Paestum, degustazione coperta di Fiano di Avellino


Primo il “Pietramara” dei Favati
di Diodato Buonora*

L’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, organizza periodicamente delle degustazioni vinicole alla “cieca”, vale a dire i degustatori non sono informati dei vini che assaggiano.
Il tema dell’ultima degustazione è stato: Fiano di Avellino 2003 Docg. 15 i vini che sono passati sotto l’esame attento di 11 degustatori AMIRA. (Aiello, Buonora, Calabrese, Daniele, Grippo, Lembo B., Napoleone, Rotondi, Saturno D., Taurone e Vicinanza).

I campioni degustati il 30 novembre ed il 1° dicembre nei saloni del Hotel Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso. 

1° vino classificato: Pietramara 2003, Fiano di Avellino Docg, I Favati, Cesinali (AV). Quanto vino producono in questa azienda? Questa domanda è stata fatta, perché consultando 4 guide enologiche, ognuna ha dato dei numeri diversi: 5.000, 15.000, 20.000 o 25.000 bottiglie. Di fatto resta che questa piccola cantina, che produce vino dal 2000, anno dopo anno sta crescendo e sta conquistando la considerazione degli esperti. Agli “amirini”, questo fiano, è risultato “eccellente” all’esame visivo; “Ottimo” al naso con netti sentori di frutta esotica matura; “Ottimo” al gusto dove unicamente l’intensità lasciava leggermente a desiderare. Comunque, un grande equilibrio gustativo ha ben impressionato i degustatori. Complimenti a Piersabino e Rosanna Favati, fratello e sorella, che hanno puntato alla qualità piuttosto che ai grandi volumi. Prezzo indicativo in enoteca: € 10,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 82/100, ottimo.

2° vino classificato ex aequo: Fiano di Avellino 2003 Docg, Feudi di San Gregorio, Sorbo Serpico (AV). Per la “Feudi di San Gregorio” solita posizione di prestigio. In questo vino si è percepito uno spiccato e netto sentore di banana, particolarità (comune ai vini bianchi di quest’azienda) che non si è sentita negli altri 14 vini degustati ed ha fatto esclamare a più di un degustatore la parola “Feudi”. Vero o “artificiale”? In tutti i casi il vino è piaciuto ai degustatori Amira. Risultato: eccellente al visivo e ottimo/buono sia al naso che al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 10,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 80/100, ottimo.

2° vino classificato ex aequo: Fiano di Avellino 2003 Docg, Petilia, Altavilla Irpina (AV). Ancora una giovane azienda (vinifica dal 1999), ancora un fratello ed una sorella (Roberto e Teresa Bruno), ancora un bel Fiano. Questo vino è piaciuto per i suoi gradevoli sentori olfattivi che ricordavano il miele e per la lunga e piacevole persistenza gustativa. Da notare che l’etichetta è molto simile nel formato a quella dei “Feudi”. Prezzo indicativo in enoteca: € 10,00. Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 80/100, ottimo.

4° vino classificato ex aequo: Roseto 2003, Fiano di Avellino Docg, Struzziero, Venticano (AV). Azienda storica, è stata fondata nel 1920 da Elisario Struzziero. Produce vini corretti e molto tipici, anche se, ingiustamente è spesso dimenticata dalle grandi guide. Il Roseto, come già accaduto in precedenti degustazioni Amira, è risultato piacevole ed è stato giudicato leggermente al di sotto dei vini degustati in precedenza. Come tutti i vini presi in considerazione, non c’erano difetti all’esame visivo. Al naso è risultato “ottimo/buono” e si sono percepiti dei netti sentori di mela gialla e di frutta esotica. Molto equilibrato al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 10,00. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 78/100, buono.

4° vino classificato ex aequo: Pendino 2003, Fiano di Avellino Docg, Colli di Castelfranci, Castelfranci (AV). Azienda che ha iniziato bene a muovere i primi passi. Infatti, anche se viticoltori da sempre, le famiglie Gregorio-Colucci, hanno cominciato solo dal 2002 a produrre i vini in proprio. Il loro entusiasmo sicuramente li porterà molto in alto. Vino molto simile al precedente. Prezzo indicativo in enoteca: € 9,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 78/100, buono.

