Roma, Pizzeria Ardecore: l’Irpinia a Piazza Vittorio
Pizzeria Ardecore a Roma
Via Buonarroti, 32 (Piazza Vittorio)
Tel. 06 6927 1955
Aperta: la sera
Chiusa: lunedi
ardecore.it
di Virginia Di Falco
Nel quartiere multietnico dell’Esquilino, dove gran parte delle attività commerciali ruotano intorno a Piazza Vittorio, recentemente riqualificata, ci sono ormai da anni tanti punti di riferimento imprescindibili per gli appassionati di gastronomia. Ristoranti indiani autentici, cinesi che possiamo definire storici (lo stesso nuovo mercato dell’Esquilino è un trionfo di prodotti e colori, tra i più suggestivi della Capitale e ha più di 100 anni) ma anche locali per i più golosi, come la pasticceria Regoli o la pasticceria D’Amore.
Bene, da un annetto, in zona si è aggiunto un indirizzo di cui prender nota. Si chiama Ardecore ed è una nuova pizzeria.
Un bel locale moderno, tante suggestioni pop nell’arredamento con molti spot di colori accesi tenuti a bada da un’austera struttura in metallo e mattoncini.
Tavoli (e tavolini) ben distanziati e distribuiti su più sale, pannelli acustici e illuminazione che consentono una piacevole convivialità e, infine, un fiore fresco a ingentilire una mise en place minimale.
Abbiamo trovato un servizio puntuale ed efficiente e un buon rapporto qualità/prezzo che oggi, anche in pizzeria, sembra un po’ essere sfuggito di mano.
Al forno e in sala una coppia, anche nella vita, di giovani irpini: Alessandro Zirpolo, di Atripalda, è il pizzaiolo, la compagna Roberta si occupa anche dei dolci.
Come ogni irpino che si rispetti, Alessandro ha portato a Roma non solo l’esperienza maturata un po’ in giro in Italia e all’estero, ma è principalmente dall’Irpinia che proviene la maggior parte dei prodotti che propone a tavola, sui taglieri così come sulla pizza.
Ardecore, inoltre, è anche bottega, e basta guardarsi un po’ attorno per riconoscere le etichette del miglior made in Campania, dai pomodori San Marzano alla pasta di Gragnano, alle alici di Cetara e così via.
Impegno, passione, dedizione e ricerca che sono la cifra del lavoro di Alessandro anche quando è al forno. La sua è una pizza napoletana contemporanea: base molto sottile, cornicione piuttosto pronunciato ma senza esagerare, ben lievitata, cottura uniforme, con farciture dosate con equilibrio, tra classiche e speciali.
Non mancano in carta una selezione di antipasti e fritti (a partire dalla tradizionale pizza fritta, una nuvola leggerissima) e un’offerta dolce finale che vi saranno sentire a Napoli.
Da bere, birre artigianali e qualche etichetta campana.