La grande festa delle nuove stelle Michelin all’Hotel Romeo di Napoli


Le Stelle Michelin

La Campania che funziona, la Campania giovane, la Campania che piace, la Campania che investe. Quanti verbi possiamo usare per una serata del genere? Innumerevoli. Si sono ritrovate al Comandante Romeo (ricordate? quello boicottato dalla critica locale perché non faceva la minestra maritata) le nuove stelle della regione in un ostile informale e rilassato.

Scenario incantevole, con una Napoli affacciata sul porto e sul mare in una fotograia stile Csi Miami. Tanti amici venuti da fuori, tra cui anche Fausto Arrighi, la persona che insieme a Ciampi e a Vizzari più ha contribuito alla valorizzazione di questa regione negli ultimi vent’anni.

I vini della serata (Foto Toty Ruggieri)

 L’occasione anche per rivedere un po’ di amici e colleghi (tra gli altri Luigi Cremona e Lorenza Vitale, Antonio Scuteri, Gabriele Zanatta, Santa Di Salvo, Lydia Capasso) e fare una piacevole cavalcata in un menu i cui piatti presi singolarmente sono stati sicuramente buoni e perfettamente eseguiti ma in cui mancava purtroppo una pasta secca, simbolo profondo della cultura gastronomica campana, suo punto di forza e che non dovrebbe mai venire meno in queste circostanze. Sarebbe come andare a Vercelli e non mangiare risotto.
Ma ecco i piatti

Salvatore Bianco, ostrica con cru di cacao, lardo di colonnata, limone e crema alle erbe

 

Pasquale Palamaro, frittelle di murena con torzella stufata e maionese di limone in cartoccio

 

Vincenzo Guarino, tortello di cuore di ricciola, broccoli, provola in salsa bouillabaisse

 

Luigi Tramontano, cernia all'olio con pesto di lattuga di mare, salsa di olive taggiasche e patate allo zafferano

 

Un momento della serata - foto di Toty Ruggieri

Rosanna Marziale, vitellone con mozzarella di bufala campana DOP

Salvatore Bianco, come occhio di bue, sale e pepe

Giuseppe Stanzione, Semplicemente ricotta e pere

Donatella Bernabò Silorata presenta la serata

Una serata di quelle che mi piacciono, con le persone giuste, ideata e pensata dallo chef Salvatore Bianco, perfettamente organizzata da Donatella e Irene Bernabò e dal direttore del Romeo Stefano Petruccelli. L’ennesima prova di una filiera che funziona e soprattutto della capacità dei giovani in questo settore di stare insieme, di aver capito che solo la massa critica riesce ad esprimere, nelle sue diversità e interpretazioni, compiutamente un territorio.

 

La sala - foto di Toty Ruggieri

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