Ischia Bianco Superiore 2013 Pasquale Cenatiempo


Ischia Bianco Superiore doc 2013

Ischia Bianco Superiore doc 2013

Lo ripeteremo fino alla noia: il vino ha bisogno di tempo. Anche quelli che comunemente riteniamo debbano essere stappati subito come il Biancolella. Meglio scapolare l’estate, suggeriamo. Meglio aspettare un anno, consigliamo. Due è meglio di uno. Perché il vino è come una persona, dopo aver viaggiato per entrare in bottiglia ha bisogno di una fase di assestamento, proprio come voi vi dovete riposare dopo un viaggio in treno o in auto.
L’esempio viene da questo bianco di Pasquale Cenatiempo, pimpante viticolture cinquantenne sempre fuori dai riflettori mediatici. Laicamente biodinamico, nel senso che usa preparati specifici e rispetta il terreno ma mette da parte alcune prescrizioni astrologiche guardando con attenzione a quel che succede in terra, sul terreno. Rilevata l’azienda impostata dal padre, Pasquale si è dedicato alla cura dei vitigni autoctoni dell’Isola senza troppi grilli per la testa. Dall’enologo irpino Angelo Valentino ha imparato tecniche di gestione della pulizia della cantina e la voglia di fare vini appena un po’ più ricchi.
Il risultato è in questo Ischia Bianco 2013, annata sicuramente fortunata, fortunato io a berlo sul prosciutto di un maiale che ha camminato e mangiato ghiande e sul pane e pomodoro con l’origano del monte Epomeo. La bellezza della biodiversità dell’Isola Verde abbaglia chi segue il vino, c’è il passato che torna tra le parracine, i muri a secco con i mattoni di tufo che segnano i terrazzamenti. E ci sono monumenti archeologi vegetali nascosti tra le vigne come qualche finale di cannamelu, vinificato grazie alla insistenza di Ian D’Agata.
Insomma una bellezza: Ischia superiore perché fresco, compiuto, ben assestato e decisamente piacevole. Un bicchiere da abbinamento che regala l’emozione della semplicità.

Via Baldassarre Cossa 84
Tel 081 981107
www.cenatiempovinidischia.i