La pastiera di Gena Iodice a Giugliano


La pastiera di Gena

INGREDIENTI

Per la pasta frolla:
–        500 gr. Farina
–        3 uova
–        200 gr. Zucchero
–        200 gr. Burro
–        Scorza di limone grattugiato
–        Un pizzico di sale

Per la farcia

600 gr. Grano già spugnato
600  ml  latte
120 gra burro
Un pizzico di sale
700 gr ricotta
700 gr zucchero
7 uova intere + 3 tuorli
Scorzette di cedro e arancia ( secondo gusto)
Buccia grattugiata di un limone grande
1 fiala acqua millefiori
2 bustine vanillina

PROCEDIMENTO

Preparare l'impasto della frolla, come sopra e lasciar riposare per 12 ore in ambiente fresco

Cuocere lentamente il grano nel latte, burro e un po' di sale, prestando attenzione a non farlo asciugare troppo, lasciar raffreddare

Lavorare la ricotta con gli altri ingredienti, aggiungere gli aromi, cuocere molto lentamente per circa 2 ore a 150 – 160° C
Ricetta raccolta da Giulia Cannada Bartoli

4 Commenti

  1. mi dispiace, sarà pure buona, ma a me pare più che una pastiera una zuppa di latte e ricotta. E nella farcia 700 gr di ricotta sono assolutamente eccessivi, Per quanto riguarda la pasta frolla, per quanto riguarda la pastiera, si deve preparare con lo strutto. Il burro nella pasta frolla si deve usare per le crostate. E poi mancano tanti particolari.

  2. Sono assolutamente daccordo. La pasticceria non è congeniale per Gena. Nemmeno tante cose preparate nel suo ristorante, per la verità. ………e poi quella sala!!!!! ma chi l’ha consigliata?

    1. Io invece adoro la pastiera di Gena e vi posso assicurare che non è affatto una ”zuppa di latte” :), in quanto gli ingredienti sono tutti perfettamente fusi tra loro.
      La pastafrolla è delicatissima dolce e friabile al punto giusto.
      Il grano non è stopposo e non disturba il palato.
      I canditi centrali sono ben dosati nell’impasto.
      Tuttavia, a mio parere vedo che nel commento lasciato dalla signora angela colgo un bel pò di cattiveria gratuita,dunque spezzo una lancia in favore della mia chef preferita :) ,la reputo una delle poche chef campane che riesce a far mangiare e divertire con piatti della nostra terra e un lessico fluente e accattivante il proprio cliente e la sala, per quanto sembri appariscente mi diverte e mi stuzzica anche un pò l’appetito :).
      Inoltre questa foto non rende perfettamente quella che è la struttura dell’impasto e della pastiera stessa.

      De gustibus non disputandum est…ma prima di sentenziare bisogna sempre provare.
      Cordiali saluti Alfonso

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