Dieci rosati italiani per Carnevale


Vini rosati

Vini rosati

 

di Adele Elisabetta Granieri

Un tempo relegato al periodo estivo, oggi il consumo dei rosati rappresenta uno dei trend in maggiore ascesa quando si parla di vino. #roséallyear, rosé tutto l’anno, è diventato un hashtag che evidenzia come sia cambiato l’approccio a questo vino, che finalmente si sta guadagnando la dignità che merita, liberandosi delle vesti svilenti che gli sono state attribuite negli anni passati.
L’onda lunga della crescita del consumo ha toccato anche l’Italia, basti pensare che dal 2014 a oggi, le enoteche nostrane hanno registrato un aumento delle richieste di vini rosati stimato tra il 10% e il 20%. Nell’ultimo quinquennio i consumatori stanno gradualmente modificando le scelte di acquisto dalle bottiglie a basso prezzo a quelle di fascia premium. L’’Italia, tra i principali Paesi produttori di rosati, si appresta a registrare numeri da top player, considerando l’avvento del Prosecco Doc Rosé, con le bollicine più bevute al mondo declinate in rosa.
Numeri a parte, la ricchezza dei rosati nostrani sta nelle tante diverse espressioni, che rendono questa tipologia di vino perfetta per ogni occasione. Ecco per voi dieci etichette perfette da degustare a tutto pasto, capaci di reggere bene anche i piatti della tavola del Carnevale.
Pettinella, Tauma
Da uve Montepulciano, frutto di un grande lavoro in vigna senza utilizzo di prodotti chimici e della sapiente trasformazione in cantina senza alcuna pratica invasiva, è un rosato intenso e di grande struttura, in cui le note di rosa canina si fondono a richiami di erbe officinali e delicati accenni di noce moscata.

Togni Rebaioli, Martina
La Valcamonica ci regala questo gioiellino a base di Erbanno, un biotipo locale di Schiava, che profuma di arancia rossa e tè verde, con un tocco pepato e un sorso pieno e saporito.

Cataldo Calabretta, Cirò Rosato
La costa di Cirò Marina si traspone in questo vino prodotto da uve Gaglioppo coltivate ad alberello, fondendo note di melograno e foglia di fico con intensi accenni salmastri e un sorso vibrante e succoso.

Rosa del Golfo, Vigna Mazzì
Viene dalla costa salentina questo rosato da uve Negoramaro con un piccolo saldo di Malvasia, vinifcato con il metodo tradizionale a lacrima e affinato in botti di ciliegio e castagno. Un vino dai profumi di amarena e fiori, con sottili nuances di erbe mediterranee ed un sorso intenso e avvolgente.

Cataldi Madonna, Cerasuolo d’Abruzzo Piè delle Vigne
Da uve Montepulciano coltivate alle pendici del Gran Sasso nasce questo Cerasuolo vinificato con l’antica tecnica della “svacata”, che viene lasciato affinare per 12 mesi in acciaio e per altri 12 in bottiglia. Un rosato che è quasi un rosso, in cui i sentori di rabarbaro e fiori secchi lasciano spazio a ricordi di corteccia e terra bagnata e ad un sorso ricco e delicatamente tannico.

Barraco, Rosammare
Da vigne di Nero d’Avola lambite dal mare di Marsala, vinificate con interventi ridotti al minimo, nasce questo rosato che, con le sue note di arancia rossa, macchia mediterranea e rosmarino ed un sorso saporito e salino, ritrae fedelmente il territorio di origine.

Burlotto, Elatis
60% Nebbiolo, 30% Pelaverga e 10% Barbera per questo vino pioniere del movimento rosatista piemontese dai profumi di lampone, fiori di campo e delicati accenni di mandorla, con un sorso intenso e avvolgente.

Bonavita, Rosato
Nasce da un blend di uve Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Nocera coltivate nei villaggi di Faro Superiore e Curcuraci in provincia di Messina e vinificate nel pieno rispetto del frutto. Un rosato dai profumi di frutti di bosco, scorza d’arancia e mentuccia ed un sorso succoso e pieno.

I Cacciagalli, Pellerosa
Nasce nell’Alto Casertano questo Aglianico in rosa, vinificato e affinato in anfora con una veloce macerazione sulle bucce. Profuma di di melograno, rosa canina e rabarbaro e si esprime con un sorso carnoso e dinamico.

Tenuta Terraviva, Cerasuolo d’Abruzzo Giusi

Il Montepulciano coltivato in vigne nel primo entroterra collinare di Tortoreto, a pochi chilometri dal litorale adriatico fa da base a questo rosato che profuma di fiori di campo, melograno ed erba fresca, dal sorso succoso e saporito.