Montepulciano d’Abruzzo Dop 2015 Ciavolich 1853 | Terzo a Radici del Sud marzo 2021


Montepulciano d'Abruzzo Fosso Cancelli Dop 2015 Ciavolich 1853

Montepulciano d’Abruzzo Fosso Cancelli Dop 2015 Ciavolich 1853

di Enrico Malgi

Dici Montepulciano (il vitigno naturalmente e non il comune toscano che pure è detentore di un ottimo vino chiamato “Nobile”) e subito il pensiero corre all’Abruzzo, dove si produce un iconico e territoriale vino nelle due tipologie rosso e rosato. Il Montepulciano però è ubiquitario quasi in tutta l’Italia centrale, perché viene allevato con eccellenti risultati anche nelle Marche, in Umbria, nel Lazio e, scendendo lo Stivale, in Molise e nella provincia di Foggia.

Bene ha fatto Nicola Campanile, che da quest’anno ha esteso la partecipazione a Radici del Sud a regioni come la Sardegna, il Molise e l’Abruzzo, le quali hanno potuto garantire la presenza dei loro vitigni autoctoni, tra i quali anche il Montepulciano.

Uno dei vini premiati proprio nella categoria “Montepulciano” è stato il Montepulciano d’Abruzzo Fosso Cancelli Dop 2015 dell’Azienda Agricola Ciavolich 1853 di Loreto Aprutino, che si è piazzato al terzo posto assoluto. Soltanto Montepulciano fermentato e maturato per un anno in vasche di cemento e poi il vino viene elevato in vetro, dove sosta almeno tre anni. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 50,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 3.000.

Controetichetta Montepulciano d'Abruzzo Fosso Cancelli Dop 2015 Ciavolich

Controetichetta Montepulciano d’Abruzzo Fosso Cancelli Dop 2015 Ciavolich

Nel bicchiere traspare un colore rosso rubino con riflessi purpurei. Corredo aromatico intenso e propositivo, che subito sciorina cadenze profumate dominate da tanta buona frutta fresca della pianta e del sottobosco per la gioia delle narici. In modo particolare risaltano esplosive essenze di ciliegia, prugna e ribes. Coinvolgenti poi i richiami di mandorla tostata, cannella, noce moscata, pepe nero, liquirizia, tabacco e cuoio. Esili gli afflati floreali, perché subordinati a quelli fruttati che recitano la parte principale. In bocca esordisce un sorso scorrevole, centrato, infiltrante, intrigante, rassicurante, fine, sapido, fresco, glicerico, balsamico, pulito ed elegante. Tannini ben levigati. Polpa succosa, integra e fragrante. La deliziosa silhouette è sublimata da toni aggraziati, equilibrati e ben calibrati. Chiusura persistente, che appaga totalmente la beva. Vino davvero eccellente da provare su un piatto di pappardelle al sugo e su un pecorino abruzzese.

Sede a Loreto Aprutino (Pe) – Contrada Salmacina, 11
Tel. 085 8289002 –
[email protected]www.ciavolich.com
Enologo: Romano D’Amario
Ettari vitati: 35 – Bottiglie prodotte: 80.000
Vitigni: Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina e Cococciola.