Radici Experience ha chiuso ufficialmente a Sannicandro di Bari la XII edizione di Radici del Sud


Radici Experience

Radici Experience

L’evento Radici Experience ha chiuso ufficialmente a Sannicandro di Bari la XII edizione di Radici del Sud. Un percorso iniziato nel giugno scorso con il concorso enologico nel quale due giurie, una composta da buyer internazionali e una composta da critici nazionali ed esteri, hanno esaminato oltre 350 campioni di vini da vitigni autoctoni provenienti dalle regioni del meridione d’Italia. I 66 vini finalisti sono stati poi riesaminati a settembre da una giuria tecnica che ha decretato i vincitori assoluti nelle rispettive categorie: per gli spumanti Dovi Rosé 2014, Ferrocinto (Calabria); per i vini bianchi un ex aequo tra 12 e Mezzo 2016, Malvasia del Salento, Varvaglione 1921 (Puglia) e Grillo Parlante 2016, Fondo Antico (Sicilia); per i rosati Castel Del Monte Rosato DOP 2016, Terre del Grifo (Puglia) e per i rossi Il Sigillo 2011, Cantine del Notaio (Basilicata).

Durante la serata è stata presentata anche la nuova edizione di Radici Guides, le guide ai migliori vini, ristoranti e pizzerie del Sud disponibili online sul sito www.radicidelsud.it e con App gratuita (su Google Play e App Store). Se la sezione vini riporta i frutti del lavoro di selezione operato con il concorso enologico, le parti riservate a pizzerie e ristoranti sono state curate da un team di 12 critici coordinati dall’ideatore di Radici del Sud Nicola Campanile. Nella valutazione sono stati tenuti in particolare conto gli aspetti salutistici della proposte gastronomiche. 12 le pizzerie premiate (qui l’elenco) con il riconoscimento Pizza Eccellente, riservato alle pizzerie dove poter gustare una pizza genuina, salutare e ricercata allo stesso tempo, di schietta impronta tradizionale e altre 9 hanno ottenuto il riconoscimento di Pizzeria Eccellente (qui l’elenco).

Nella selezione dei ristoranti sono stati assegnati 5 premi speciali. Maitre dell’anno è andato a Antonio Riontino del ristorante Canneto beach 2 a Margherita di Savoia (BAT); il premio Enoteca con cucina, bistrot dell’anno è andato a Vineria Est di Bari (BA); il premio Chef Emergente dell’anno a Diana Pia Pignatelli dell’Agriturismo Le Caselle di Rignano Garganico (FG); il premio la Novità dell’anno, riservato ai ristoranti di qualità aperti nell’ultimo anno, è stato assegnato a Gaonas Officina del Gusto di Martina Franca (TA); Ristorante tipico dell’anno è stato eletto Origini di Altamura (BA); infine Ristorante dell’anno Ristorante Calvi di Altamura.

“Nella selezione – spiega Nicola Campanile – abbiamo tenuto in particolare considerazione la leggerezza e la salubrità delle proposte gastronomiche. La Puglia, come tutto il sud, si può considerare naturalmente predisposta ad una cucina salutistica, grazie alla grande biodiversità disponibile”.

Di questi argomenti si è parlato nel convegno dal titolo Sostenibilità per tasche e salute che ha accompagnato la consegna dei premi. Moderati dal giornalista Federico De Cesare Viola, si sono confrontati Nicola Campanile, curatore e ideatore di Radici Guides e Radici del Sud; Maurizio Gily, agronomo esperto di enogastronomia e presidente della giuria che ha selezionato i vincitori assoluti di Radici del Sud; Gianluigi Cesari, ricercatore dell’Istituto Agronomico del Mediterraneo; Antonio Mazzocca, medico ricercatore specialista in tumori dell’apparato digerente; Beppe Lorusso, giornalista e autore di libri di gastronomia; Giuseppe Barretta, giornalista e collaboratore di Radici Guides e Radici del Sud. Al centro dell’attenzione il rapporto tra salute e alimentazione, sempre più centrale nella qualità della vita. Tornare alla tradizione è il concetto su cui tutti si sono trovati concordi, nel recupero della vocazione ad una dieta mediterranea invidiata nel mondo e di cui la Puglia può e deve essere esempio virtuoso.

Appuntamento alla prossima edizione di Radici del Sud, dal 5 all’11 giugno 2018