La Raia rafforza l’impegno per la sostenibilità ambientale


Clara Milani, enologo de La Raia, e Piero Rossi Cairo

Clara Milani, enologo de La Raia, e Piero Rossi Cairo

Realizzato un impianto fotovoltaico che porta l’azienda verso l’indipendenza energetica con una riduzione della carbon footprint pari a 85 tonnellate di co₂ l’anno.

“Il nostro modo di fare impresa a La Raia,” afferma Piero Rossi Cairo, “tiene insieme le due grandi passioni delle origini – tutela della biodiversità e agricoltura biodinamica – con uno sguardo proiettato alle tecnologie amiche dell’ambiente e alla comunità in cui viviamo e lavoriamo ormai da quasi vent’anni.”

LA RAIA, azienda agricola biodinamica nel Gavi, ha completato nei giorni scorsi la posa e la messa in esercizio di 136 kWp di pannelli fotovoltaici (pari a un’estensione di circa 700 mq) per una produzione annua pari a circa 160mila kWh. L’impianto interessa due delle tre superfici del tetto della cantina, la terza è coibentata con terra cruda dal 2003, anno della ristrutturazione dell’edificio e della costruzione del muro con l’antica tecnica del _pisé _da parte dell’architetto austriaco Martin Rauch. Una scelta che ha evitato di intervenire sul paesaggio circostante e che è in linea con le iniziative di ristrutturazione conservativa ed
ecocompatibile delle antiche cascine all’interno della Tenuta.
Si tratta di un investimento che garantisce all’azienda la semi-indipendenza energetica per le attività della cantina (copre il 90% del fabbisogno) e migliora la carbon footprint attuale della Raia con una riduzione di emissioni di anidride carbonica pari a 85 tonnellate l’anno. Questo impianto equivale alla piantumazione di 1000 alberi!
Impegno strategico ed economico che si aggiunge ad altre iniziative di sostenibilità ambientale già realizzate: dagli invasi per la raccolta di acqua piovana destinata ai giardini, al trattamento delle acque reflue della cantina in vasche a fitodepurazione, ai pannelli solari termici che garantiscono l’acqua calda corrente a tutta la struttura, compresa Locanda La Raia, l’albergo all’interno della tenuta.
“La scelta della coltivazione biodinamica,” afferma Piero Rossi Cairo, seconda generazione in azienda e responsabile delle attività agricole, “è stata il primo e fondamentale passo che la mia famiglia ha compiuto vent’anni fa. Una scelta che ha determinato la qualità, il carattere e la riconoscibilità dei nostri vini, certificati Demeter dal 2007. Lavorare in un ambiente armonico ed equilibrato ha contribuito a preservare questa porzione di paesaggio del Gavi. Alla Raia boschi, prati e seminativi circondano i vigneti, favorendo varietà di flora e fauna e promuovendo la biodiversità. Sono state mantenute le siepi che permettono a piccoli uccelli e mammiferi di avere qui un rifugio e arricchire l’habitat nel suo complesso. La sostenibilità ambientale è un nostro obiettivo di fondo e un impegno costante. La tecnologia offre sempre nuove leve per agire in modo più incisivo a favore dell’ambiente. L’impianto fotovoltaico di cui si è dotata La Raia
permette la sostituzione di energia da fonte fossile con quella solare, garantendo una significativa riduzione di emissioni.”
La Raia è inoltre impegnata sul fronte del welfare aziendale: i dipendenti che lavorano nella parte agricola abitano in comodato d’uso in cascine che si trovano nei terreni e i loro figli possono frequentare la Scuola Waldorf-Steiner creata all’interno della tenuta da Caterina Rossi Cairo e l’associazione “Intorno al Melo”.
Gli impatti positivi sul territorio e nella società facilitano la creazione di reti dinamiche e innovative. Questo La Raia lo sperimenta da anni anche grazie alla creazione nel 2013 di Fondazione La Raia – Arte Cultura E Territorio che invita artisti internazionali a riflettere sul grande tema del paesaggio, attraverso le loro opere e con incontri aperti al pubblico. Iniziative realizzate in collaborazione con soggetti locali, pubblici e privati, e che coinvolgono la comunità.