Rose di Lulù 2010 Murge igt |Voto 87/100


Rosé di Lulù 2010 Murgia igt

Vista 5/5. Naso 24/30. Palato: 26/30. Non Omologazione 32/35

Ah, sì, facciamo ANCHE il rosato. Così vedo la mia depressione sul viso del produttore che parla così. Musica totalmente nuova sulle Murge, 700 metri di altezza guadagnati tra olivi, vigneto e campi di grano, quando si arriva alla Vigna del Trono, la più alta, di cui quasi si era persa memoria, dove esiste l’uva coltivata per produrre esclusivamente il rosato di Lulù.



Tutta qui la differenza, la banalità sconvolgente che è alla base di un risultato straordinario, conquistato in primo luogoin campagna, come spesso ci sentiamo dire, e solo dopo anche in cantina. Non per aderire supinamente all’idea di una automatica naturalità del processo enologico, ma per ribadire comunque quanto sia importante avere alla base una frutta pensata per un progetto compiuto, giusto per citare una delle fasi preferite dal professore Luigi Moio.
E, in effetti, se non so quale vino fare, come posso comportarmi in vigna. Qui le uve rosse nascono solo per essere lavorate per produrre rosato, il nome è quello della figlia di Beniamino D’Agostino che con il fratello Alberto segue questa splendida azienda ai confini tra Puglia e Lucania. Lo provano l’esistenza dell’aglianico, del negroamaro e del montepulciano, assolutamente preponderante lungo tutta la fascia adriatica dalle Marche sino alla Daunia.
Il Rosé di Lulù lo abbiamo bevuto nelle migliori condizioni possibili, ossia attraversando tutto il repertorio vegetale, di purezza inestimabile, portato a tavola da Pietro Zito nel suo locale di Montegrosso d’Andria. Dissetante, puro, maturo ed equilibrat a un anno dalla vendemmia (la 2009 è saltata), ancora una volta il rosato in una delle sue massime espression italiane di mostra di essere un ottimo compagno della tavola, in grado di interfacciarsi con rossi strutturati e bianchi. Una grande bella bottiglia pugliese, indimenticabile anche gerazie al prezzo amico.

GRAVINA
Via Fratelli Cervi, 12
Tel. 080.3265865
www.botromagno.it
Ettari: 140 di proprietà
Bottiglie prodotte: 450.000
Uve: aglianico, montepulciano, nero di Troia
Prezzo: 14 euro

5 Commenti

  1. Bevo raramente i rosati ma Beniamino con il suo mi ha completamente ammaliato. Una fascinazione così inconsueta da sembrare nettare magico. Complimenti al vino e all’uomo.

  2. Un grazie a tutti per i commenti positivi ed un ringraziamento a Beniamino ed Alberto che permettono a noi Enologi ed Agronomi di lavorare nelle migliori condizioni.

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