Pizza della settimana: Profumo di bosco di Michele Fuccio Pizzeria Di Stora abbinata all’Aglianico del Taburno Millenovecentodieci Ocone


Profumo-di-bosco-di-Michele-Fuccio-Pizzeria-Di-Storia

Profumo-di-bosco-di-Michele-Fuccio-Pizzeria-Di-Stora

di Antonella Amodio

1 Kg di farina

700 ml di acqua

4 gr lievito

25 gr sale

Tempo di riposo: 12 ore a temperatura controllata in frigo + 6 ore a temperatura ambiente.

Versare tutta la farina nell’impastatrice, inserire il lievito sbriciolato, ed aggiungere i primi 600 ml di acqua in una volta, lasciando impastare il tutto per 7/8 minuti, fino ad ottenere un impasto amalgamato. Successivamente unire il sale, ed infine completare inserendo gli altri 100 ml di acqua a filo fino al completo assorbimento.

Una volta completato l’impasto, lasciare lievitare a massa per circa un’ora a temperatura ambiente e ricoperto da un filo di olio. Lasciarlo per circa 11 ore in frigo ( una notte).
Trascorso il tempo dividerlo in 4 con una spatola per formare 4 pizze per 4 teglie
e lasciarlo lievitare per altre 2/3 ore a temperatura ambiente. Stendere l’impasto e poggiarlo in una teglia oleata, lasciando riposare per altri 30 minuti.

Per la farcitura:

100/150 gr di fonduta di grana

90 gr fior di latte

80 gr di salsiccia sbriciolata

80 gr di funghi cardoncelli

2/3 grammi di tartufo fresco

Scaldare a fuoco lento la panna fresca e il grana padano fino ad ottenere un composto liscio e non molto denso. Infine lasciarlo raffreddare. Sbriciolare la salsiccia insieme ad un filo di olio e scottare i funghi con olio ed uno spicchio di aglio.

Distribuire sulla pizza la fonduta di grana, il fior di latte, la salsiccia ed infine i funghi. Sfornare la pizza e completare con delle lamelle di tartufo ed un filo di olio evo.

Aglianico del Taburno Millenovecentodieci Ocone

Ottenuto da uve aglianico che crescono sulle colline sannite su terreni di natura calcarea
di origine alluvionale. Nel bicchiere mostra un colore rubino concentrato e i profumi ricordano i frutti rossi, le spezie fini e la vaniglia. All’assaggio è ampio, caldo e armonico, con un finale persistente e lungo.