l Bob Fest. Grandi pizzaioli al servizio della solidarietà


Bob Fest

Bob Fest

di Giovanna Pizzi

Solidarietà. Passione. Fermento.

Tre parole per descrivere il Bob Fest, l’evento fortemente voluto e organizzato da “Bob Alchimia a Spicchi”, la pizzeria di Montepaone (CZ) che sempre più catalizza l’attenzione e i cuori.

Il Bob Fest nasce infatti come un’iniziativa di beneficenza, il cui ricavato è devoluto all’AIRC-Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, diventa un momento importante di aggregazione e amicizia tra i pizzaioli coinvolti e finisce per essere punto di partenza di entusiasmanti iniziative che riguarderanno il mondo pizza calabrese.

2 edizioni, 6 giornate straordinarie.

Ogni incontro è stato impostato come un girotondo di presentazioni, chiacchierate e degustazioni in cui gli ospiti hanno portato la loro personale idea sul mondo della pizza, sul territorio, sugli abbinamenti ideali e tanto altro a diretto contatto con gli appassionati, i degustatori, gli amanti del mondo della pizza.

Domenica 19 dicembre si è conclusa la seconda edizione, quella in versione invernale, e questa seconda reunion ha avuto come protagonisti Jacopo Mercuro, il 6 dicembre, Raffaele Bonetta e Alessandro Lo Stocco, il 13 dicembre, che hanno espresso la loro personale visione della pizza affiancando Roberto Davanzo nella realizzazione dei menù degustazione proposti per omaggiare la Calabria. Mentre il pranzo del 19 dicembre è stata una “Calabrian Edition”, che ha riunito un giovane gruppo di professionisti della pizza, tutti calabresi, e ne è venuta fuori un’alchimia di divertimento, professionalità e territorialità.

Durante la prima edizione, l’estate scorsa, il Bob Fest ha visto la realizzazione di tre giornate dedicate al prodotto italiano più amato del mondo oltre che alla sua modernizzazione ed evoluzione.

Al fianco di Roberto Davanzo si sono esibiti alcuni tra i migliori pizzaioli d’Italia con ricette dedicate alla Calabria, ai suoi prodotti e alla sua immagine nel territorio italiano.

Ospiti in agosto furono Matteo Aloe geniale fondatore della “catena” Berberè, appena approdata anche a Londra, (serata accompagnata dai vini di Laura Pacelli – vignaiola), Graziano Monogrammi, titolare de La Divina Pizza a Firenze, accompagnato da Umberto Oliva, bartender de La bella Bistrot di Milano, e Federico Cari, party chef.

E infine Francesco Martucci, che di descrizioni ne ha ben poco bisogno, per tre volte consecutive il primo del mondo per 50 Top Pizza, titolare della pizzeria I Masanielli di Caserta, accompagnato dai vini di Sergio Arcuri, vignaiolo di Cirò ma soprattutto artista del vino.

L’evento estivo, svoltosi sulla bellissima costa di Montepaone Lido, fu un enorme successo. Allora ecco che il Bob Fest si ripete durante l’inverno, con l’intento di valorizzare il lavoro di squadra, approfondire la conoscenza tra professionisti che ogni giorno svolgono il loro lavoro con passione, e favorire uno scambio di competenze e tecniche tra i lavoratori del settore.

In ognuna delle sei date il mitico Bob è stato affiancato da grandi professionisti dell’arte bianca e insieme hanno costruito un menù a più mani in cui la creatività, la tecnica e la conoscenza del territorio l’hanno fatta da padrone. Un viaggio tra alcune delle regioni più amate d’Italia, con degli accompagnatori che hanno ulteriormente impreziosito il palco offrendo il giusto abbinamento in un calice.

Il tutto acquisisce valore morale con la scelta di donare parte del ricavato alla Fondazione Airc, “per concretizzare la nostra vicinanza a tutte quelle persone che hanno affrontato e affrontano ogni giorno la battaglia contro il cancro” spiega il nostro Bob.

E voglio dedicare “due righe” proprio a lui, anzi a loro, Anna e Roberto, meglio conosciuti come Nanà e Bob (anche se già ne ho scritto). Sono loro i veri protagonisti di questo festival, il motore di tutto. L’inizio della loro attività risale al 2016 quando aprono Bob Alchimia a Spicchi (“2 cuori e una brandina in 60 mq”), a qualche centinaio di metri dall’attuale sede che oggi ha i tavoli pieni tutte le sere, e in pochi anni hanno conquistato pubblico e critica nazionale.

Bob Fest-Anna e Roberto

Bob Fest-Anna e Roberto

Il loro #mangiamiconlemani ormai conosciuto in tutta Italia è diventata una filosofia e un modo di essere all’interno del loro locale.

