Punto Nave a Monteruscello, tanta gioia nella più bella cucina di mare di Napoli e della Campania: top in Italia


Punto Nave a Monteruscello
Aperto la sera, domenica a pranzo. Lunedì chiuso
Via Libero Bovio, 23
Telefono: 081 524 1845

Simone Testa

Simone Testa con la costata di tonno frollata

Solo un aggiornamento di questo fantastico posto a Monteruscello con questa riflessione: non è economico, il prezzo oscilla dagli 80 ai 150 euro vini esclusi (però in carta con un ricarico non eccessivo) ma c’è una cosa rassicurante: vale assolutamente i soldi che spendete perchè è raro trovare in Italia una materia prima così fresca e importante. La passione dei due fratelli titolari, Simone e Daniele Testa, si spinge a studiare le ostriche, il caviale, i frutti di mare di alrri paesi e l’esperienza è assolutamente completa. Si aspettano le barche dal pomeriggio e tutto quell che resta la mattina dopo viene portato al mercato.
Nelle tartare e nei crudi il vero sapore del mare. Altro elemento a favore: il mare vale nel suo complesso, non è sfoggio di materia prima costosa: troverete le telline come le ostriche, la sogliola come la triglia, il merluzzo come il dentice. Tutto buonissimo
Quando si tratta di materia prima, meglio fare una uscita in meno ma godersi queste bontà che oggi ancora ci sono e domani chissà.

Punto Nave

Punto Nave, il pescato

Punto Nave

Punto Nave i crostacei

Punto Nave

Punto Nave, le frollature

Punto Nave

Punto Nave, i gamberi

Punto Nave

Punto Nave, l’aperitivo

Punto Nave

Punto Nave, bun con tonno scottato e friarielli

Punto Nave

Punto Nave, cozze tritate per bruschetta

Punto Nave

Punto Nave, pane e prosciutto! Ma di tonno.

Punto Nave

Punto Nave, fantastiche triglie marinate

Punto Nave

Punto Nave: il caviale

Punto Nave

Punto Nave, la degustazione di ostriche

Punto Nave

Punto Nave tartare di tonno

Punto Nave

Punto Nave, tartare di dentice

Punto Nave

Punto Nave, capaccio di gamberi e tartufo

Punto Nave

Punto Nave, scampi

Punto Nave

Punto Nave, ancora scampi

Punto Nave

Punto Nave, telline

Punto Nave

Punto Nave, bistecca di tonno

Punto Nave

Punto Nave, triglia nel suo brodo, fantastico ed elegante

Punto Nave

Punto Nave, la sogliola

Punto Nave

Punto Nave, pasta fagioli e cozze

Punto Nave

Punto Nave, il dessert

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

 

REPORT DELL’8 febbraio 2021

Daniele e Simone Testa

Daniele e Simone Testa

E niente, riteniamo a questo punto che in Campania questo locale sia insuperabile per chi ama il mare. Ecco il report di un “collaboratore d’eccezione”: Giuseppe Di Martino :-)
Per il resto, vale quello che abbiamo scritto nel precedente report di ormai un anno fa.

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Report del 24 gennaio 202o

Dalla povertà del battuto di cozze a tavola al posto dell’olio allo stralusso del caviale bianco da 2700 al vasetto. Dalla Falanghina dei Campi Flegri allo Champagne più costoso. Torniamo dopo un anno a  Punto Nave e siamo spiazzati dalla ricchezza della proposta (degustazione di ostriche, piatti di crudo alla francese, di tartare e carpacci). Pescato del giorno stratosferico dal mare di Procida, Ponza, Ischia. Il meglio che arriva ogni sera, e quel che avanza, non più poi dato alle pescherie.
Punto Nave a Monteruscello è la migliore esperienza da ristorante di mare che si può fare in Italia in questo momento. Solo Uliassi può superarlo, ma nella ricerca tecnica del sapore, non certo nella varietà e l’abbondanza della materia prima.
La cucina si sta perfezionando, gioca sulla essenzialità e la semplicità. La sogliola alla mugnaia mi ha riportato indietro a sapori di mezze secolo fa, le trigie alla livornese sembran spuntare da vecchi pranzi di famiglia quando la materia aveva sapore e tutto era buono.
Potete scatenarvi, certo è costo. Ma il famoso rapporto tra qualità e prezzo gioca a suo favore perché non è possibile trovare questa qualità a questi prezzi.
Bravissima la sommelier Francesca Cavallo, innamorata del suo lavoro e del mondo vino come pochi. La giusta rifinitura in un mondo gastronomico perfetto che non deve assolutamente deviare rotta.

