Manonera Primitivo di Manduria Dop 2010 | Voto 87/100


Manonera Primitivo di Manduria Dop 2010 Cantina Sociale Lizzano

Cantina Sociale Lizzano
Uva: primitivo
Fascia di prezzo: 15,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 30/35

Radici del Sud si propone ogni anno sempre con maggiore successo come la più importante vetrina di vini ricavati da vitigni autoctoni del Meridione. Una delle più prestigiose è certamente il primitivo pugliese, nella sua doppia e complementare versione di Gioia del Colle e di Manduria.

L’unico problema di questo vino è rappresentato dall’alta gradazione alcolica, derivante soprattutto dal fatto che le uve crescono in un habitat costantemente soleggiato durante l’intero arco dell’anno e questo comporta un assorbimento molto elevato di zuccheri da parte degli acini, che poi in cantina sono mutati in eccesso di alcol.

Ecco perché per risolvere in parte questo problema si usa vendemmiare in anticipo verso la fine di agosto (di qui anche il nome della specie varietale), quando le stesse uve sono comunque già mature e cariche di acidità.

Per restare in tema, l’etichetta Manonera Primitivo di Manduria Dop 2010 della Cantina Sociale di Lizzano ha ottenuto a Radici il secondo posto da parte della giuria nazionale.

Il vino matura in acciaio, legno e vetro per circa un anno e mezzo e raggiunge un’alcolicità di quindici gradi e mezzo, come da prassi! In questo caso, però, le uve sono state raccolte lievemente appassite nella seconda metà di settembre rigorosamente a mano (nera).

Controetichetta Manonera Primitivo di Manduria Dop 2010 Lizzano

Che bel colore rubino carico e splendente che traspare nel bicchiere! Come si riconosce l’aglianico, così anche il primitivo si rivela all’olfatto senza sbagliare, per quel suo aroma varietale fiero ed inconfondibile, che dona profumi ampi e complessi. In primis si riconoscono nuances fruttate del sottobosco come more, mirtilli e ribes e poi tocchi di fichi secchi, di geranio, di tabacco, di mentolo, di balsamo, di noce moscata e di chiodi di garofano ed un accenno tostato e vanigliato. In bocca il vino si espande caldamente, con un’energia scalpitante e potente di evoluti e nobili tannini già in parte ammorbiditi, seguiti da una fresca acidità e da una schietta intensità fruttata. Un input comunque elegante, raffinato, armonico ed equilibrato, prelude ad un finale modulato, irradiante e persistente che avviluppa tutto il cavo orale. Ottimo vino dall’infinita serbevolezza. Prezzo intrigante. Abbinamento sulla terragna cucina pugliese. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede a Lizzano (Ta) – Corso Europa, 37/39
Tel. 0999 552013 – Fax 0999 558326
[email protected]www.cantinedilizzano.it
Enologo: Angelo Pinto
Ettari vitati: 500
Bottiglie prodotte: 1.000.000
Vitigni: primitivo, negroamaro, malvasia nera, moscato e chardonnay