Michele Pascarella al Ferraris, la lezione del pizzaiolo dell’anno nell’istituto Ferraris dove ha studiato


Napoli on The Road

9A Devonshire Rd, Chiswick, London W4 2EU, Regno Unito

Tel: +44 20 7062 5723

Prenotazioni: napoliontheroad.co.uk,

Michele Pascarella – Napoli in The Road

di Antonella Amodio

Visibilmente commosso di fronte agli studenti dell’I.S.I.S. “G. Ferraris” di Caserta, Michele Pascarella racconta l’inizio del suo progetto, partito da un modesto trike per le strade e i mercatini di Londra, che lo hanno portato a raggiungere il successo nel mondo della pizza. In seguito alla nomina di Pizza Maker of the Year 2023 dall’autorevole guida 50 Top Pizza World, e al nono posto della classifica di 50 Top Pizza Europa con la sua pizzeria “Napoli on The Road”, Michele Pascarella ha ricevuto un’enorme attenzione dai media. La stampa mondiale ha riservato ampio spazio alla storia di Pascarella, suscitando l’interesse di testate giornalistiche come il Times, The Indipendent e il The New York Post, per citarne alcune. In breve tempo, Napoli on The Road è diventata una destinazione ambita per i canali infornativi, tanto che persino la RAI è andata ad intervistare il rinomato pizzaiolo.

Napoli in The Road – Michele Pacarella

Il percorso di Michele Pascarella ha avuto inizio a Maddaloni, la sua città natale, ha proseguito la formazione scolastica a Caserta e ha raggiunto il culmine a Londra. A soli 20 anni, ha deciso di fermarsi in questa città per proporre la pizza a portafoglio, lo street food napoletano, il simbolo del made in Italy. Successivamente ha aperto la pizzeria Napoli on The Road nel quartiere di Chiswick e da sei mesi è affiancata da un altro locale a Richmond. Tutto ha origine nel 2016 presso l’Istituto I.S.I.S. “G. Ferraris”, dove Michele, quattro giorni dopo aver conseguito il diploma, è partito per Londra per un viaggio di studio organizzato come parte di un’attività di scambio culturale all’estero. Una cronaca di successo, raccontata durante la masterclass del laboratorio della pizza al Ferraris di Caserta, invitato dal dirigente scolastico, la professoressa Antonietta Tarantino, come occasione straordinaria per approfondire la pizza come veicolo di cultura e di eccellenza gastronomica nel mondo.

Il dirigente scolastico Antonietta Tarantino dell’I.S.I.S. Ferraris di Caserta e Michele Pascarella di Napoli in The Road

Lo intervisto ai margini della lezione in una sala gremita di ragazzi.

Michele, perché hai deciso di fermarti a Londra?

In realtà, Londra doveva essere una città di passaggio. La mia intenzione era imparare bene l’inglese e partire in seguito per gli U.S.A. le circostanze hanno voluto che conoscessi una ragazza, la mia attuale compagna, di origine partenopea guarda caso, e ci ho lasciato il cuore. L’inizio non è stato semplice, complice anche la pandemia che ha rallentato il tutto. Nel frattempo ho imparato l’inglese e ho lavorato in diverse pizzerie italiane a Londra, che mi hanno dato l’opportunità di integrarmi nel mondo del lavoro e di perfezionare anche l’arte della pizza, visto che sono un autodidatta.

Come nasce l’idea dello street food della pizza a Londra?

Era il 2019 e volevo dare forma al mio sogno di preparare la pizza a portafoglio ai londinesi, nella città più cosmopolita e multietnica del mondo. Mi piaceva legare l’immagine della pizza a libretto di Napoli a quella della vendita per strada, un modo per  riportare un pezzo della tradizione partenopea. Così con il mio trike mi fermavo nei mercatini rionali di Londra, nelle piazze e pian piano le persone aumentavano davanti al tre ruote, con una fila umana sempre più lunga. Riuscivo a vendere 500 pizze in due ore. Nel frattempo in tanti mi chiedevano di aprire una pizzeria dove mangiare comodamente. Mentre maturavo l’apertura di un locale, sono stato sorpreso da una lettera dell’avvocato della società concessionaria dello spazio in cui operavo, che mi chiedeva di sgombrare nonostante avessi un regolare contratto. La richiesta era motivata dalle lamentele delle attività di ristorazione circostanti riguardo alla ridotta affluenza dei clienti a causa della mia presenza. Ho capito che stavo costruendo qualcosa di valido, ed è stata la spinta per aprire la pizzeria Napoli on The Road nel quartiere di Chiswick. La beffa è che, a distanza di qualche mese, nello stesso luogo è comparso lo street pizza di Gordon Ramsey al posto del mio trike.

Quindi solo pizzeria Napoli on The Road e niente più street pizza?

