Mos Basilicata Rosso Igp 2016 – Mastrodomenico


Mos Basilicata Rosso Igp 2016 Mastrodomenico

Mos Basilicata Rosso Igp 2016 Mastrodomenico

di Enrico Malgi

Si nasconde sempre qualcosa di estremamente buono e di apprezzabile, oltre che essere economicamente conveniente, nelle bottiglie cosiddette di “seconda scelta”, ovvero quei vini che fungono da “spalla” alle più blasonate etichette di “prima scelta”. Naturalmente qui si parla del confezionamento di bottiglie interessate dall’utilizzo dello stesso vitigno e che per motivi aziendali (leggi metodo e tempo di vinificazione e di maturazione e diversa denominazione) vengono vendute ad un prezzo inferiore.

Controetichetta Mos Basilicata Rosso Igp 2016 Mastrodomenico

Controetichetta Mos Basilicata Rosso Igp 2016 Mastrodomenico

E’ questo il caso dell’etichetta Mos Basilicata Rosso Igp 2016 elaborata dalla piccola e monovarietale azienda vulturina di Donato, Emanuela e Giuseppe Mastrodomenico, che prevede l’impiego dell’Aglianico tout court, così come avviene con il prodotto aziendale di punta Likos, premiato più di una volta a Radici del Sud.

Vendemmia effettuata nella prima decade di ottobre. Il vino matura in acciaio e poi per cinque mesi in barriques di secondo passaggio. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo in enoteca intorno ai 15,00 euro.

Alla vista si appalesa un bel colore rosso rubino scintillante. Affascinante e coinvolgente l’ottimo bouquet: in primis si percepiscono intense nuances fruttate di sottobosco e di bacche rosse, intersecate a sentori speziati di ottima fattura ed a floreali rivoli gradevolmente odorosi. Gioco a rimpiattino poi tra le varie componenti terziarie: resina, china, catrame, liquirizia, cioccolato e balsamo. L’incipit è caratterizzato da un rigore seducente e ben amalgamato, in cui prevalgono deliziose sensazioni di finezza, armonia, equilibrio e sapidità. Trama tannica ben tessuta. L’incisiva freschezza e la glicerica morbidezza si equilibtano. Sorso che denota un gusto pieno, lineare, elegante e raffinato. Palato calibrato ed avvolgente. La chiusura è sublimata da un retroaroma godibile e persistente. Da spendere sulla terragna cucina lucana, ma il vino va bene anche su un piatto di baccalà in umido con patate come ho personalmente sperimentato, stante l’impalpabile tannicità, la non elevata alcolicità e la delicata morbidezza. Alé!

Sede a Barile (Pz) – Via Nazionale per Rapolla, 87
Tel e Fax 0972 770108 – Cell. 338 7155243
[email protected]www.vignemastrodomenico.com
Enologo: Cristoforo Pastore
Ettari vitati: 8 – Bottiglie prodotte: 30.000 – Vitigno: Aglianico