Le Ali dell'Angelo Lacryma Christi riserva 2002 doc


Resoconto della Festa dei Vini di Napoli al Parker’s
di Fabio Cimmino

DE FALCO
Uva: coda di volpe
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione ematurazione: acciaio e legno

Innanzitutto complimenti a Big Luciano per l’ennesima riuscitissima serata all’insegna del buon vino. Grazie all’ospitalità dell’Hotel Parker’s, alla collaborazione degli amici sommeliers e alla presenza dei produttori della provincia di Napoli è stato possibile ancora una volta dimostrare che si possono confezionare eventi sponsor free di assoluto valore e di grande interesse. Il tutto, come sempre, a corollario della presentazione della Carta dei Vini di Campania e Basilicata. Non è retorica ma solo un giusto e doveroso riconoscimento. Passiamo, però, ai vini. Sono rimasto piuttosto deluso della tenuta di molti duemilaetre presenti l’altra sera, quasi tutti vini che avevo assaggiato, al momento della loro uscita in commercio, diversi mesi or sono. Molti vini sembravano ormai sfibrati, spegnersi lentamente, sulla via del tramonto. In effetti, riflettendoci bene, ci può anche stare dal momento che si tratta nella maggior parte di vini, base falanghina, piedirosso e coda di volpe, concepiti per un consumo veloce. Non di certo, comunque, si puo dire la stessa cosa per l’incredibile rosato Baios di Luigi Di Meo (i vini della Sibilla), i Lacryma Christi di De Angelis ed Ametrano oppure il per’e palummo di Cenatiempo, tutti vini di cui vi parlerò prossimamente. E’ stato, però, un duemilaedue a colpirmi per la freschezza e l’incredibile longevità dimostrata. Il giovane De Falco non ha bisogno, certo, di presentazioni anche se, bisogna dirlo, non ha mai goduto del favore delle guide di regime che lo hanno sempre alquanto trascurato e snobbato. Assaggiare il suo vino, oggi, è una piccola rivelazione. A partire dall’uso del legno meditato, sussurrato, appena accennato (del resto sono solo 45 giorni di barrique), difficile accorgersene nell’ analisi organolettica pur di grande impatto e tensione. Al naso sono ancora nitide e precise le note primarie di frutta bianca e di fiori gialli a disegnare un piacevole ed elegante quadro di riferimento arricchito da delicate sfumature minerali.
Al palato la freschezza e la sapidità sostengono la struttura e la progressione del vino. Un vino da zuppa di pesce e da carni bianche, comunque da piatti strutturati per chi anche con il freddo e con la neve (ormai abbiamo anche questa a Napoli!) non vuole rinunciare ad “andare in bianco”…

Sede a San Sebastiano al Vesuvio, via Figliolia. Tel. 081.7713755, fax 081.5745510. E mail: [email protected], sito: www.defalco.it. Enologo: Gabriele De Falco (responsabile della produzione). Ettari: 2 di proprietà e 7 in fitto. Bottiglie prodotte: 250.000. Vitigni: coda di volpe, greco, fiano, falanghina, piedirosso, aglianico, sciascinoso.