La griglia di Varrone a Milano, più ombre che luci e neanche un sorriso


Griglia di Varrone a Milano Midolo di bue con pane caldo

di Albert Sapere 

La griglia di Varrone nasce dall’idea di Massimo Minutelli in quel di Lucca. Un locale di successo che bissa l’insegna con l’apertura milanese a via Tocqueville 7. L’apertura milanese, a detto dei più riscuote un successo di pubblico abbastanza confortante e con delle buone recensione da parte della stampa di settore.

Il locale è curato, gli arredi sono quelli da locale “figo” milanese, legno, pietra, acciaio e vetro che lo rende gradevole. La tovaglia abolita, la mise en place garbata. I prezzi dei piatti sono in linea con la pizza milanese, i ricarichi dei vini forse un poco troppo alti.

Sono venuto in questo ristorante con delle aspettative abbastanza alte, in parte non ripagate. In questo ristorante, ancora una volta, ho capito quanto importante sia il sevizio di sala per la riuscita complessiva di un pranzo.

Un servizio svogliato, poco attento e soprattutto senza mai un sorriso. Per chi opera in questo settore, sempre a contatto con il pubblico, penso che debba sorridere, sempre.

La materia prima, la carne soprattutto è di una buona qualità, però questo non basta, anche in un ristorante come questo.

Assaggi di tartare: con foie gras e confit di cipolle, bardana, burrata e pesto di basilico, perlage di tartufo nero e sashimi di vitella

Nei 5 assaggi di tartare, la materia prima è buona, però le salse in accompagnamento quasi fanno scomparirne il gusto, a parte quella con il foie gras e confit di cipolle. La burrata, con pesto di pesto di basilico, è arrivata praticamente ghiacciata. Le altre salse troppo invasive, anche nelle quantità, il caviale di tartufo è un prodotto che a me non piace, lo trovo davvero inutile, dopo il primo assaggio, l’ho scartato.

Animela di vitella Piemontese di “Martni” con crema di barbabietola e cream fresh al lime

L’animella, croccante, come una caramella, è stato il piatto che più mi ha deluso. Oltre alla qualità della materia prima, anche in questo caso buona e l’abbinamento, la cottura dell’animella era completamente sbagliata, asciutta.

Il midollo con il pane caldo era buono , ma nulla di trascendentale. Il pastrami il piatto che sicuramente mi ha convinto di più, anche qui buona materia prima e ben realizzato. Divertente in menù la lunga lista di purè di patate affumicati, io ho scelto quello con le cipolle confit.

Conclusioni
Una giornata sbagliata può capitare a tutti, ma non mi sono trovato molto bene il questo ristorante – braceria, secondo alcuni al top nel milanese. Sicuramente tornerò, sperando che sia stata solo la classica giornata storna e non la consuetudine

La griglia di Varrone a Milano
via Alessio Tocqueville, 7
telefono: 02.3679.8388
[email protected]
Cucina aperta sino alle 23
Chiuso sabato a pranzo