 

Daniele Testa e Simone Testa

Daniele Testa e Simone Testa

Punto Nave, battuto di cozze

Punto Nave, battuto di cozze

Punto Nave, panino a tonno

Punto Nave, panino a tonno

Punto Nave, ceviche di dentice

Punto Nave, ceviche di dentice

 

Punto Nave, battutto di gamberi

Punto Nave, battutto di gamberi

Punto nave, degustazione di crudi

Punto Nave, degustazione di crudi

Punto nave, ceviche di gamberi, tonno e scorfano

Punto nave, ceviche di gamberi, tonno e scorfano

Punto nave, ventresca di tonno

Punto nave, ventresca di tonno

Punto Nave, i crudi

Punto Nave, i crudi

Punto Nave, ostriche

Punto Nave, ostriche

Punto Nave, Caviale Bianco

Punto Nave, Caviale Bianco

Punto Nave, Polpo e fagioli

Punto Nave, Polpo e fagioli

Punto Nave, Zuppa di mare

Punto Nave, Zuppa di mare

Punto Nave, Sogliola alla mugnaia

Punto Nave, Sogliola alla mugnaia

Punto Nave, Calamaretti fritti

Punto Nave, Calamaretti fritti

Punto Nave, Triglia alla livornese

Punto Nave, Triglia alla livornese

Punto Nave, Pescatrice alla brace

Punto Nave, Pescatrice alla brace

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave

Punto Nave, vino

Punto Nave, vino

Punto Nave, champagne

Punto Nave, champagne

—–Report dell’11 gennaio  2019

La Campania con i sui 487 chilomentri di costa è la quinta regione bagnata dal mare per lunghezza. E anche se nell’immaginario collettivo qui domina una cucina di mare in realtà è più preciso parlare di orto-mare con forte desiderio di carne, ‘a carne fujiuta. Basti pensare che l’isola più grande, Ischia, ha il coniglio come piatto icona tradizionale. La sicurezza dei mari, la pesca intensiva e la catena del freddo hanno favorito la diffusione dei piatti a base di mare a partire dagli anni ’70 sino alla esplosione dei crudi degli ultimi dieci anni. C’è un solo territorio dove la gente ha la testa in acqua e non sulla terra: i Campi Flegrei, miscuglio di vulcani, laghi e mare, un millefoglie di storia legata da sempre al Tirreno, da Pozzuoli maggior porto commerciale dell’antica Roma a Capo Miseno dove stanziava la flotta militare che controllava tutto il Tirreno centro meridionale.
Punto Nave è la sintesi nel piatto di questa incredibile storia millenaria, fatta di pesca e di reperti archelogici, terrore e paura per eruzioni e bradisismi e amore per una natura padrona e accogliente.

Punto Nave. Il Benevenuto dello Chef

Punto Nave. Il Benevenuto dello Chef

La storia di questo posto inizia circa trent’anni fa quando i fratelli Sabatino e Domenico Testa aprono un punto di ristoro in un posto improbabile, proprio di fronte alle palazzine popolari di Monteruscello costruite per fare un alloggio ai rifugiati che lasciavano Puzzuoli per il bradisismo. Costruzioni terribili dal punto di vista estetico, che l’architetto Roberto Pane, uno degli ultimi cultori del bello urbano, definì sprezzantemente Scottopoli con riferimento a un pontente dc dell’epoca, il ministro Vincenzo Scotti.
Eppure, per quelle incredibili contraddizioni tipiche di Napoli, è qui che troviamo il migliore ristorante di mare della Campania. Sabatino e Domenico erano soprattutto subacquei, impegnati nei lavori con la Soprintendenza e abili pescatori. “Il mare è libertà”, dice ancora oggi Sabatino, fresco sessantenne bruciato dal sole, che conosce ogni paranza tra Bacoli e Ponza. Per anni questo è stato un posto di amici aperto al pubblico, sino a quando si affaccia la giovane generazione che prende il timone, è il caso di dire, dell’impresa: i fratelli Daniele  e Simone figli di Domenico, rispettivamente sala e cucina, la moglie di Daniele Serena in sala e Ivan, figlio di Sabatino, in sala e alla cassa. Si riducono delle metà i posti, si punta alla totale freschezza della materia prima, ad una grande carta di vini curata da Francesca Cavallo. La linea della proposta è all’insegna della semplicità assoluta, senza ghirigori.

Punto Nave. Le sale

Punto Nave. Le sale

Si entra è si trova tutto il pesce esposto, il pescato del giorno, che si rinnova anche durante la serata con l’arrivo delle ultime paranze, poi la vasca con astici e aragoste mediterranee e atlantiche, quelle delle ostriche e dei frutti di mare. La sala permette più ambienti di diverse misure e con diversi gradi di discrezionalità, a seconda se si è in coppia, aperta, clandestina, etero, omosex, regolare non importa. Ciascuno troverà la soluzione adatta. Le combriccole di appassionati; di cinesi attaccati alle bottiglie di Tignanello, gourmet. Ormai è un passaparola che attraversa tutta la Campania, a conferma che il successo viene non per merito dei giornaisti e delle guide, ma con la qualità e la serità del lavoro.

