Rete del Gusto – Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni | 11 febbraio DaZero – Pizza e Territorio


Rete del Gusto 11 febbraio a Milano

Rete del Gusto 11 febbraio a Milano

L’Ente Parco é impegnato nello sviluppo di un sistema di accoglienza in cui trovano piena espressione gli elementi che contribuiscono alla definizione dell’identità locale. L’Ente  crede che il futuro di questa terra sia legato alle sue radici, all’agricoltura di qualità e allo spirito di accoglienza. In questo senso, produzioni, ristorazione e accoglienza rappresentano i settori a cui si indirizza una strategia integrata fatta di vari tasselli. La Rete del gusto riunisce tutte le strutture della ristorazione che utilizzano i prodotti a marchio parco e si ispirano ai principi della Dieta Mediterranea di cui il Cilento è la patria. Il Marchio Parco è attribuito alle produzioni realizzate nell’area del PNCVDA che hanno una filiera trasparente e che rappresentano le eccellenze del Territorio. Dal marchio per i prodotti alla Rete del Gusto il circuito si completa per offrire un’accoglienza con tutti i sapori autentici del Cilento. Lunedì 11 Febbraio l’Ente presenterà il progetto della Rete e dei progetti di sviluppo ad essa associata.

La serata prevede una degustazione delle pizze ideate da DaZero con i prodotti a marchio Parco tra cui la “pizza del Parco” creata da Paolo De Simone per la Rete del Gusto. Saranno presenti anche le cinque aziende vitivinicole che hanno aderito al progetto del Marchio: Albamarina, Barone, De Conciliis, Marino e San Salvatore. Queste proporranno in degustazione uno dei loro vini a Marchio Parco.

“La Dieta Mediterranea è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo”.

È con queste motivazioni che, nel novembre 2010, la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Un patrimonio che riunisce le abitudini alimentari dei popoli del bacino del Mar Mediterraneo.

Il Cilento è a tutti i titoli la culla della Dieta Mediterranea grazie a quanto testimoniato dagli studi condotti nel dopoguerra da Ancel Keys che ne ha disegnato il modello indicandone i benefici diretti sulla salute. Questi dati hanno trovato riscontro anche in recenti studi dove quella Mediterranea è stata riconosciuta come “modello di dieta con maggior numero di benefici per la salute.