Bob Fest-Foto di gruppo

Bob Fest-Foto di gruppo

Ma torniamo al Bob Fest e al gran finale “calabrian edition” e lasciate ch’io vi descriva il menù elaborato, con grande passione e grande competenza negli abbinamenti, dai giovani pizzaioli calabresi che a guardarli tutti insieme (e pensando anche a chi non era presente) mi fanno rendere conto di quanto sia cresciuto questo comparto in questa regione in pochissimi anni e di quanto fermento c’è nel mondo pizza in Calabria, grazie soprattutto ad una nuova generazione di professionisti degli impasti, spesso rientrati da fuori e con un ricco bagaglio di esperienza.

Bob Fest-Aperitivo

Bob Fest-Aperitivo

Il percorso, articolato e ricco di gusto, è iniziato con l’Aperitivo a base di “alici arrogante” di Daniele Campana, un mini toast con guanciale croccante ed emulsione di fagioli e ‘nduja ed una sorprendente mini brioche (quella col “tuppo”) con gelato al peperone e sardella. Se il buongiorno si vede dal mattino…!

Ed ecco che si entra nel vivo con i piccoli capolavori dei pizzaioli, arrivati uno dopo l’altro:

-Domenico Aiello con il suo “pane e cipolla” – antipasto in arte povera – Finta clementina al vapore farcita di ricorra e ‘ndujia di Spilinga accompagnata da cipolla di Amantea in agrodolce ripiena di mousse al pecorino;

Bob Fest-Pane e cipolla

Bob Fest-Pane e cipolla

-Sabrina Bianco, appassionata pizzaiola di Borgo Rosso di Sera a San Lucido, e la sua “amamargherinara”, una pizza tonda di grano locale semintegrale e sugo di pomodoro bruciato, aglio rosa croccante, stracciatella, lardo magro di suino nero, pecorino crotonese, origano fresco, pepe nero affumicato

Bob Fest-Amamargherinara

Bob Fest-Amamargherinara

-Domenico Ventre, competente patron di Pizzarè di Rizziconi, ci porta la sua personale “struncatura”, una pizza tonda con farina di tipo 0 i cui ingredienti erano Mozzarella, marmellata di pomodoro semi dry, filetti di acciuga di Anoia, mollica di pane fresco tostata aromatizzata all’oliva ottobratica

Bob Fest-Struncatura

Bob Fest-Struncatura

-Daniele Campana, artista della pizza in teglia a Corigliano Calabro, ha proposto la sua teglia romana, con farina di tipo 1, la zucca gialla di Corigliano, la mortadella di suino nero aspromontano, il fiordilatte e la liquirizia di Calabria.

Bob Fest-In teglia con mortadella

Bob Fest-In teglia con mortadella

-Fabiano Pansini, abile pizzaiolo di Vadolì di Acri, con la sua “Mattia Preti”, ha fatto assaggiare una pizza tonda con farina di tipo 1, Babaganoush di melanzana viola, mozzarella, filetti di tonno, ‘nduja di Spilinga e scorza di limone;

Bob Fest-Mattia Preti

Bob Fest-Mattia Preti

-Mirko Cicco, appassionato pizzaiolo catanzarese, ci porta la sua “teglia alla romana allo zafferano del re” con Spuma di pecorino crotonese dop, polvere di liquirizia di Calabria, limone di Rocca Imperiale, cozze affumicate al faggio, olio alla ‘nduja;

Bob Fest-In teglia allo zafferano

Bob Fest-In teglia allo zafferano

-E per finire in bellezza, Matteo Muscolo, innovativo pizzaiolo soveratese, conclude con un “padellino al cacao amaro” con crema di latte all’essenza di canapa sativa distillata a corrente di vapore, tuorlo di mango, ganache fondente e germogli di canapa.

Bob Fest-Padellino al cacao amaro

Bob Fest-Padellino al cacao amaro

E non è mancato certamente, anche in queste tre giornate del Bob Fest invernale, il giusto abbinamento con i vini di una cantina, o meglio di un vignaiolo, del territorio, tutti da agricoltura attenta e sostenibile, coerentemente con il credo di Bob.

Il 06 Dicembre durante la serata con Jacopo Mercuro, mattatore di 180 GR – Pizzeria Romana, e Simone Ballicu, chef, sono stati apprezzati i vini delle Cantine Brigante e in particolare il loro vino “Zero”.

Il 13 Dicembre, con Alessandro Lo Stocco, inventore della pizza in pala alla romana Supercrust – crosta perfetta, e Raffaele Bonetta, con la sua personale interpretazione della lievitazione della pizza contemporanea, i vini serviti sono stati quelli della giovane e innovativa cantina Spiriti Ebbri.

Mentre ad accompagnare i pizzaioli calabresi ecco i vini dell’azienda Termine Grosso, cantina nel cuore del Marchesato Crotonese.

Tanta roba davvero, il Bob Fest, che non serve nemmeno tirare le somme: è stato l’espressione di un anno gastronomico difficile ma intenso, sostenuto dal lavoro di squadra, dall’energia positiva di una terra piena di risorse e ricca di sorprese che sa essere anche e soprattutto generosa!