Santigaini 2006 Isola dei Nuraghi igt di Capichera


Santigaini 2006 Isola dei Nuraghi igt

C’è una verità dietro la finta Porto Cervo: è quella della Sardegna dei Nuraghi bagnata dallo splendido mare carezzato dal vento.

Quattromila anni fa fu costruita la Tomba dei Giganti, una sorta di cimitero comune di misteriosi guerrieri: non sappiamo bene nei dettagli come sia andata in questi quaranta secoli, però da 25 anni questo momumento strepitoso che vale la visita e il rispetto è sorvegliato da una bellissima vigna di vermentino piantato dalla famiglia Ragnedda.
Un suolo pazzesco, sabbioso e pietroso, risultato del disfacimento granitico regala dal 2003 il cru Santigaini (ottobre in gallurese) dal vigneto chiamato Coddu ‘Ecchju. Ci apre la porta del mondo Capichera Emanuele, il primo della nuova generazione a mettere piede in azienda dopo aver fatto gavetta nei vigneti. La realtà di come l’Italia sia davvero riuscita a cambiare passo in questo settore.
Tutti in Italia, nel mondo del vino, conoscono i mitici Mario e Fabrizio, due dei quatro fratelli che hanno dato vita all’azienda negli anni ’70 cambiando il volto della viticoltura sarda negli anni ’90. Il primo in giro per il commerciale, il secondo finto burbero in cantina, come sempre succede nella famiglie che assecondano le vocazioni caratteriali delle persone.
Quello che mi ha colpito di più della visita è la ricchezza di macchia mediterranea, mirto, ginestra, popolata da falchi in un equilibrio psicologico prima ancora che ambientale. Le vigne sono l’impronta razionale umana in grado di esprimere il progetto appassionato di una famiglia insediata qui da oltre cento anni che ha scelto di coltivare la terra invece di costruirci sopra. Ecco perchè il Santigaini 2006 è così buono, una spada di ghiaccio che disseta, velocità impressionante in bocca dove il vino sfila dalla punta della lingua al palato lasciandosi alle spalle un corredo di sensazioni (note balsamiche, note di funghi, lavanda, tiglio, frutta bianca, zafferano) piantata sulla sapidità senza mediazioni. Un grandissimo bianco che abbiamo trovato in piena forma nei nostri assaggi e che perpetua la nostra storia d’amore per questa grande azienda del vino italiano.

ARZACHENA
Strada Arzachena -Sant’Antonio, km 4
Tel.078.980612
www.capichera.it
Ettari: 40 di proprietà
Bottiglie prodotte: 200mila
Vitigni: vermentino, carignano
Prezzo: 50 euro

Un commento

  1. Mi incuriosisce la scelta dell’ igt rispetto alla docg. Solo il Vigna ‘gena tra i vini Capichera è a denominazione. Isola dei Nuraghi dovrebbe essere una ricaduta rispetto alla docg: leggo che il vitigno è vermentino in purezza, che la produzione è in Gallura. Non sto a leggere tutto il disciplinare, ammesso che possa servire, ma deve eserci un motivo, commerciale, culturale, di smarcamento, per una scelta simile. Oppure, come spesso succede, data la miriade di docg sbucate nell’ultimo anno di vacatio legis, è più qualificante starne fuori , anche se non mi sembra il caso dell’unica docg della Sardegna.

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