Selezioni Slow Food a Paestum per Campania, Basilicata e Calabria: lo slide show


Da sinistra in prima fila: Adele Chiagano, Monica Piscitelli, Alberto Capasso, io, Diodato Buonora (logistica), Sara Marte, Tonia Credentino, Marina Alaimo. In seconda fila: Pasquale Carlo, Franco Martino, Gaspare Pellecchia, Mauro Erro, Mario Basco, Oto Tortorella. In terza fila: Giovanni Gagliardi, il responsabile del servizio Bruno Taurone con due collaboratori

Due giorni di piacevole clausura al Savoy Beach Hotel di Paestum per selezionare i migliori vini da inviare nelle finali per la nuova guida Slow Wine di Slow Food.

Un grande lavoro alla presenza di Giancarlo Gariglio che culmina tre mesi di lavoro nel corso dei quali sono state effettuate circa 150 visite alle aziende.
Molto bene le degustazioni con tanti segnali incoraggianti di crescita, a partire dagli alleggerimenti di legni nel Vulture e nel Taurasi, la eccezionale riscossa del Piedirosso, i bianchi irpini (Greco più del Fiano) in strepitosa forma, ottimi Cirò e molti vini dolci dalla Calabria.
Una esaltante esperienza di gruppo senza precedenti al Sud, il tentativo di creare qualcosa che vada al di là della guida, professionisti in grado di leggere il vino del territorio e di misurarlo con quello prodotto nel resto del mondo.
Anche per questo abbiamo tarato in numerose sedute il Greco di Tufo 2008 e presto passeremo al Fiano di Avellino 2008.

6 Commenti

  1. contrariamente a berlusconi, il pigna scende dall’ultimo gradino per sembrare piu’ basso :-))

    1. A differenza di quel cafone, il mio Apicella preferito si chiama Prisco, figlio di contadino ed enologo e fa un bianco da sballo in Costoera Amalfitana

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