Oasis – Sapori Antichi ed Essedue insieme per promuovere moda e gastronomia irpine
di Carmen Autuori
Moda e gastronomia non sono due mondi distanti, ma uniti da un indissolubile filo rosso, ossia il desiderio del bello e del buono.
<< Gli ingredienti in cucina sono nobili come i tessuti nella moda>>, amava ripetere Monsieur Dior che, oltre ad essere uno dei più grandi sarti della storia è stato anche un appassionato gourmand, tanto da essere l’autore di La Cuisine cousu – main (La cucina cucita a mano) scritto nel 1972 e, purtroppo, ormai quasi introvabile nonostante la riedizione del 2013.
Proprio da questa consapevolezza parte il progetto di collaborazione di Essedue, brand di occhiali della Essequadro Eyewear, azienda irpina fondata da Stefano Scauzillo, con il ristorante Oasis- Sapori Antichi, a Vallesaccarda, della famiglia Fischetti che da 25 anni vanta la Stella Michelin a cui, nel 2023, si è aggiunta anche quella verde.
Un incontro quasi naturale di due aziende accomunate dagli stessi principi: gusto, raffinatezza, grande attenzione all’ambiente, rispetto per il capitale umano – vero motore di entrambe le aziende – e valori imprenditoriale radicati sul territorio – da cui tutto parte – i cui semi sono proiettati verso il futuro.
Il frutto di questa collaborazione è stato presentato nelle eleganti sale del ristorante Oasis che parlano di famiglia -deliziose le zuppiere vintage in bellavista – trasformatesi per l’occasione in una vera e propria serra autunnale grazie alle magnifiche composizioni di foglie, frutta e verdure di stagione. In altre parole, un accurato rimando agli straordinari colori autunnali che dipingono l’Irpinia in questo periodo dell’anno e ne fanno uno dei territori più belli d’Italia.
Si tratta di due modelli di occhiali, l’RN88 per la linea maschile ispirato agli iconici “Ravioli di ricotta, noci ed aglio bruciato” in carta dal 1988. L’occhiale, effetto tartaruga, si caratterizza per gli eleganti profili blu navy e le lenti verdi sfumate. Il secondo modello, quello femminile, RB94 si ispira al piatto “Ravioli di burrata, erbette selvatiche, manteca campana e tartufo nero”, realizzati nel 1994. In questo caso è stata scelta una linea sinuosa e dai colori delicati: il rosa si combina con gusto al lime ed al verde matcha. Entrambi i modelli sono stati creati in acetato di cellulosa M49 materiale proveniente da fonti rinnovabili. Il cofanetto è realizzato in carta ecologica, completamente riciclata e biodegradabile, interamente prodotta a mano secondo le antiche tradizioni artigianali, mentre la custodia è in pelle ecosostenibile.
Si tratta, dunque, di un prodotto fashion e moderno ma che parla un linguaggio di grande rispetto per Madre Terra. La collezione è composta da modelli unici e prodotti in edizione limitata di 150 esemplari.
<<Stare al passo con i tempi, significa prendersi cura del Creato – dice Carmine Fischetti – e questa è stata da sempre la nostra filosofia. Preferiamo scegliere fornitori, siano essi produttori, contadini o artigiani, che sono sempre il più vicino possibile a noi e questo comporta ridurre gli sprechi, soprattutto energetici. La nostra è una cucina che parte dalla tradizione contadina e dunque, per definizione, antispreco. Con la famiglia Scauzillo ci conosciamo e stimiamo da un quarto di secolo, così quando Stefano ci ha proposto la collaborazione per la produzione della capsule collection di occhiali abbiamo accettato con grande entusiasmo, proprio perché siamo fortemente legati agli stessi principi che costituiscono il cuore delle nostre realtà imprenditoriali, ossia famiglia, tradizione e un grande amore per la nostra terra. Inoltre, gli occhiali sono un accessorio che rappresenta al meglio il legame tra design e gastronomia perché è la vista il primo senso ad essere coinvolto alla presenza del piatto.
Poi non dimentichiamo che sono le collaborazioni il vero motore di sviluppo un territorio, in modo particolare per il nostro. L’Irpinia non è stata ancora scoperta del tutto, e forse per questo è riuscita a preservare i suoi valori più autentici. Il nostro intento resta quello di farne una destinazione turistica di qualità, la stessa qualità della vita che si respira in questi luoghi ogni giorno>>.
Sempre la famiglia e il territorio sono alla base della filosofia di Stefano Scauzillo, una laurea in economia alla Luiss – Guido Carli che, partendo nel 2012 dal garage di famiglia dove erano custodite le auto d’epoca oggi è a capo di un’azienda che conta 85 dipendenti, con un fatturato di 10 milioni di euro.
<<Più che una collaborazione quella con la famiglia Fischetti è una vera commistione di valori comuni, primo tra tutti il capitale umano. La nostra realtà non si basa solo sulle conoscenze tecniche, ma pone al centro l’intelligenza emotiva, ovvero il “sentire” le connessioni più profonde con la nostra terra che va preservata in tutti i modi. In altre parole, la necessità di creare cose belle deve essere compatibile con l’ambiente e con la natura. Siamo già al lavoro per la realizzazione di un altro progetto con il supporto del CNR di Pozzuoli: creare un acetato di cellulosa ottenuto dalle cicche di sigaretta>>.
Perfetta la regia della chef Michelina Fischetti che, insieme alla nipote Serena Falco, ha deliziato i numerosi ospiti della serata con un menù a tema autunno irpino, tutto servito “a braccio” con impeccabile professionalità.
Tema predominante degli antipasti è stato il vegetale, dal cappuccino ai funghi e spuma di polenta alle crocchette di verza e patate, alla straordinaria zucca napoletana con liquirizia e stracciata di vacca. Immancabile la tradizionale zuppa di fagioli di Volturara, castagne del prete e cru di cacao
Di grande tecnica il macaron al profumo di crusco, blu di bufala e composta di pere, mentre la tradizionale zeppolina di baccalà è stata ingentilita con gli ultimi fichi.
Nel delizioso dehor l’angolo della pizza a tema irpinia – pomodoro alla brace e caciocavallo – e le caldarroste preparate al momento.
Protagonisti assoluti il Raviolo di ricotta, salsa di noci ed aglio bruciato e il Raviolo di burrata ed erbette, manteca campana e tartufo irpino: straordinari.
Cachi, castagne e cioccolato gli ingredienti del dessert: “l’Irpinia regala una quantità enorme di cachi che molto spesso non viene utilizzato, per noi invece è tra gli ingredienti più usati nei dessert”, spiega la deliziosa Serena Falco che, come da tradizione familiare, è attenta alle buone pratiche in cucina, ma non solo.
Sontuosa la torta a base pan di Spagna, crema diplomatica alla vaniglia e frutta autunnale.
Uva, pere, fichi d’India, frutti di bosco fanno da sfondo ai due eleganti modelli di occhiali a ribadire che moda e gastronomia è un binomio non solo possibile, ma di grande fascino.