Punto Nave. Pane, burro e cozze battute

Punto Nave. Pane, burro e cozze battute

A questo punto potete scegliere il da farsi. Quando si tratta di mare, è sempre meglio affidarsi perché la sala e il cuoco sanno cosa è arrivato, di cosa bisogna liberarsi, cosa consigliare al cliente giusto. Una linea di antipasti crudi, una di caldi, quattro o cinque primi (“non è tempo di cozze, niente vermicello”), secondi bene eseguiti. Magnifico il panel di degustazione dei sei tipi di ostriche, come pure quello dei ricci di mare, dei taratufi e delle vongole. “Quando andavo da giovane  con due bombole facevo 60 chili di taratufi, oggi non superiamo i 5 chili” dice Sabatino. Chissà se è l’uomo o anche tutto il casino di lava e vapori acquei che stanno cambiando le carte in tavola. Ma i gamberi e gli scampi di Ponza sono magnifici, l’aragosta di Procida, isola di marinai più che di pescatori, magnifica e saporita. Sono sapori forti, qui il mare è sapido, roccioso, ha quasi i toni amari tipici dei suoli vulcanici. Il servizio puntuale e preciso. Ci siamo seduti e alzati a tempo con altri tavoli, un trattamento di qualità per tutti.

Encomio per la carta dei vini, per la professionalità. Prima gli spumanti campani, poi gli italiani, e poi la sterminata carta dei francesi tra cui il mio amato de Venoge. Prima i bianchi campani, quasi tutti, poi quelli italiani e infine i francesi. Da irrobustire la carta dei rossi con tanto tanto tanto piedirosso dei Campi Flegrei e della campania. Come campana deve essere la pasta non perché siamo sovranisti, ma perché è nata qui ed è la migliore del mondo, basta scegliere formato e pastificio a seconda delle vocazioni.

Chiusura con i dolci, buoni e non stucchevoli.

CONCLUSIONI

Una realtà viva e vitalistica. Tanto tanto mare in un locale non ingessato dove sei sicuro di quel che ti mettono nel piatto. Per occasioni speciali, per berti una bottiglia, per stare con la persona che ami. Un locale della gioia che non ha paragoni con altri, pur fortissimi, locali di settore per dimensioni e reperibilità della materia prima se non con ‘A Figlia d”o marinaro a via Foria. Spenderete da 80 a 120 euro a seconda di quello che scegliete, i prezzi sono ben espressi nel menu e i ricarichi dei vini sono professionali perché fanno girare la carta. Un posto dove, potendo, ci si sta una sera sì e l’altra pure e dove soprattutto è impossibile appallarsi con rituali stanchi, liturgici e caricaturali dell’ancient regime gastronomico. E se volete una idea di pepe, ne avete molti da scegliere dalla carta, un po’ come con l’olio. Finale tra distillati e liquori e fuochi d’artificio.
Bravi, bravi bravi. Un solo consiglio-preghiera: non aprite altri locali, restate sede unica.

Punto Nave, panino al tonno

Punto Nave, panino al tonno

Punto Nave, scampi e gamberi di Ponza

Punto Nave, scampi e gamberi di Ponza

Punto Nave, cevice di dentice

Punto Nave, cevice di dentice

 Punto Nave, carpaccio di tonno

Punto Nave, carpaccio di tonno

Punto nave, degustazione di ostriche e ricci di mare

Punto nave, degustazione di ostriche e ricci di mare

Punto Nave, taratufi e vongole

Punto Nave, taratufi e vongole

Punto Nave, tagliatelle di calamaro

Punto Nave, tagliatelle di calamaro

Punto Nave, totanetti e pure'

Punto Nave, totanetti e pure’

Punto Nave, gamberi al vapore

Punto Nave, gamberi al vapore

Punto nave, tatatki di tonno su cipolla caramellata

Punto nave, tatatki di tonno su cipolla caramellata

Punto Nave, saint jacuqes

Punto Nave, saint jacuqes

Punto Nave. Nuovi arrivi

Punto Nave. Nuovi arrivi

Punto Nave, insalata di mare

Punto Nave, insalata di mare

Punto nave, genovese di tonno

Punto nave, genovese di tonno

Punto nave, fettucce con il mare a 360 gradi

Punto nave, fettucce con il mare a 360 gradi

Punto Nave, frutta

Punto Nave, frutta

Punto Nave, dessert al pistacchio, tiramisu', ricotta e pera scomposta

Punto Nave, dessert al pistacchio, tiramisu’, ricotta e pera scomposta

 Francesca Cavallo con il de Venoge

Francesca Cavallo con il de Venoge

Punto Nave, vino

Punto Nave, Campo Re 2012

L'olio di Savino Muraglia

L’olio di Savino Muraglia

 

2 Commenti

  1. Naddore e mare ca fino a Roma l’avite fatto arrivare.E mo a do sta meraviglia e pesce a vaco a truvare ?A rienti stretti(visto che il mezzo digitale non riesce a soddisfare la voglia palatale) sentiti complimenti da un campano campanilista che sempre Gragnano in pentola metterà.PS.Vincenzo Scotti nonostante l’età con grande lucidità presiede la Link Campus University a Roma.FM.

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