Roma, Pizzeria Il Carroccio, napoletana di quartiere vicino piazza Bologna
Pizzeria con cucina Il Carroccio
Via del Carroccio, 9
Aperto tutte le sere
Tel. 06.44237018
pizzeriailcarroccio.it
di Virginia Di Falco
Aggiornamento necessario, questo della scheda del Carroccio, pizzeria con cucina di quartiere a pochi passi dalla stazione Tiburtina e da Piazza Bologna, dove torniamo ogni qualvolta si ha voglia di una vera pizza napoletana in un posto semplice, senza pretese.
L’accoglienza è calorosa, il servizio veloce ma non superficiale e i tempi d’attesa sono quelli giusti, anche nelle serate più affollate.
Nel corso degli anni la pizza, cotta sempre nel forno a legna, si è a nostro parere parecchio alleggerita e tende ormai alla tipologia della contemporanea, con il cornicione più soffice e alveolato e una base dalla buona masticabilità.
Il menu offre decine di varianti, ma lo spunto è sempre il repertorio classico: non aspettatevi virtuosismi. Dalla salsiccia e friarielli alla provola e pepe, alla capricciosa.
Abbiamo detto che l’attesa al tavolo è breve, ma se volete comunque ingannarla potete farlo con un ricco tagliere di sfizi napoletani, oppure con una buona parmigiana. Discreta scelta di primi piatti, anche romani e di secondi di carne.
Da migliorare, invece, la voce beverage: qualche vino campano non guasterebbe.
Conto finale con buon rapporto qualità prezzo, che invita a tornare.
qui di seguito la scheda del 19 febbraio 2019:

Il Carroccio, scorcio della sala
di Virginia Di Falco
Una buona pizzeria napoletana di quertiere questa di via del Carroccio (da qui il nome), che nel corso degli anni, ha “rivisto e corretto” l’arredo, con colori un po’ meno sgargianti ma caratterizzato sempre dalla presenza scoppiettante, in varie forme, di tanti Pulcinella e particolari pop. Il servizio, giovane e cortese, proprio come a Napoli ha tempi ‘espressi’: qui infatti si macinano bei numeri anche durante la settimana e i due pizzaioli al forno (a legna) sono ben coordinati e affiatati.

Il Carroccio, uno dei Pulcinellache decorano sala
Il menu della pizzeria – che è anche cucina – risolve tutto in tre pagine nelle quali chi ha voglia può scegliere di cominciare con qualche antipasto o una buona frittura, oppure – se non teme una overdose di carboidrati – anche con delle bruschette. Da non trascurare le specialità napoletane spesso fuori menu, come ad esempio le sfogliatelle rustiche con salsiccia e friarielli, le frittatine di pasta o, ancora, una ricca fetta di casatiello.

Il Carroccio, il casatiello

Il Carroccio, montanare e suppli
Buona la margherita, sia con fiodilatte che con la mozzarella di bufala; ben eseguito il calzone classico; discreta la salsiccia e friarielli mentre la boscaiola, con salsiccia, porcini e carciofi risente un po’ troppo della fiacchezza dei funghi congelati.

Il carroccio, il calzone
La base del disco di pasta è sottile, con un cornicione classico napoletano per dimensioni, cioè poco pronunciato ma leggermente più croccante rispetto a quello che potete trovare in una pizzeria del centro storico di Napoli. Nel complesso una pizza ben lievitata e digeribile.

Il Carroccio, salsiccia e friarielli

Il Carroccio, la boscaiola
Da bere, birra alla spina, qualche etichetta campana di bianco e più di un rosso sfuso. Si chiude con un dolce fatto in proprio, come il tiramisù che non manca mai, e un conto salvadanaio sui 15 euro. Studenti e famiglie entrano ed escono col sorriso.
qui di seguito la nostra prima scheda di qualche anno fa:
di Virginia Di Falco
So che i due pizzaioli sono napoletani. Il forno a legna sembra serio. Decido di dare una chance a questa pizzeria di quartiere (zona Piazza Bologna) seguendo il consiglio dei miei amici de «La Pecora Nera».
Ambiente incasinatissimo e variopinto, pieno di ninnoli, cartoline d’epoca di Napoli, acquari veri e finti. Subito la gigantografia del Pulcinella dipinto sulla parete esterna al confronto vi sembrerà una figura stilizzata postmoderna. Tavoli numerosi e vicini distribuiti su due sale, ma il servizio è rapido e molto cortese. Grande simpatia e partecipazione dei pizzaioli – manualità e cuore napoletano – che riescono a fare e infornare pizze senza perdere una battuta dei tavoli più vicini.
Classico partenopeo il gustoso antipasto: boccone di calzone con mozzarella e rucola, torta rustica di ricotta e salame, montanara con l’origano, bruschetta con pomodoro fresco, piccolo calzoncello fritto con la mozzarella, pasta cresciuta col cavolfiore, prosciutto e mozzarella di bufala, alici marinate (ma un po’ troppo “acetose” per i miei gusti).
La pizza è buona, ben lievitata, cotta il giusto e gli ingredienti sono di qualità. La scelta alla carta rientra nella tipologia classica: c’è la margherita, la «cantanapoli» con la mozzarella di bufala, la bianca con i fiori di zucca, quella “affumicata” con provola e speck, e così via.

Il Carroccio, la margherita
Pubblico composto soprattutto da habituè, di tutte le età, soprattutto famiglie che riescono a reggere una piacevole serata fuori casa, a Roma, con un conto medio a testa di 20 euro.
C’è anche qualche primo piatto, come i bucatini all’amatriciana e la pasta e fagioli con le cozze servita nel tegamino di coccio, entrambi non disdegnati dai miei vicini di tavolo: un’allegra comitiva di vecchietti che ne hanno ricavato l’energia necessaria per intonare un coretto all’insegna di «ma che ce frega ma che ce ‘mporta» etc etc. Altro che Madonna-Veronica-Ciccone versione anni Ottanta che continuava a dimenarsi inutilmente dall’alto del megatelevisore a schermo piatto acceso in sala. Un’esperienza genuinamente folk, non c’è che dire. Ma la pizza vale l’ardire.
Pizzeria Il Carroccio
Via del Carroccio, 9
Aperto solo la sera
Chiuso: lunedi
Tel. 06.44237018















