Chi è Rocco Iannone? Ce lo spiegò Stefano Bonilli sette anni fa e non c’è altro da aggiungere


Chi è Rocco Iannone? Fu questa la domanda che molti si posero nel febbraio 2010 quando fece irruzione con le telecamere di Striscia La Notizia a Identità Golose. Rispose Bonilli con questo storico post su Papero Giallo che vi voglio far rileggere.
In fondo Iannone un merito ce l’ha: ha precorso i tempi delle risse e delle aggressioni mediatiche su Facebook applicando il protocollo che chi strilla lo fa perché vittima di un sistema mediatico che tende ad escluderlo e che il successo degli altri è sempre costruito dalla mafia mediatica. Lui che è stato giovane dell’anno per la Guida Espresso diretta da Enzo Vizzari. 

Credo che la cosa migliore sia dare la parola a Stefano. Poi saremo grati di ascoltare qualcuno che sappia dire che altro ha fatto Iannone negli ultimi sette anni (anche un piatto), a parte le sfide a Bottura su chi cucina meglio lanciate su Facebook che mi ispirano a sfidare Maurizio De Giovanni a chi scrive meglio tra noi due. Già, perché in fondo se i miei gialli sono rimasti nel cassetto e i suoi sono stati pubblicati è per colpa della mafia editoriale collusa con il sistema mediatico 

Chi è Rocco Iannone

di Stefano Bonilli

rocco-iannone.jpgL’altro giorno nel salone del centro congressi di via Gattamelata dove si è svolta Identità golose c’era Laudadio, uomo rotto a tutto, con spiegamento di mezzi e tra i mezzi poteva esibire Rocco Iannone, il cuoco che denuncia i colleghi e si grida difensore della cucina italiana.
Da tempo molti si chiedono da dove venga e quale sia il suo curriculum.
Eccone un breve estratto frutto del racconto di un cuoco che Iannone lo ha avuto come secondo in cucina.
Alla fine degli anni Novanta Rocco Iannone va a lavorare come secondo al San Domenico di Imola e il suo capo è Valentino Marcattili, il cuoco allievo di Bergese e di molti cuochi francesi nelle cui cucine ha fatto pratica.
Iannone vorrebbe andare per un periodo di tempo a lavorare da Ducasse e per questo ha scritto varie volte al cuoco francese ma nessuno gli ha risposto.
Valentino, che conosce bene Ducasse e ha lavorato da lui, gli scrive facendo la presentazione di Iannone e perorandone la causa.
A questo punto, dopo l’intervento di Valentino, il piccolo Rocco viene preso nella brigata di Ducasse e non come stagista ma addirittura con un contratto regolare.
Fin qui la storia è bella, non si sa se Iannone abbia ringraziato Valentino ma si sa che è riuscito a coronare un sogno e ad andare da Ducasse grazie alla raccomandazione del suo capo.
Al termine del periodo francese Rocco Iannone torna a Imola.
Il terzo giorno dopo il suo ritorno, a metà giornata, Iannone chiede a Valentino se la sera, dopo il servizio, è possibile fare un incontro tra i fratelli Marcattili, Gianluigi Morini, il fondatore del San Domenico e Iannone stesso.
“Pensavo volesse chiedere un aumento – dice Valentino – e la cosa, anche se comprensibile, mi dava un po’ fastidio perché secondo me avrebbe dovuto far passare del tempo prima di fare richieste”.
Ma Valentino è un ingenuo.
Iannone esordisce dicendo che Valentino è un vecchio e si dovrebbe ritirare e lasciare la guida delle cucine del San Domenico a lui.
Che la gestione della cucina del San Domenico  è sbagliata e che le materie prime ogni giorno avrebbero dovuto essere fresche, ogni sera si sarebbe dovuto scartare tutto ciò che rimaneva.
Valentino ricorda di avere detto a Iannone come battuta che se avesse dato un milione di euro a lui, suo fratello e Morini l’affare era fatto.
E poi, parlando più seriamente, ha cacciato Rocco Iannone dal ristorante San Domenico di Imola.
Chi è Rocco Iannone, vi chiedevate?

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In risposta a un commento Bonilli esplicita meglio il suo pensiero all’obiezione che in tal modo si dava spazio ad un personaggio che proprio questo cerca.
Se cerca questa visibilità io ne aggiungo un altro po’ :-))
Certe storie non si risolvono con il silenzio e Iannone è una di quelle persone che deve capire sulla sua pelle, vedere nello sguardo di chi lo incrocia quanto squallido sia il suo modo di comportarsi, frutto della sola invidia contro i colleghi bravi e famosi.
Questa storia raccontata nel pomeriggio dell’1 da una persona solitamente riservata e schiva come Valentino Marcattili sta a testimoniare cosa c’è dietro un certo modo di comportarsi, altro che la cucina italiana vera e buona, c’è l’invidia trasformata ormai in odio e la voglia di fare danni a chi ti sbeffeggia per essere ormai Rocco Iannone una caricatura, quella del cuoco rancoroso che fa le denunce anonime nei confronti dei concorrenti.

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Il seguito della storia è nella rottura con l’Antica Trattoria di Sorrento a cui fa seguito la rottura con Il Faro di Capodorso a cui fa seguito l’apertura di Pappacarbone a cui fa seguito la rottura con il socio Gateano Lamberti a cui fa seguito…(l.p)

3 Commenti

  1. Devo dire che la sua cucina mi piace ed anche molto..si è rovinato con le sue mani

  2. Cucina creativa, soprattutto pulita. Però non dimentico il passato da bullo. Questo lo condanna ancora nel tempo! L’umiltà non è il suo forte.

  3. Io ci ho mangiato due mesi fa e molto bene. Stile tra il mediterraneo e il giapponese, essenziale e pulito. I trascorsi mediatici non gli hanno certamente giovato ma non capisco perchè Pignataro non perde occasione per parlarne male. Meglio rimanere su come cucina e basta.

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