Pasta mischiata alla puttanesca con devozione e fantasia


Pasta mischiata alla puttanesca con devozione e fantasia

Pasta mischiata alla puttanesca con devozione e fantasia

di Fabiola Quaranta

Il web sorprende tante volte per la velocità con cui riusciamo a reperire informazioni, scambiare foto, commenti, o attraverso i social nel modo in cui comunichiamo con il mondo come se invece ci si stesse guardando negli occhi. Talvolta le rete regala sorprese inaspettate, ci mette in contatto con persone speciali, “ anime antiche “, con cui instauri immediatamente un feeling e senti di avere tante cose in comune, come le conoscessi da sempre. Ho provato questa meravigliosa sensazione incontrando virtualmente Cristina Galliti, mille persone in una, una food blogger d’eccezione, cuoca sopraffina che poi ho avuto l’immenso piacere di conoscere vis-à-vis a Milano, sua città natale e mia città adottiva, scambiando chiacchiere con la complicità delle amiche di una vita. Fantastico! Proprio grazie a Cristina ho avuto il piacere di partecipare a questo divertente e difficile contest, Pomodoro e pasta 2.0, organizzato dalla Mediterranea Belfiore, un’azienda conserviera a carattere familiare dal 1952, sita a Cecina, a due passi dal mare, ospitato dal blog di Cristina http://poverimabelliebuoni.blogspot.it. Qui è stato chiesto di narrare un amore d’altri tempi, una storia di infinita solidità e indissolubile forza, fondata su pochi, basilari concetti ma da non mettere assolutamente in discussione, come solo nei veri amori accade, la storia di sua maestà il pomodoro e sua regina pasta. Sembra facile ma è invece incredibilmente difficile creare un piatto nuovo, innovativo, diverso, utilizzando pochi ingredienti nel rispetto di regole e parametri ben definiti. Ho immaginato di rivisitare una ricetta della mia terra, la Campania Felix. Ebbene, la pasta alla puttanesca è un primo piatto ben noto nella mia regione, generalmente il condimento viene abbinato alla pasta lunga e lascia poco spazio alla fantasia. Nella mia versione ho utilizzato un formato di pasta che mi è carissimo, mi mette allegria perché è vario e divertente, e racconta un’usanza. Il nome deriva, infatti, dal miscuglio di diversi formati che un tempo venivano raccolti insieme dalle padrone di casa, per farne gustose minestre: la pasta mista, che ho cotto non nell’acqua ma nella salsa di pomodoro, condita con un filo di olio, aglio e sale. Ho costruito la mia rivisitazione con l’intenzione di non stravolgere la sostanza della ricetta, ma la forma. La base del mio piatto è costituita da un crumble di pane, olive nere e un goccio di colatura di alici. Il secondo strato è costituito dalla pasta cotta in salsa di pomodoro e condita con passata di pomodori datterini, sul finire una spolverata di polvere di capperi di Pantelleria, limone bio grattugiato e un filo di olio evo a crudo. Il sapore è intenso e particolare, effettivamente un tripudio di pomodoro in accompagnamento alla pasta. Sono stata scelta tra i sei finalisti dalla chef campana Marianna Vitale per concorrere alla finalissima a cui, ahimè, non ho potuto partecipare. Condivido con piacere la mia ricetta, augurandomi possa piacervi!

Ricetta di Fabiola Quaranta

  • Tempo di preparazione 15 minuti
  • Tempo di cottura 30 minuti
  • 3.0/5Vota questa ricetta

Ingredienti per 2 persone

  • 220 gr. di pasta mista di Gragnano
  • 1 bottiglia di salsa del cuore freschissima bio Mediterranea Belfiore da 690 gr.
  • 1 bottiglia di Passata di pomodori datterini bio Mediterranea Belfiore da 500 gr.
  • 2 spicchi di aglio
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • olio evo
  • 10 olive nere di Gaeta
  • origano q.b.
  • qualche foglia di basilico
  • 2 fette di pane di farine miste raffermo
  • una lacrima di colatura di alici
  • una manciata di capperi di Pantelleria
  • 1 limone bio

Preparazione

Innanzitutto prepareremo il crumble di pane e olive nere: ungete una padella antiaderente con olio evo, sbriciolatevi due fette di pane raffermo a cui avrete tolto la crosta esterna. Condite con sale, pepe, origano e fate dorare sino a che sarà diventato croccante, aggiungete quindi la colatura di alici e le olive di Gaeta denocciolate.
Versate tutto in un mixer e tritate. Intanto in una padella faremo imbiondire l’aglio nell’olio che poi elimineremo, aggiungete la Passata di pomodori datterini bio, il sale, qualche foglia di basilico e fate cuocere.
In una pentola fate imbiondire l’altro spicchio di aglio nell’olio evo, versatevi circa la metà della bottiglia di salsa del cuore freschissima bio, aggiungetevi il sale; lasciate cuocere, dopodiché versatevi un goccio di acqua e portate a ebollizione. In questa salsa di pomodoro farete cuocere la pasta avendo cura di farla assorbire totalmente lasciando la pasta “ asciutta “.
Per la preparazione della polvere di capperi occorre un bel po’ di tempo ma potrete prepararla anche il giorno prima. Dissalate i capperi, assorbite l’acqua in eccesso aiutandovi con un canovaccio o con della carta assorbente, quindi disponeteli in una teglia da forno ricoperta di carta forno evitando di sovrapporli. In forno preriscaldato a 140° non ventilato li farete essiccare per circa un paio di ore (saranno pronti quando tintinneranno come sassolini).
Una volta pronti lasciate che si raffreddino e con un mixer riduceteli in polvere.
Aiutandovi con un coppapasta create una base con il crumble su cui disporrete la pasta, creando un terzo strato con il sugo di passata di pomodori datterini. Infine spolverizzate con la polvere di capperi e grattugiate il limone bio.