Continuo eccome! La domenica mattina mi sveglio alle quattro, monto sulla mia Ape car e mi posiziono al mercato, dove ho i clienti storici che aspettano il mio arrivo per mangiare la pizza a libretto. Non potrei mai rinunciarvi.

Cosa proponi nelle tue pizzeria?

Al di là delle classiche pizze, la proposta gastronomica verte sulla stagionalità, sulle materie prime fresche e sulla presenza dell’80% di ingredienti italiani. La pizza più venduta, paradossalmente, non è la Margherita, ma l’offerta mensile. In assoluto la più richiesta è la Ricordi di Infanzia, a base di ragù napoletano. Ne vanno pazzi, perché sul disco di pizza c’è un altro simbolo forte della cucina partenopea.

C’è una pizza dedicata a Londra, al Regno Unito?

Certo. Intanto alcune verdure fresche impiegate per i topping arrivano dalle Farm londinesi, inoltre c’è la pizza ai formaggi, la Cheesewick, dove oltre allo stilton sono presenti produzioni locali da casari artigianali che si fondono con ingredienti campani, come la confettura di pomodorini del piennolo e la mozzarella di bufala. Una sinergia di sapori che sposano i luoghi a me cari. Tra poco la mangeremo. La preparo per i ragazzi durante la MasterClass.

Sono curiosa di sapere come è strutturata la carta dei vini

Ho una sezione dedicata agli champagne e poi un’ampia selezione di etichette solo campane. Il Taurasi è il vino più richiesto.

Cosa è cambiato dalla nomina di Pizza Maker of the Year 2023 50 Top Pizza?

È pazzesco! Parlo al presente perché è ancora così. Il giorno dopo la consacrazione avevo più di mille persone davanti alla porta del locale che volevano mangiare la mia pizza. La casella email era bloccata da più di 300 messaggi di testate giornalistiche e tv mondiali che chiedevano un’intervista (cosa che tutt’ora continua), mentre il telefono della pizzeria non smetteva di suonare, tanto che ho dovuto assumere un assistente per rispondere alle richieste. La cosa più incredibile sono stati i 100.000 click (sì, 100.000) di prenotazione sul sito della pizzeria a distanza di 12 ore dal ritiro del premio 50 Top Pizza. Oggi da me arrivano clienti da ogni parte del mondo. Spesso mi capita di fermarmi a salutarli e c’è gente che prende il volo da New York per mangiare la mia pizza e poi ripartire. Incredibile. Ho solo 40 posti a sedere in pizzeria e a fine giornata diventano 300, giusto per dare un’idea di ciò che succede a Napoli on The Road. Qualcuno è anche disposto ad offrire cifre importanti per avere un tavolo per qualche star di passaggio a Londra che ha espresso il desiderio di venire da me. Sono i benvenuti e ne sono onorato, ma bisogna rispettare la fila. Tra i clienti affezionati ho ad esempio la famiglia Al Thani, il casato nobile dell’emirato del Qatar.

Parliamo dei progetti futuri

Ho in cantiere un libro che parla della mia storia. Voglio concretamente lasciare una testimonianza del mio percorso. Per quanto riguarda la pizza in sé, sto collaborando con diversi pop-up in giro per il mondo, ad esempio a dicembre sono stato in India e in programma ho altre trasferte. C’è l’apertura di un locale con un concept che si concentra sulla pizza crunch, uno spin-off diverso che apre all’interno del Craven Cottage, lo stadio del quartiere di Fulham, sulle rive del fiume Tamigi. La mia idea è di continuare a portare avanti il concetto di pizza di qualità, ma anche di sperimentare nuove varianti. Sono molto grato per tutto il successo che ho ottenuto finora e non vedo l’ora di vedere cosa mi riserva il futuro.

Cosa vuoi dire ai giovani che si avvicina al mondo pizza?

Qualsiasi individuo, indipendentemente dalle decisioni prese al riguardo alla propria carriera, dovrebbe investire nella propria formazione. Parlo per esperienza personale. Ho tralasciato le materie umanistiche a scuola, limitando il mio tempo a quelle di laboratorio. Ritengo che questo approccio sia sbagliato, poiché un solido bagaglio culturale offre prospettive diverse, sia nella vita, sia mondo del lavoro.

Michele Pascarella – Napoli in The Road

Michele Pascarella – Napoli in The Road

Michele Pascarella – Napoli in The Road

Pizza Margherita di Napoli in The Road, preparata alla MasterClass Ferraris di Caserta

Pizza Cheesewick di Napoli in The Road, preparata alla MasterClass Ferraris di Caserta

Napoli on The Road


9A Devonshire Rd, Chiswick, London W4 2EU, Regno Unito

Tel: +44 20 7062 5723

Prenotazioni: napoliontheroad.co.uk,