Sporchiamoci le mani! La preparazione del Masala Chai, Gaggan Anand ad LSDM10.


Alessandra Farinelli Shooting per LSDM

Alessandra Farinelli Shooting per LSDM

di Amelia De Francesco

Su Gaggan Anand si possono dire molte cose: per esempio che nel 2017 si è posizionato al 7° posto nella classifica dei migliori ristoranti al mondo secondo i The World’s 50 Best; o anche che nella classifica dei 50 ristoranti asiatici è arrivato addirittura primo. Di sicuro si può dire che a LSDM è stato un mattatore fenomenale in grado di tenere il pubblico incollato alle sedie (e ai tavoli).

In orario indiano perfetto per il tè, le 16.00, prepara un Masala Chai, carico di ricordi della sua infanzia: le spezie, innanzitutto, poi il latte che si deve alla vacca, animale sacro per gli induisti e il tè,naturalmente, importato dagli inglesi ma che ormai è parte integrante della vita quotidiana in India.

Alessandra Farinelli Shooting per LSDM

Alessandra Farinelli Shooting per LSDM

Da tradizione, si è soliti consumare uno snack fritto insieme al tè del pomeriggio e questa abitudine vale per ognuna delle 26 differenti cucine regionali del grande continente indiano, tanto è vero che al sui ristorante ne inventano sempre di nuovi, mantenendo più o meno l’aspetto invariato ma cambiando completamente il sapore.

La preparazione del Masala Chai inizia aggiungendo a dell’acqua bollente lo zenzero e la cannella e lasciandoli in infusione per 10/15 minuti. Successivamente si aggiungeranno il tè e il latte.

Nel frattempo Gaggan racconta lo snack, un mix di ricotta, cipolla, spinacino, zenzero, cenere di aglio nero, zest di lime e bricioline di pesce fritto due volte, il tutto in forma di quenelles tuffate in una pastella fermentata al nero di seppia e poi nell’olio.

Alessandra Farinelli Shooting per LSDM

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