Radici Wines a Minervino Murge. La grande festa del vino del Sud


il tavolo della presidenza

di Lello Tornatore – Tenuta Montelaura

Nella splendida cornice di Masseria Bàrbera, un’azienda agrituristica di circa 50 ettari di proprietà di Riccardo Bàrbera , si è tenuta la premiazione dei migliori vini di Radici Wines 2011. L’azienda, coltivata prevalentemente a oliveto(siamo nella dop dell’olio extravergine di oliva Castel del Monte) e vigneto, vide la luce negli anni dell’unità d’Italia grazie all’omonimo trisavolo dell’attuale proprietario. La struttura, avente la tipica architettura pugliese di masseria fortificata, costruita con la classica pietra murgese, da ospitalità ai numerosi turisti stranieri appassionati di enogastronomia tipica italiana in generale e pugliese in particolare.

Nicola Campanile

Franco Ziliani

Ed è in questo scenario che l’infaticabile Nicola Campanile, anima dell’associazione Propapilla, ha scelto di premiare, insieme al nostro Luciano Pignataro e a Franco Ziliani, notissimo titolare dei blog “Vino al vino” e di ” Le mille bolle”, i vini che le due giurie, pardon, commissioni (allo staff organizzativo questa parola non piace), quella internazionale composta da giornalisti e importatori di vino italiano all’estero, e quella dei ristoratori, enotecari, sommelier ed esperti del vino.

una delle aziende premiate

Masseria Bàrbera

Veloce introduzione di Nicola Campanile, reduce da due altre presentazioni tenutesi immediatamente prima di questa manifestazione, la guida alle migliori pizzerie della Puglia “Pizzaviaggiando” e “Dolde Guida”, la guida delle osterie pugliesi, e di Betty Mezzina, nota esperta di vini dell’ A.I.S. Puglia.

Aglianico del Vulture

I primitivo pugliesi

I rosati di Puglia

I Taurasi dell’Irpinia

” Bisogna perseguire l’identificazione di un “Brand sud” – ha detto Nicola -che faccia della riconoscibilità e della qualità, i primi strumenti di crescita e successo commerciale delle nostre cantine, il nostro intento è quello di promuovere un appuntamento unico nel suo genere, che si consolidi negli anni come strategico punto di riferimento per le aziende del mezzogiorno, sia sul mercato interno che su quello internazionale.” Anche in futuro – continua Nicola Campanile -l’obiettivo, con riferimento alle degustazioni effettuate, sarà quello di fare il punto sullo stato dell’arte della viticoltura del sud e di innescare tra tutti i produttori un circolo virtuoso che conduca a lavorare con impegno e passione alla riconoscibilità ed identità dei vitigni delle singole regioni. In un momento di crisi e di tendenza all’omologazione del gusto, la via da seguire è quella di definire un codice comune di coerenza stilistica e riconoscibilità del ricco patrimonio ampelografico del sud, vitigno per vitigno.

Beniamino D’Agostino titolare di Botromagno

da sx, Franco Ziliani, Apollonio (produttore) e la giornalista palermitana Francesca Tamburello

in piedi a dx, Domenico Pinto della Tenuta Pinto di Mola di Bari

Solo così, si potrà offrire agli interlocutori stranieri e non, una motivazione in più verso l’apprezzamento e l’acquisto dei nostri vini da vitigno autoctono”. Nelle parole di Franco Ziliani, invece, per l’edizione 2012, in programma anche il superamento dell’ultima innovazione del format di Radici Wines che prevedeva l’apertura all’aglianico e alla falanghina della Campania : si aprirà anche al Fiano di Avellino (finalmente!!!).

Emanuela Russo, Cantine degli Astroni

Conclude Luciano Pignataro, inerpicardosi nella sottile distinzione tra l’esigenza di comunicare il vino, che era propria degli anni passati, tempi in cui bastava affidarsi ad una buona agenzia di comunicazione per risolvere il problema, con quella odierna del web 2.0 di informare, far conoscere e valorizzare i prodotti del territorio in rete e cioè ad un pubblico molto più vasto. “Il punto è – ha detto Luciano – far affermare i vitigni, i vini e le aziende nel panorama nazionale e internazionale, cosa che non è affatto scontata, infatti uscendo fuori dalle nostre regioni, questi vini sono poco conosciuti. I nostri competitors, allora, non sono i produttori a noi vicini, ma altre realtà nazionali e internazionali con le quali necessariamente dobbiamo confrontarci.”

I calabresi…De Franco e Gagliardi

Nota di cronaca, per dire questo, il giornalista enogastronomico del Mattino di Napoli ha usato la colorita metafora del ragazzino che ferma il gioco portandosi via il pallone nel momento in cui il risultato non è a lui favorevole.

Luciano Pignataro

si va…via

Subito dopo le premiazioni, di cui vi diamo conto in immagini, e a seguire l’apertura delle degustazioni ai banchetti d’assaggio e la cena con tutti i produttori. Ultima nota, anche qui l’assessore di riferimento ha dato forfait…

7 Commenti

  1. Lello, grazie del resoconto di una giornata che sembra proprio essere stata molto piacevole. Ho un dubbio atroce: non mi sono persa anche un prosciutto di montone, vero? :)

    1. Ciao Enzo. Ti informo che la cantina Terre dei Vuttari è sita in Solopoca, Via Decio Frascadore, 11 (Benevento). Oltre alla falanghina, la cantina è specializzata nella produzione di aglianico, e di un particolare rosso doc. Per qualsiasi tipo di informazione puoi contattarmi all’indirizzo mail [email protected].
      Cordiali saluti

  2. Spero che qualcosa di simile avvenga in Calabria………….per uscire dall’ingiusto OBLIO………………….tutta colpa nostra,comunque…….
    Complimenti RADICI

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