Pasqua 2014: chi li ha visti (o chi li ricorda)?


Federica Sciarelli

di Leo Ciomei

Avete presente i colonnini di destra dei vostri quotidiani online, sia Corriere.it che Repubblica.it? quelli che molti di voi fanno finta di snobbare e poi invece sbirciano e curiosano? sì, al 90% sono news che si possono perdere, tipo l’ultimo flirt di Belen o l’arrivo della cellulite per Alba Parietti.
Oggi vogliamo omaggiare queste imperdibili notizie con una di quelle più classiche: “che fine hanno fatto… (a scelta inserire ex GrandeFratello, cantanti anni 80, modelle in disarmo, ecc..), noi abbiamo scelto qualche personaggio del demi-monde webgastronomico di cui si sono perse un po’ le tracce.

Ilaria Bellantoni

 

Ilaria Bellantoni Ricordate la bella giornalista milanese, nel 2010 scrittrice del libro “Lo chef è un Dio“, dedicato alla vita nelle cucine di Carlo Cracco? in quel periodo non passava giorno che sui blog o sulle riviste non venisse intervistata o che nel bene (poco) o nel male (tanto) se ne parlasse. Comprai il libro e lo lessi (a differenza di molti che ne parlavano a sproposito) e, pur nell’inconsistenza dell’argomento, fu divertente e rappresentativo anche perchè in seguito ascoltai particolari diretti peggiori di quelli raccontati. Adesso la giornalista è un po’ uscita dalle luci della ribalta ma negli anni ha scritto articoli di viaggi e costume per Vanity Fair e altre testate e soprattutto si gode il figlio di pochi anni.

 

Gianfranco Lo Cascio

Gianfranco Lo Cascio Dubito che lo ricordino in molti ma tre o quattro anni fa ebbe una discreta notorietà per aver svillaneggiato (con conseguenti polemiche) su un blog la cottura della fiorentina da parte di uno chef stellato.  Il suddetto è ritenuto (a torto o ragione) il re del barbecue (cfr. La Stampa 29/05/13), è titolare di un seguito blog in cui dispensa consigli per la cottura degli alimenti sulla brace, tiene corsi all’Università del Gusto di Vicenza ma soprattutto è chef della Weber (noto marchio di barbecue), qualsiasi significato abbia questa affermazione…  Il personaggio, pur nella sua prosopopea  e talebanesimo, è indubbiamente competente e le sue lezioni sul web sono utili a chi si vuole cimentare nella non facile arte del barbecue, anche se definire cuoco uno che cucina solo alla brace è come chiamare calciatore uno che gioca solo nel cortile di casa.  Probabilmente proprio la sua apparente (?) arroganza ha fatto sì che venisse accantonato dai blog alla moda e ricollocato nella nicchia da cui proviene.

Sigrid Verbert

Sigrid Verbert  Conosciuta soprattutto per il suo blog Cavoletto di Bruxelles la 36enne fotografa belga (ma quasi romana) è stata un’antesignana delle food-blogger creando il sito dedicato alle ricette e alle foto di piatti nel lontano 2005 (un’era geologica!). Ha lavorato al Gambero Rosso ai tempi di Stefano Bonilli, con il quale ha mantenuto per un certo periodo buoni rapporti di lavoro, successivamente ha scritto dei libri di ricette molto venduti e pubblicizzati e attualmente fa parte del gruppo Grazia.it blogs, del gruppo Mondadori.  Sempre stata piuttosto defilata rispetto alla critica gastronomica e ai blog di riferimento ha saputo monetizzare in tempi non sospetti la sua bravura nella fotografia e nella comunicazione.

Giancarlo Saran Sararlo

Giancarlo Saran   Quelli più grandicelli lo ricordano per il suo nickname “Sararlo”, sia sul glorioso forum del Gambero Rosso sia nelle sue articolate e competenti recensioni. Il Dottor Sararlo qualche anno fa era fra i critici più attenti del mondo web; se non ricordo male le sue tracce professionali si perdono nel febbraio 2011 con una recensione di un locale veneziano su Passione Gourmet mentre il suo sito Powered by Sararlo è fermo dal dicembre 2010.  Anche su Facebook i suoi post si fermano coerentemente a quel periodo.  Ora, prima che qualcuno pensi che il povero Giancarlo sia passato a miglior vita, scrivo che il suddetto ha lasciato il mondo gastronomico (nel senso che non scrive più di cibo) perchè è passato al mondo politico impegnandosi con successo per la sua cittadina.  Al momento non so nemmeno se è ancora attivo con la sua Confraternita dei Cavalieri delle Calandre, congrega di appassionati veneti.  Ho avuto il privilegio di averlo come commensale qualche anno fa e devo dire che i suoi commenti salaci e competenti mancano nel web.

Spigoloso     Uh, last but not least, non una persona reale ma un blog che è riuscito nell’impresa di sparire per ben due volte. Sto parlando di Spigoloso, il sito di ricette e altro del gruppo Dissapore Media.  Nato nel marzo 2010 da una costola del sito madre e con editor del calibro di Stefano Caffarri, Cristina Lontananza (in Cortese), Fabrizio Scarpato e Antonio Tomacelli, aveva pian piano perso per strada molti dei suoi articolisti (ma questo è un po’ comune nei blog gastronomici, specie quelli bernardiani) anche se rimaneva, a mio parere e pur con i suoi limiti, piacevole da leggere. Questo fino all’8 marzo 2011 (eh sì, marzo non è proprio un mese fortunello per Spigoloso) quando inspiegabilmente tutto si bloccò e rimanemmo per quasi due anni e mezzo a impastare arancini di riso al cacao (ultima ricetta visibile). Poi a settembre 2013, come niente fosse successo e forti del nuovo assetto societario della corazzata del web, il blog ripartì in pompa magna.  Oddio, le visite saranno state molte ma, abituati alle valanghe di commenti stile forum di Dissapore e orfani di grandi nomi come editor, non si può dire che i lettori interagissero granchè. A marzo di quest’anno, ormai è passato più di un mese, si è fermato nuovamente tutto. Questa volta ci siamo arenati su una ricetta di Gnocchi, burro, salvia e pecorino.  Come scrive un commentatore “non mi dite che avete mollato”.   Anche perchè due anni consecutivi di gnocchi al pecorino affonderebbero qualsiasi persona normale…Forse le ricette servono a tenere un po’ su gli altri due blog.
Ah, dimenticavo. Il blog è fermo ma le pubblicità funzionano ugualmente…

7 Commenti

  1. Sigrid ormai vede tutti noi come un puntino. Sararlo è ai servizi sociali, Ilaria Bellantoni ha anticipato di tre anni una cosa che avrebbe dovuto fare adesso. Lo Cascio è finito bruciato. Spigoloso? Povero Benny, dalle cene con Bonilli alle cene con Pagano…parleranno di arredamenti Metafora dell’ossidazione

  2. A volte mi sento come Scajola: possedevo e abitavo una casa senza saperlo :-)) Buona Pasqua a tout le monde.

  3. ciao Luciano, se ti dico che non ho mai compreso la fiammata di popolarità del cavoletto che mi dici? è scomparsa, è un caso?

  4. Sigrid, fra questi personaggi solo te hai l’ironia di rispondere così :-) complimenti !

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