ma elegante. La trama tannica è autorevole, ma di piacere. Intenso e persistente. Prugna, eucalipto, the nero si accompagnano al caffè, liquirizia e tabacco. La chiusura è garbatamente ammandorlata.

Colle Picchioni

Località Frattocchie
Via di Colle Picchione, 46
Tel. 0693546329
www.collepicchioni.it
[email protected]