 
6° vino classificato: Fiano di Avellino 2003 Docg, Pietracupa, Montefredane (AV). Per la guida del Gambero Rosso 2005, l’azienda Pietracupa, che per la prima volta ha ottenuto i fatidici 3 bicchieri, è la “cantina emergente” dell’anno. Nelle degustazioni Amira, già due anni fa, quest’azienda si era classificata al primo posto in una degustazione di greco, mettendo alle spalle tutte le cantine più blasonate dell’Irpinia. Si era pensato a un caso, invece, Sabino Loffredo sta lavorando bene e la sua voglia di fare bene lo porterà a raccogliere ancora successi. Il vino assaggiato, anche se (secondo i degustatori) è risultato inferiore ai precedenti, merita tutto il rispetto. Eccellente alla vista; ottimo/buono al naso (sentori gradevoli di pesca bianca e frutta esotica) e al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 10,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 76/100, buono.

7° vino classificato ex aequo: Fiano di Avellino 2003 Docg, Guido Marsella, Summonte (AV). Piccola azienda che produce poco e di qualità. Le vigne e i vini sono seguiti direttamente dal proprietario: Guido Marsella. Di questo vino ci si aspettava di più. Dovrà avere un ulteriore affinamento in bottiglia? Chissà? Solo il tempo ce lo dirà. Da notare, che oltre ai profumi soliti di frutta esotica percepiti in tutti i vini degustati, in questo vino si è percepito un piacevole sentore di menta. Prezzo indicativo in enoteca: € 15,00. Gradazione alcolica 14%. Punteggio finale 74/100, buono.

7° vino classificato ex aequo: Fiano di Avellino 2003 Docg, D’Antiche Terre, Manocalzati (AV). D’Antiche Terre è un’azienda che nasce ufficialmente nel 1989 ed inizia a vinificare nel 1993. Nel suo recente passato ha avuto degli alti e dei bassi. Come dimostra questa degustazione, il 2003 è un’annata sì. Anche altri vini dell’azienda, come il Taurasi ‘00 ed il Greco ’03, hanno avuto buoni consensi. Il vino degustato è risultato: eccellente al visivo; Buono/ottimo al naso (con sentori di mandorla fresca) e ottimo/buono al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 8,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 74/100, buono.

9° vino classificato ex aequo: Terre di Dora 2003, Fiano di Avellino Docg, Terredora di Paolo S.S., Montefusco (AV). Non all’altezza dei precedenti. Al naso: sentori di miele e frutta esotica. Al gusto ottima solo la persistenza che era molto lunga, per il resto è stato giudicato “buono”. Prezzo indicativo in enoteca: € 10,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 72/100, buono.

9° vino classificato ex aequo: Fiano di Avellino 2003 Docg, Colli di Lapio di Clelia Romano, Lapio (AV). Si parla molto di questo vino per la sua qualità, però, in quest’occasione ha deluso. Anche chi scrive queste righe, solo due giorni fa, ne ha bevuto una bottiglia del 2002 e lo ha trovato “ottimo” in tutti i sensi. Non c’è che dire… il mistero delle degustazioni alla “cieca”. Prezzo indicativo in enoteca: € 14,00. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 72/100, buono

A seguire (non mancano le sorprese!):

11° vino classificato: Fiano di Avellino 2003 Docg, Vini Nobilis, San Michele Pratola Serra (AV). Prezzo indicativo in enoteca: € 20,50. Gradazione alcolica 14%. Punteggio finale 70/100, buono.

12° vino classificato: Radici 2003, Fiano di Avellino Docg, Mastroberardino, Atripalda (AV). Prezzo indicativo in enoteca: € 10,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 66/100, sufficiente.

13° vino classificato ex aequo: Fiano di Avellino 2003 Docg, Nicola Romano, Lapio (AV). Prezzo indicativo in enoteca: € 9,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 53/100, sufficiente.

13° vino classificato ex aequo: Fiano di Avellino 2003 Docg, Aminea, Montemarano (AV). Prezzo indicativo in enoteca: € 9,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 53/100, sufficiente.

Non classificato: Béchar 2003, Fiano di Avellino Docg, Antonio Caggiano, Taurasi (AV). Sentori di tappo non hanno permesso di giudicare il vino. Come già accaduto in precedenti occasioni, nelle degustazioni Amira, non è possibile sostituire la bottiglia, in quanto neanche il cameriere di turno conosce il vino che sta servendo. Peccato..Prezzo indicativo in enoteca: € 15,00. Gradazione alcolica 13%.

Da questa degustazione ci si aspettava di più. Molti dei vini, assaggiati qualche mese fa, sono stati ridimensionati, dando tutt’altro risultato. Si deve credere a quei giornalisti che hanno scritto che la vendemmia 2003 è anomala, in quanto, dopo le belle promesse mostrate in primavera, è calata di brutto ad autunno inoltrato.

*Fiduciario Amira Paestum
Responsabile degustazione
Per informazioni: [email protected]
www.amirapaestum.it